Stabilimento Distillerie Mazzari S.p.A. nel comune di Sant'Agata sul Santerno (Ravenna) -
RAGIONE SOCIALE E UBICAZIONE DELLO STABILIMENTO
| Nome della società | Distillerie Mazzari S.p.A. |
| Denominazione dello stabilimento | Distillerie Mazzari S.p.A. |
| Regione | EMILIA ROMAGNA |
| Provincia | Ravenna |
| Comune | Sant'Agata sul Santerno - - |
| Indirizzo | via Giardino, 6 |
| CAP | 48020 |
| Telefono | 0545 45014 |
| Fax | 054545644 |
| Indirizzo PEC | mazzarispa@registerpec.it |
SEDE LEGALE
| Regione | EMILIA ROMAGNA |
| Provincia | Ravenna |
| Comune | Sant'Agata sul Santerno |
| Indirizzo | via Giardino, 6 |
| CAP | 48020 |
| Telefono | 0545 45014 |
| Fax | 054545644 |
| Indirizzo PEC | mazzarispa@registerpec.it |
| Gestore | LUCIANO GRILLI |
| Portavoce | Dario Emiliani |
Quadro 1 - INDICAZIONI E RECAPITI DI AMMINISTRAZIONI, ENTI, ISTITUTI, UFFICI O ALTRI ENTI PUBBLICI, A LIVELLO NAZIONALE E LOCALE A CUI SI E' COMUNICATA L'ASSOGGETTABILITa' AL DECRETO DI RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA 2012/18/UE, O A CUI E' POSSIBILE RICHIEDERE INFORMAZIONI IN MERITO
| Ente Nazionale | Ufficio competente | Indirizzo completo | e-mail/Pec | |
|---|---|---|---|---|
| ISPRA | Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale | Rischio Industriale | Via Vitaliano Brancati 48 00144 - Roma (RM) | protocollo.ispra@ispra.legalmail.it gestionenotificheseveso@isprambiente.it |
| VIGILI DEL FUOCO | Ministero dell'Interno | Dipartimento dei Vigili del Fuoco - DIREZIONE REGIONALE EMILIA ROMAGNA | Via Aposazza 3 40128 - Bologna (BO) | dir.emiliaromagna@cert.vigilfuoco.it |
| PREFETTURA | Ministero dell'Interno | Prefettura - UTG - RAVENNA | Piazza del Popolo, n. 26 48120 - Ravenna (RA) | protocollo.prefra@pec.interno.it |
| REGIONE/AUTORITA REGIONALE COMPETENTE | Regione Emilia-Romagna | Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile | Viale Aldo Moro 18 40122 - Bologna (BO) | ambpiani@postacert.regione.emilia-romagna.it |
| VIGILI DEL FUOCO | Ministero dell'Interno | Dipartimento dei Vigili del Fuoco - COMANDO PROVINCIALE RAVENNA | Viale V.Zo Randi, 25 48100 - Ravenna (RA) | com.ravenna@cert.vigilfuoco.it |
| COMUNE | Comune di Sant'Agata Sul Santerno | Comune di S. Agata sul Santerno | Piazza Garibaldi, 5 48020 - Sant'Agata sul Santerno (RA) | pg.comune.santagata.ra.it@legalmail.it demografico.santagata@cert.unione.labassaromagna.it |
| ARPA | Agenzia Regionale per la Prevenzione, l'Ambiente e l'Energia dell'Emilia Romagna | Servizi Direzione Generale | Via Po, 5 40139 - Bologna (BO) | dirgen@cert.arpa.emr.it |
Quadro 2 - AUTORIZZAZIONI E CERTIFICAZIONI NEL CAMPO AMBIENTALE E DELLA SICUREZZA IN POSSESSO DELLA SOCIETA'
| Ambito | Riferimento | Ente di Riferimento | N. Certificato/Decreto | Data Emissione |
|---|---|---|---|---|
| Ambiente | ISO 14001:2015 | DNV - Business Assurance | CERT-724-2003-AE-BOL-SINCERT | 2021-06-07 |
| Ambiente | REG. 1221/2009 EMAS | Comitato Ecolabel – Ecoaudit – Sezione EMAS Italia | IT-000224 | 2021-11-16 |
| Sicurezza | ISO 45001:2018 | ACCREDIA | 10000457152-MSC-ACCREDIA-ITA | 2021-12-23 |
Quadro 3 - INFORMAZIONI SULLE ISPEZIONI
Lo stabilimento e' stato sottoposto ad ispezione disposta ai sensi dell'art. 27 comma: 7 da Vigili del fuocoData Apertura dell'ultima ispezione in Loco:12/10/2018
Data Chiusura dell'ultima ispezione in Loco:06/02/2019
Ispezione in corso:Chiusa
Data Emissione dell'ultimo Documento di Politica PIR:24/06/2021
Informazioni piu' dettagliate sulle ispezioni e sui piani di ispezione sono reperibili presso il soggetto che ha disposto l'ispezione e possono essere ottenute,fatte salve le disposizioni di cui all'art. 23 del presente decreto, dietro formale richiesta ad esso.
Prossimita' (entro 2 km) da confini di altro stato
(per impianti off-shore distanza dal limite della acque territoriali nazionali)| Stato | Distanza in metri |
|---|---|
| Non Presente | 0 |
Lo stabilimento ricade sul territorio di piu' unita' amministrative di regione/provincia/comune)
| Regione/Provincia/Comune | Denominazione |
|---|---|
| NON DEFINITO/NON DEFINITO/Non definito |
Categorie di destinazione d'uso dei terreni confinanti con lo stabilimento:
| Tipologia |
|---|
| Agricolo |
Elementi territoriali/ambientali vulnerabili entro un raggio di 2 km
(sulla base delle informazioni disponibili)Localita' Abitate
| Tipo | Denominazione | Distanza in metri | Direzione |
|---|---|---|---|
| Centro Abitato | Sant'Agata sul Santerno | 500 | E |
| Centro Abitato | Massa Lombarda | 770 | SO |
| Nucleo Abitato | Canalazzo Alto | 450 | O |
| Nucleo Abitato | Possessione Serraioli | 1330 | O |
| Nucleo Abitato | Ca' Geminiani | 1100 | NE |
| Nucleo Abitato | Ca' di Lugo | 2000 | NE |
Attivita' Industriali/Produttive
| Tipo | Denominazione | Distanza in metri | Direzione |
|---|---|---|---|
| Non soggetta al decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE | NESPAK | 1700 | O |
| Non soggetta al decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE | ARESU Linea Alimentare | 1200 | O |
| Non soggetta al decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE | Bagnaresi Fausto - Consorzio prodotti frutta | 600 | SO |
| Non soggetta al decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE | Nuova Ricci Pellets | 220 | E |
| Non soggetta al decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE | Spartaco | 420 | E |
| Non soggetta al decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE | Agrintesa | 500 | NE |
| Non soggetta al decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE | Castaldi Pressofusioni | 1850 | SE |
| Non soggetta al decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE | GEA Srl | 2000 | SE |
| Non soggetta al decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE | Inox Center | 2000 | SE |
Luoghi/Edifici con elevata densita' di affollamento
| Tipo | Denominazione | Distanza in metri | Direzione |
|---|---|---|---|
| Scuole/Asili | Scuola secondaria di secondo grado - Francesco d'Este (Massa Lombarda) | 1360 | O |
| Scuole/Asili | Scuola dell'infanzia - S. Francesco di Sales (Massa Lombarda) | 1740 | O |
| Scuole/Asili | Scuola primaria - Quadri Luigi (Massa Lombarda) | 1990 | SO |
| Scuole/Asili | Scuola primaria - G. Pascoli (Sant'Agata sul Santerno) | 820 | SE |
| Scuole/Asili | Scuola dell'infanzia - Asilo Azzaroli (Sant'Agata sul Santerno) | 890 | SE |
| Ufficio Pubblico | Uffici comunali di Massa Lombarda | 1500 | SO |
| Ufficio Pubblico | Uffici comunali di Sant'Agata sul Santerno | 850 | E |
| Ufficio Pubblico | Poste Italiane (Sant'Agata sul Santerno) | 860 | E |
| Ufficio Pubblico | Poste italiane (Massa Lombarda) | 1700 | SO |
| Chiesa | Parrocchia Conversione di S. Paolo | 1750 | O |
| Chiesa | Parrocchia di Sant'Agata sul Santerno | 860 | E |
| Altro - luogo di culto | Cimitero di Massa Lombarda | 940 | O |
Trasporti
| Tipo | Denominazione | Distanza in metri | Direzione |
|---|---|---|---|
| Strada Provinciale | SP253 | 0 | S |
| Strada Provinciale | SP12 | 830 | SO |
| Strada Provinciale | SP50 | 1300 | O |
| Strada Comunale | Via Giardino | 0 | O |
Rete Ferroviaria
| Tipo | Denominazione | Distanza in metri | Direzione |
|---|---|---|---|
| Rete Tradizionale | Ferrovia Faenza/Lavezzuola | 570 | S |
| Stazione Ferroviaria | Stazione ferroviaria di Sant'Agata sul Santerno | 1370 | SE |
| Stazione Ferroviaria | Stazione ferroviaria di Massa Lombarda | 1720 | O |
Elementi ambientali vulnerabili
| Tipo | Denominazione | Distanza in metri | Direzione |
|---|---|---|---|
| Fiumi, Torrenti, Rogge | Fiume Santerno | 1200 | E |
| Fiumi, Torrenti, Rogge | Canalazzo | 250 | O |
Acquiferi al di sotto dello stabilimento
| Tipo | Profondita' dal piano campagna | Direzione di deflusso |
|---|---|---|
| Acquifero superficiale | 2 | E |
L attivita consiste nella produzione di alcool etilico per distillazione di frutta, vini, materie vinose e stoccaggio in serbatoi. Sono inoltre effettuate la produzione di tartrato di calcio ed acido tartarico, il trattamento dei reflui e la digestione anaerobica ed aerobica dei sottoprodotti della distillazione con produzione di biogas da utilizzare per la produzione di energia elettrica. Viene effettuata la movimentazione e lo stoccaggio di materie prime, materie sussidiarie prodotti e sottoprodotti di lavorazione. Sono presenti 4 impianti di distillazione in grado di lavorare in continuo frutta, sidri, materie vinose e vini al fine di ottenere alcool neutro al 96 o grezzo 90 , acquaviti di frutta o di vino. Il funzionamento delle unita di distillazione avviene con il vapore prodotto dalla centrale termica. Fasi del processo: distillazione della materia fino ad ottenere un residuo esausto ed una fase alcolica; concentrazione della fase alcolica fino alla gradazione desiderata; rettificazione con purificazione di frazioni indesiderate di distillato alcolico gia concentrato, o epurazione con eliminazione di frazioni volatili indesiderate del distillato. Presso lo stabilimento si produce acido tartarico naturale ad uso alimentare e industriale, utilizzando il tartrato di calcio ottenuto dal residuo della distillazione della feccia, che viene scomposto mediante acido solforico. L impianto di digestione e costituito da uno stadio di digestione anaerobica e da uno di ossidazione aerobica. Le borlande dopo aver subito un processo di equalizzazione e raffreddamento sono inviate ai digestori anaerobici dove il materiale organico e degradato a biogas. Le materie prime solide vengono scaricate sui piazzali per essere trasferite ad apparecchiature di macinazione; le materie prime liquide vengono depositate in serbatoi di stoccaggio. L etanolo e trasferito in serbatoi di stoccaggio fino al momento della movimentazione finale del carico in autocisterna. I punti carico scarico sono localizzati nelle immediate vicinanze dei rispettivi depositi. L etanolo una volta prodotto viene inviato ai serbatoi di accertamento doganale e successivamente, ai serbatoi fiduciari di stoccaggio finale. Per ampliare la propria attivita sono stati realizzati un impianto di disidratazione ed uno di denaturazione dell alcol etilico. Il primo opera tramite un sistema a setacci molecolari; il secondo consiste in un impianto di denaturazione in linea in cui all alcol etilico viene aggiunta la quantita del denaturante necessaria, direttamente al momento del carico sull autocisterna attraverso un sistema elettronico di dosaggio. L alimentazione della centrale termica a servizio dell impianto e stata convertita da gas metano a GPL, con conseguente realizzazione di un impianto di stoccaggio e distribuzione di GPL a servizio di due caldaie per la produzione di acqua calda.
Quadro 1 della sezione B del presente Modulo (solo per le categorie di sostanze notificate)
| Sostanza | Descrizione pericolosita' |
|---|---|
| P5c LIQUIDI INFIAMMABILI Liquidi infiammabili, categorie 2 o 3, non compresi in P5a e P5b - ETANOLO --ANIDRO-- | PERICOLI FISICI - Liquidi infiammabili, possono incendiarsi o dare luogo ad esplosioni di vapori |
| E1 Pericoloso per l'ambiente acquatico, categoria di tossicità acuta 1 o di tossicità cronica 1 - SODIO IPOCLORITO --SOLUZIONE, CLORO ATTIVO | PERICOLI PER L AMBIENTE - Sostanze tossiche per gli organismi acquatici, con possibili effetti acuti e cronici |
| P5c LIQUIDI INFIAMMABILI Liquidi infiammabili, categorie 2 o 3, non compresi in P5a e P5b - ACETATO DI ISOPROPILE | PERICOLI FISICI - Liquidi infiammabili, possono incendiarsi o dare luogo ad esplosioni di vapori |
| P5c LIQUIDI INFIAMMABILI Liquidi infiammabili, categorie 2 o 3, non compresi in P5a e P5b - ACETONE | PERICOLI FISICI - Liquidi infiammabili, possono incendiarsi o dare luogo ad esplosioni di vapori |
| P5c LIQUIDI INFIAMMABILI Liquidi infiammabili, categorie 2 o 3, non compresi in P5a e P5b - ALCOOL ISOPROPILICO | PERICOLI FISICI - Liquidi infiammabili, possono incendiarsi o dare luogo ad esplosioni di vapori |
| P5c LIQUIDI INFIAMMABILI Liquidi infiammabili, categorie 2 o 3, non compresi in P5a e P5b - ALTRO - Alcol terbutilico | PERICOLI FISICI - Liquidi infiammabili, possono incendiarsi o dare luogo ad esplosioni di vapori |
| P5c LIQUIDI INFIAMMABILI Liquidi infiammabili, categorie 2 o 3, non compresi in P5a e P5b - CICLOESANO | PERICOLI FISICI - Liquidi infiammabili, possono incendiarsi o dare luogo ad esplosioni di vapori; Sostanze tossiche per gli organismi acquatici, con possibili effetti acuti |
| E1 Pericoloso per l'ambiente acquatico, categoria di tossicità acuta 1 o di tossicità cronica 1 - CICLOESANO | PERICOLI PER L AMBIENTE - Liquidi infiammabili, possono incendiarsi o dare luogo ad esplosioni di vapori; Sostanze tossiche per gli organismi acquatici, con possibili effetti acuti |
| P5c LIQUIDI INFIAMMABILI Liquidi infiammabili, categorie 2 o 3, non compresi in P5a e P5b - METIL ETIL CHETONE | PERICOLI FISICI - Liquidi infiammabili, possono incendiarsi o dare luogo ad esplosioni di vapori |
| P5c LIQUIDI INFIAMMABILI Liquidi infiammabili, categorie 2 o 3, non compresi in P5a e P5b - TOLUENE | PERICOLI FISICI - Liquidi infiammabili, possono incendiarsi o dare luogo ad esplosioni di vapori |
| P5c LIQUIDI INFIAMMABILI Liquidi infiammabili, categorie 2 o 3, non compresi in P5a e P5b - ALTRO - Acetato di etile | PERICOLI FISICI - Liquidi infiammabili, possono incendiarsi o dare luogo ad esplosioni di vapori |
Quadro 2 della sezione B del presente Modulo (solo per le sostanze notificate)
| Sostanza | Descrizione pericolosita' |
|---|---|
| 18. Gas liquefatti infiammabili, categoria 1 o 2 (compreso GPL), e gas naturale (cfr. nota 19) - ALTRO - Biogas | SOSTANZE PERICOLOSE - Gas infiammabili, possono incendiarsi o dare luogo ad esplosioni di vapori |
| 34. Prodotti petroliferi e combustibili alternativi a) benzine e nafte, b) cheroseni (compresi i jet fuel), c) gasoli (compresi i gasoli per autotrazione, i gasoli per riscaldamento e i distillati usati per produrre i gasoli) d) oli combustibili densi e) combustibili alternativi che sono utilizzati per gli stessi scopi e hanno proprietà simili per quanto riguarda l'infiammabilità e i pericoli per l'ambiente dei prodotti di cui alle lettere da a) a d) - GASOLIO | SOSTANZE PERICOLOSE - Liquidi infiammabili, possono incendiarsi o dare luogo ad esplosioni di vapori Sostanze tossiche per gli organismi acquatici, con possibili effetti di lunga durata |
| 22. Metanolo - ALTRO - | SOSTANZE PERICOLOSE - Liquidi tossici, se inalati i vapori possono dare luogo ad effetti tossici sull’uomo; Liquidi tossici, se inalati i vapori possono provocare danni agli organi respiratori; Liquidi infiammabili, possono incendiarsi o dare luogo ad esplosioni di vapori |
| 18. Gas liquefatti infiammabili, categoria 1 o 2 (compreso GPL), e gas naturale (cfr. nota 19) - ALTRO - Gas di petrolio liquefatto (GPL) | SOSTANZE PERICOLOSE - Gas infiammabili, possono incendiarsi o dare luogo ad esplosioni di vapori |
Stato di Assoggettabilità
Lo stabilimento non e' assoggettabile agli obblighi del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE. Si richiede la cancellazione dal registro delle aziende a rischio di incidente rilevante.La Societa' ha presentato la Notifica di esclusione dal campo di assoggettabilita' del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE
| Scenario | INCENDIO - 1.A Rilascio di etanolo da serbatoio in bacino. Magazzino Fiduciario A |
| Effetti potenziali salute umana | L’irraggiamento da incendio si manifesta con un’emissione di calore, percepibile in misura crescente all’avvicinarsi al luogo dell’incendio. L’incendio comporta inoltre l’emissione di grossi quantitativi di fumi, che, spinti dal calore, si innalzano sopra la zona dell’incendio fino ad altezze elevate (alcune centinaia di metri) per poi disperdersi in aria. È possibile la ricaduta di fuliggine sull’area interessata dalla dispersione dei fumi. Gli aerosol di particelle solide inerti derivanti dalla ricaduta dei fumi, prodotti dall’incendio, sul territorio possono provocare, su malati, fenomeni irritativi transitori alle prime vie respiratorie (mucose nasali e faringee). Considerato che l’azione degli aerosol si esplica in un tempo limitato, non si arriva mai a lamentare alterazioni bronco-polmonari. |
| Effetti potenzili ambiente | Polveri e ceneri posso provocare effetti ambientali di breve durata dovuti alla riduzione dell’irraggiamento solare ed alla deposizione delle ceneri stesse al suolo e nelle acque. |
| Comportamenti da seguire | In caso si attivino le sirene di allarme, la popolazione all’esterno deve allontanarsi dalla zona e successivamente attenersi alle indicazioni impartite dalle autorità competenti. In caso di incendio, occorrerà abbandonare le case e i luoghi di lavoro attenendosi alle disposizioni impartite. |
| Tipologia di allerta alla popolazione | Verrà informata la popolazione sull’evento incidentale in corso e comunicate dagli addetti comunali le misure di protezione da adottare mediante l’utilizzo di pattuglie motorizzate della polizia municipale dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna. |
| Presidi di pronto intervento/soccorso | Saranno attivati appositi presidi di pronto intervento da parte delle autorità competenti (VVF, Autorità locali, USL, ecc.) |
| Scenario | INCENDIO - 1.C Rilascio di etanolo da serbatoio in bacino. Magazzino Fiduciario D-E |
| Effetti potenziali salute umana | L’irraggiamento da incendio si manifesta con un’emissione di calore, percepibile in misura crescente all’avvicinarsi al luogo dell’incendio. L’incendio comporta inoltre l’emissione di grossi quantitativi di fumi, che, spinti dal calore, si innalzano sopra la zona dell’incendio fino ad altezze elevate (alcune centinaia di metri) per poi disperdersi in aria. È possibile la ricaduta di fuliggine sull’area interessata dalla dispersione dei fumi. Gli aerosol di particelle solide inerti derivanti dalla ricaduta dei fumi, prodotti dall’incendio, sul territorio possono provocare, su malati, fenomeni irritativi transitori alle prime vie respiratorie (mucose nasali e faringee). Considerato che l’azione degli aerosol si esplica in un tempo limitato, non si arriva mai a lamentare alterazioni bronco-polmonari. |
| Effetti potenzili ambiente | Polveri e ceneri posso provocare effetti ambientali di breve durata dovuti alla riduzione dell’irraggiamento solare ed alla deposizione delle ceneri stesse al suolo e nelle acque. |
| Comportamenti da seguire | In caso si attivino le sirene di allarme, la popolazione all’esterno deve allontanarsi dalla zona e successivamente attenersi alle indicazioni impartite dalle autorità competenti. In caso di incendio, occorrerà abbandonare le case e i luoghi di lavoro attenendosi alle disposizioni impartite. |
| Tipologia di allerta alla popolazione | Verrà informata la popolazione sull’evento incidentale in corso e comunicate dagli addetti comunali le misure di protezione da adottare mediante l’utilizzo di pattuglie motorizzate della polizia municipale dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna. |
| Presidi di pronto intervento/soccorso | Saranno attivati appositi presidi di pronto intervento da parte delle autorità competenti (VVF, Autorità locali, USL, ecc.) |
| Scenario | INCENDIO - 2 Rilascio di etanolo in fase di travaso ATB |
| Effetti potenziali salute umana | L’irraggiamento da incendio si manifesta con un’emissione di calore, percepibile in misura crescente all’avvicinarsi al luogo dell’incendio. L’incendio comporta inoltre l’emissione di grossi quantitativi di fumi, che, spinti dal calore, si innalzano sopra la zona dell’incendio fino ad altezze elevate (alcune centinaia di metri) per poi disperdersi in aria. È possibile la ricaduta di fuliggine sull’area interessata dalla dispersione dei fumi. Gli aerosol di particelle solide inerti derivanti dalla ricaduta dei fumi, prodotti dall’incendio, sul territorio possono provocare, su malati, fenomeni irritativi transitori alle prime vie respiratorie (mucose nasali e faringee). Considerato che l’azione degli aerosol si esplica in un tempo limitato, non si arriva mai a lamentare alterazioni bronco-polmonari. |
| Effetti potenzili ambiente | Polveri e ceneri posso provocare effetti ambientali di breve durata dovuti alla riduzione dell’irraggiamento solare ed alla deposizione delle ceneri stesse al suolo e nelle acque. |
| Comportamenti da seguire | In caso si attivino le sirene di allarme, la popolazione all’esterno deve allontanarsi dalla zona e successivamente attenersi alle indicazioni impartite dalle autorità competenti. In caso di incendio, occorrerà abbandonare le case e i luoghi di lavoro attenendosi alle disposizioni impartite. |
| Tipologia di allerta alla popolazione | Verrà informata la popolazione sull’evento incidentale in corso e comunicate dagli addetti comunali le misure di protezione da adottare mediante l’utilizzo di pattuglie motorizzate della polizia municipale dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna. |
| Presidi di pronto intervento/soccorso | Saranno attivati appositi presidi di pronto intervento da parte delle autorità competenti (VVF, Autorità locali, USL, ecc.) |
| Scenario | INCENDIO - 7.A Rilascio di GPL in fase liquida dalla parte inferiore del serbatoio |
| Effetti potenziali salute umana | L’irraggiamento da incendio si manifesta con un’emissione di calore, percepibile in misura crescente all’avvicinarsi al luogo dell’incendio. L’incendio comporta inoltre l’emissione di grossi quantitativi di fumi, che, spinti dal calore, si innalzano sopra la zona dell’incendio fino ad altezze elevate (alcune centinaia di metri) per poi disperdersi in aria. È possibile la ricaduta di fuliggine sull’area interessata dalla dispersione dei fumi. Gli aerosol di particelle solide inerti derivanti dalla ricaduta dei fumi, prodotti dall’incendio, sul territorio possono provocare, su malati, fenomeni irritativi transitori alle prime vie respiratorie (mucose nasali e faringee). Considerato che l’azione degli aerosol si esplica in un tempo limitato, non si arriva mai a lamentare alterazioni bronco-polmonari. |
| Effetti potenzili ambiente | Polveri e ceneri posso provocare effetti ambientali di breve durata dovuti alla riduzione dell’irraggiamento solare ed alla deposizione delle ceneri stesse al suolo e nelle acque. |
| Comportamenti da seguire | In caso si attivino le sirene di allarme, la popolazione all’esterno deve allontanarsi dalla zona e successivamente attenersi alle indicazioni impartite dalle autorità competenti. In caso di incendio, occorrerà abbandonare le case e i luoghi di lavoro attenendosi alle disposizioni impartite. |
| Tipologia di allerta alla popolazione | Verrà informata la popolazione sull’evento incidentale in corso e comunicate dagli addetti comunali le misure di protezione da adottare mediante l’utilizzo di pattuglie motorizzate della polizia municipale dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna. |
| Presidi di pronto intervento/soccorso | Saranno attivati appositi presidi di pronto intervento da parte delle autorità competenti (VVF, Autorità locali, USL, ecc.) |