Stabilimento Distillerie Mazzari S.p.A. nel comune di Sant'Agata sul Santerno (Ravenna) -
RAGIONE SOCIALE E UBICAZIONE DELLO STABILIMENTO
| Nome della società | Distillerie Mazzari S.p.A. |
| Denominazione dello stabilimento | Distillerie Mazzari S.p.A. |
| Regione | EMILIA ROMAGNA |
| Provincia | Ravenna |
| Comune | Sant'Agata sul Santerno - - |
| Indirizzo | via Giardino, 6 |
| CAP | 48020 |
| Telefono | 0545 45014 |
| Fax | 054545644 |
| Indirizzo PEC | mazzarispa@registerpec.it |
SEDE LEGALE
| Regione | EMILIA ROMAGNA |
| Provincia | Ravenna |
| Comune | Sant'Agata sul Santerno |
| Indirizzo | via Giardino, 6 |
| CAP | 48020 |
| Telefono | 0545 45014 |
| Fax | 054545644 |
| Indirizzo PEC | mazzarispa@registerpec.it |
| Gestore | LUCIANO GRILLI |
| Portavoce | Emidio Margheritini |
Quadro 1 - INDICAZIONI E RECAPITI DI AMMINISTRAZIONI, ENTI, ISTITUTI, UFFICI O ALTRI ENTI PUBBLICI, A LIVELLO NAZIONALE E LOCALE A CUI SI E' COMUNICATA L'ASSOGGETTABILITa' AL DECRETO DI RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA 2012/18/UE, O A CUI E' POSSIBILE RICHIEDERE INFORMAZIONI IN MERITO
| Ente Nazionale | Ufficio competente | Indirizzo completo | e-mail/Pec | |
|---|---|---|---|---|
| ISPRA | Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale | Rischio Industriale | Via Vitaliano Brancati 48 00144 - Roma (RM) | protocollo.ispra@ispra.legalmail.it gestionenotificheseveso@isprambiente.it |
| VIGILI DEL FUOCO | Ministero dell'Interno | Dipartimento dei Vigili del Fuoco - DIREZIONE REGIONALE EMILIA ROMAGNA | Via Aposazza 3 40128 - Bologna (BO) | dir.prev.emiliaromagna@cert.vigilfuoco.it |
| PREFETTURA | Ministero dell'Interno | Prefettura - UTG - RAVENNA | Piazza del Popolo, n. 1 48120 - Ravenna (RA) | protocollo.prefra@pec.interno.it |
| VIGILI DEL FUOCO | Ministero dell'Interno | Dipartimento dei Vigili del Fuoco - COMANDO PROVINCIALE RAVENNA | Viale V.Zo Randi, 25 48100 - Ravenna (RA) | com.ravenna@cert.vigilfuoco.it |
| COMUNE | Comune di Sant'Agata Sul Santerno | Comune di S. Agata sul Santerno | Piazza Garibaldi, 5 48020 - Sant'Agata sul Santerno (RA) | pg.comune.santagata.ra.it@legalmail.it demografico.santagata@cert.unione.labassaromagna.it |
| ARPA | Agenzia Regionale per la Prevenzione, l'Ambiente e l'Energia dell'Emilia Romagna | Servizi Direzione Tecnica | Largo Caduti del Lavoro, 6 40122 - Bologna (BO) | dirgen@cert.arpa.emr.it |
Quadro 2 - AUTORIZZAZIONI E CERTIFICAZIONI NEL CAMPO AMBIENTALE E DELLA SICUREZZA IN POSSESSO DELLA SOCIETA'
| Ambito | Riferimento | Ente di Riferimento | N. Certificato/Decreto | Data Emissione |
|---|---|---|---|---|
| Ambiente | ISO 14001:2004 | SINCERT | CERT-724-2003-AE-BOL-SINCERT | 2015-07-29 |
| Ambiente | REG. 1221/2009 EMAS | ISPRA | IT-000224 | 2016-02-10 |
| Sicurezza | BS OHSAS 18001:2007 | ACCREDIA | 95947-2011-AHSO-ITA-ACCREDIA | 2015-12-30 |
Quadro 3 - INFORMAZIONI SULLE ISPEZIONI
Lo stabilimento non e' stato ancora sottoposto ad ispezione ai sensi dell'art. 27 del presente decretoData Emissione dell'ultimo Documento di Politica PIR:14/03/2016
Informazioni piu' dettagliate sulle ispezioni e sui piani di ispezione sono reperibili presso il soggetto che ha disposto l'ispezione e possono essere ottenute,fatte salve le disposizioni di cui all'art. 23 del presente decreto, dietro formale richiesta ad esso.
Prossimita' (entro 2 km) da confini di altro stato
(per impianti off-shore distanza dal limite della acque territoriali nazionali)| Stato | Distanza in metri |
|---|---|
| Non Presente | 0 |
Lo stabilimento ricade sul territorio di piu' unita' amministrative di regione/provincia/comune)
| Regione/Provincia/Comune | Denominazione |
|---|---|
| NON DEFINITO/NON DEFINITO/Non definito |
Categorie di destinazione d'uso dei terreni confinanti con lo stabilimento:
| Tipologia |
|---|
| Agricolo |
Elementi territoriali/ambientali vulnerabili entro un raggio di 2 km
(sulla base delle informazioni disponibili)Localita' Abitate
| Tipo | Denominazione | Distanza in metri | Direzione |
|---|---|---|---|
| Centro Abitato | Sant'Agata sul Santerno | 500 | E |
| Centro Abitato | Massa Lombarda | 770 | SO |
| Nucleo Abitato | Canalazzo Alto | 450 | O |
| Nucleo Abitato | Possessione Serraioli | 1330 | O |
| Nucleo Abitato | Ca' Geminiani | 1100 | NE |
| Nucleo Abitato | Ca' di Lugo | 2000 | NE |
Attivita' Industriali/Produttive
| Tipo | Denominazione | Distanza in metri | Direzione |
|---|---|---|---|
| Non soggetta al decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE | NESPAK | 1700 | O |
| Non soggetta al decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE | ARESU Linea Alimentare | 1200 | O |
| Non soggetta al decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE | Bagnaresi Fausto - Consorzio prodotti frutta | 600 | SO |
| Non soggetta al decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE | Nuova Ricci Pellets | 220 | E |
| Non soggetta al decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE | Spartaco | 420 | E |
| Non soggetta al decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE | Agrintesa | 500 | NE |
| Non soggetta al decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE | Castaldi Pressofusioni | 1850 | SE |
| Non soggetta al decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE | GEM | 2000 | SE |
| Non soggetta al decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE | Inox Center | 2000 | SE |
Luoghi/Edifici con elevata densita' di affollamento
| Tipo | Denominazione | Distanza in metri | Direzione |
|---|---|---|---|
| Scuole/Asili | Scuola secondaria di secondo grado - Francesco d'Este (Massa Lombarda) | 1360 | O |
| Scuole/Asili | Scuola dell'infanzia - S. Francesco di Sales (Massa Lombarda) | 1740 | O |
| Scuole/Asili | Scuola primaria - Quadri Luigi (Massa Lombarda) | 1990 | SO |
| Scuole/Asili | Scuola primaria - G. Pascoli (Sant'Agata sul Santerno) | 820 | SE |
| Scuole/Asili | Scuola dell'infanzia - Asilo Azzaroli (Sant'Agata sul Santerno) | 890 | SE |
| Ufficio Pubblico | Uffici comunali di Massa Lombarda | 1500 | SO |
| Ufficio Pubblico | Uffici comunali di Sant'Agata sul Santerno | 850 | E |
| Ufficio Pubblico | Poste Italiane (Sant'Agata sul Santerno) | 860 | E |
| Ufficio Pubblico | Poste italiane (Massa Lombarda) | 1700 | SO |
| Chiesa | Parrocchia Conversione di S. Paolo | 1750 | O |
| Chiesa | Parrocchia di Sant'Agata sul Santerno | 860 | E |
| Altro - luogo di culto | Cimitero di Massa Lombarda | 940 | O |
Trasporti
| Tipo | Denominazione | Distanza in metri | Direzione |
|---|---|---|---|
| Strada Provinciale | SP253 | 0 | S |
| Strada Provinciale | SP12 | 830 | SO |
| Strada Provinciale | SP50 | 1300 | O |
| Strada Comunale | Via Giardino | 0 | O |
Rete Ferroviaria
| Tipo | Denominazione | Distanza in metri | Direzione |
|---|---|---|---|
| Rete Tradizionale | Ferrovia Faenza/Lavezzuola | 570 | S |
| Stazione Ferroviaria | Stazione ferroviaria di Sant'Agata sul Santerno | 1370 | SE |
| Stazione Ferroviaria | Stazione ferroviaria di Massa Lombarda | 1720 | O |
Elementi ambientali vulnerabili
| Tipo | Denominazione | Distanza in metri | Direzione |
|---|---|---|---|
| Fiumi, Torrenti, Rogge | Fiume Santerno | 1200 | E |
| Fiumi, Torrenti, Rogge | Canalazzo | 250 | O |
Acquiferi al di sotto dello stabilimento
| Tipo | Profondita' dal piano campagna | Direzione di deflusso |
|---|---|---|
| Acquifero superficiale | 4 |
L’attività consiste principalmente nella produzione di alcool etilico per distillazione di sidri, vini, materie vinose ecc. e stoccaggio di alcool e distillati in serbatoi fuori terra. Oltre a questa attività sono effettuate la produzione di tartrato di calcio ed acido tartarico, il trattamento dei reflui e la digestione anaerobica ed aerobica dei sottoprodotti della distillazione con produzione di biogas da utilizzare come combustibile per la produzione di energia elettrica. Inoltre viene effettuata la movimentazione e lo stoccaggio di materie prime, materie sussidiarie prodotti e sottoprodotti di lavorazione.
Sono presenti 4 impianti di distillazione in grado di lavorare in continuo frutta, sidri, materie vinose e vini al fine di ottenere alcool neutro al 96% o grezzo > 90%, acquaviti di frutta o di vino. Il funzionamento delle unità di distillazione avviene con l’uso di vapore proveniente dalla centrale termica.
Il processo consiste nelle seguenti fasi:
- distillazione della materia fino ad ottenere un residuo esausto (borlande) ed una fase alcolica;
- concentrazione della fase alcolica contenuta nella materia prima in lavorazione fino alla gradazione desiderata;
- rettificazione data dalla purificazione di alcune frazioni indesiderate di un distillato alcolico già concentrato, o epurazione data dall’eliminazione di alcune frazioni volatili e indesiderate di un distillato alcolico.
I prodotti della distillazione sono alcool neutro, alcool grezzo o acquavite.
Presso lo stabilimento si produce acido tartarico naturale ad uso alimentare e ad uso industriale. L’impianto di produzione utilizza il tartrato di calcio ottenuto dal residuo della distillazione della feccia (borlanda di feccia esausta) e lo scompone mediante acido solforico in acido tartarico naturale.
L’impianto di digestione è costituito da uno stadio di digestione anaerobica e da uno stadio di ossidazione aerobica. Le borlande provenienti dai processi produttivi dopo aver subito un processo di equalizzazione e raffreddamento sono inviati ai digestori anaerobici dove il materiale organico è degradato, attraverso fasi successive, a biogas che viene utilizzato come combustibile per la produzione di energia elettrica.
Le materie prime solide (feccia, ecc...) vengono scaricate sui piazzali per essere poi trasferite mediante mezzi di movimentazione ad apparecchiature di macinazione, ecc., mentre le materie prime liquide vengono depositate in serbatoi di stoccaggio. Il prodotto finito (etanolo) è trasferito in serbatoi di stoccaggio fino al momento della movimentazione finale del carico in autocisterna mediante manichette flessibili in opportuni punti di carico. I punti carico/scarico sono sei e sono localizzati nelle immediate vicinanze dei rispettivi depositi.
L’etanolo una volta prodotto viene inizialmente inviato ai serbatoi di accertamento doganale e successivamente, dopo verifica, viene inviato ai serbatoi fiduciari di stoccaggio finale.
Sono presenti 4 impianti di distillazione in grado di lavorare in continuo frutta, sidri, materie vinose e vini al fine di ottenere alcool neutro al 96% o grezzo > 90%, acquaviti di frutta o di vino. Il funzionamento delle unità di distillazione avviene con l’uso di vapore proveniente dalla centrale termica.
Il processo consiste nelle seguenti fasi:
- distillazione della materia fino ad ottenere un residuo esausto (borlande) ed una fase alcolica;
- concentrazione della fase alcolica contenuta nella materia prima in lavorazione fino alla gradazione desiderata;
- rettificazione data dalla purificazione di alcune frazioni indesiderate di un distillato alcolico già concentrato, o epurazione data dall’eliminazione di alcune frazioni volatili e indesiderate di un distillato alcolico.
I prodotti della distillazione sono alcool neutro, alcool grezzo o acquavite.
Presso lo stabilimento si produce acido tartarico naturale ad uso alimentare e ad uso industriale. L’impianto di produzione utilizza il tartrato di calcio ottenuto dal residuo della distillazione della feccia (borlanda di feccia esausta) e lo scompone mediante acido solforico in acido tartarico naturale.
L’impianto di digestione è costituito da uno stadio di digestione anaerobica e da uno stadio di ossidazione aerobica. Le borlande provenienti dai processi produttivi dopo aver subito un processo di equalizzazione e raffreddamento sono inviati ai digestori anaerobici dove il materiale organico è degradato, attraverso fasi successive, a biogas che viene utilizzato come combustibile per la produzione di energia elettrica.
Le materie prime solide (feccia, ecc...) vengono scaricate sui piazzali per essere poi trasferite mediante mezzi di movimentazione ad apparecchiature di macinazione, ecc., mentre le materie prime liquide vengono depositate in serbatoi di stoccaggio. Il prodotto finito (etanolo) è trasferito in serbatoi di stoccaggio fino al momento della movimentazione finale del carico in autocisterna mediante manichette flessibili in opportuni punti di carico. I punti carico/scarico sono sei e sono localizzati nelle immediate vicinanze dei rispettivi depositi.
L’etanolo una volta prodotto viene inizialmente inviato ai serbatoi di accertamento doganale e successivamente, dopo verifica, viene inviato ai serbatoi fiduciari di stoccaggio finale.
Quadro 1 della sezione B del presente Modulo (solo per le categorie di sostanze notificate)
| Sostanza | Descrizione pericolosita' |
|---|---|
| P5c LIQUIDI INFIAMMABILI Liquidi infiammabili, categorie 2 o 3, non compresi in P5a e P5b - ETANOLO --ANIDRO-- | PERICOLI FISICI - Liquidi infiammabili, possono incendiarsi o dare luogo ad esplosioni di vapori |
| E1 Pericoloso per l'ambiente acquatico, categoria di tossicità acuta 1 o di tossicità cronica 1 - SODIO IPOCLORITO --SOLUZIONE, CLORO ATTIVO | PERICOLI PER L AMBIENTE - Sostanze tossiche per gli organismi acquatici, con possibili effetti acuti |
Quadro 2 della sezione B del presente Modulo (solo per le sostanze notificate)
| Sostanza | Descrizione pericolosita' |
|---|---|
| 18. Gas liquefatti infiammabili, categoria 1 o 2 (compreso GPL), e gas naturale (cfr. nota 19) - ALTRO - Biogas | SOSTANZE PERICOLOSE - Gas infiammabili, possono incendiarsi o dare luogo ad esplosioni di vapori |
| 34. Prodotti petroliferi e combustibili alternativi a) benzine e nafte, b) cheroseni (compresi i jet fuel), c) gasoli (compresi i gasoli per autotrazione, i gasoli per riscaldamento e i distillati usati per produrre i gasoli) d) oli combustibili densi e) combustibili alternativi che sono utilizzati per gli stessi scopi e hanno proprietà simili per quanto riguarda l'infiammabilità e i pericoli per l'ambiente dei prodotti di cui alle lettere da a) a d) - GASOLIO | SOSTANZE PERICOLOSE - Liquidi infiammabili, possono incendiarsi o dare luogo ad esplosioni di vapori Sostanze tossiche per gli organismi acquatici, con possibili effetti di lunga durata |
Stato di Assoggettabilità
Lo stabilimento non e' assoggettabile agli obblighi del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE. Si richiede la cancellazione dal registro delle aziende a rischio di incidente rilevante.La Societa' ha presentato la Notifica di esclusione dal campo di assoggettabilita' del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE
| Scenario | INCENDIO - 1.A Rilascio di etanolo da serbatoio in bacino. Magazzino Fiduciario A |
| Effetti potenziali salute umana | L’irraggiamento da incendio si manifesta con un’emissione di calore, percepibile in misura crescente all’avvicinarsi al luogo dell’incendio. L’incendio comporta inoltre l’emissione di grossi quantitativi di fumi, che, spinti dal calore, si innalzano sopra la zona dell’incendio fino ad altezze elevate (alcune centinaia di metri) per poi disperdersi in aria. È possibile la ricaduta di fuliggine sull’area interessata dalla dispersione dei fumi. Gli aerosol di particelle solide inerti derivanti dalla ricaduta dei fumi, prodotti dall’incendio, sul territorio possono provocare, su malati, fenomeni irritativi transitori alle prime vie respiratorie (mucose nasali e faringee). Considerato che l’azione degli aerosol si esplica in un tempo limitato, non si arriva mai a lamentare alterazioni bronco-polmonari. |
| Effetti potenzili ambiente | Polveri e ceneri posso provocare effetti ambientali di breve durata dovuti alla riduzione dell’irraggiamento solare ed alla deposizione delle ceneri stesse al suolo e nelle acque. |
| Comportamenti da seguire | In caso si attivino le sirene di allarme, la popolazione all’esterno deve allontanarsi dalla zona e successivamente attenersi alle indicazioni impartite dalle autorità competenti. In caso di incendio, occorrerà abbandonare le case e i luoghi di lavoro attenendosi alle disposizioni impartite. |
| Tipologia di allerta alla popolazione | Verrà informata la popolazione sull’evento incidentale in corso e comunicate dagli addetti comunali le misure di protezione da adottare mediante l’utilizzo di pattuglie motorizzate della polizia municipale dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna. |
| Presidi di pronto intervento/soccorso | Saranno attivati appositi presidi di pronto intervento da parte delle autorità competenti (VVF, Autorità locali, USL, ecc.) |
| Scenario | INCENDIO - 2 Rilascio di etanolo da serbatoio in bacino. Magazzino Fiduciario D-E |
| Effetti potenziali salute umana | L’irraggiamento da incendio si manifesta con un’emissione di calore, percepibile in misura crescente all’avvicinarsi al luogo dell’incendio. L’incendio comporta inoltre l’emissione di grossi quantitativi di fumi, che, spinti dal calore, si innalzano sopra la zona dell’incendio fino ad altezze elevate (alcune centinaia di metri) per poi disperdersi in aria. È possibile la ricaduta di fuliggine sull’area interessata dalla dispersione dei fumi. Gli aerosol di particelle solide inerti derivanti dalla ricaduta dei fumi, prodotti dall’incendio, sul territorio possono provocare, su malati, fenomeni irritativi transitori alle prime vie respiratorie (mucose nasali e faringee). Considerato che l’azione degli aerosol si esplica in un tempo limitato, non si arriva mai a lamentare alterazioni bronco-polmonari. |
| Effetti potenzili ambiente | Polveri e ceneri posso provocare effetti ambientali di breve durata dovuti alla riduzione dell’irraggiamento solare ed alla deposizione delle ceneri stesse al suolo e nelle acque. |
| Comportamenti da seguire | In caso si attivino le sirene di allarme, la popolazione all’esterno deve allontanarsi dalla zona e successivamente attenersi alle indicazioni impartite dalle autorità competenti. In caso di incendio, occorrerà abbandonare le case e i luoghi di lavoro attenendosi alle disposizioni impartite. |
| Tipologia di allerta alla popolazione | Verrà informata la popolazione sull’evento incidentale in corso e comunicate dagli addetti comunali le misure di protezione da adottare mediante l’utilizzo di pattuglie motorizzate della polizia municipale dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna. |
| Presidi di pronto intervento/soccorso | Saranno attivati appositi presidi di pronto intervento da parte delle autorità competenti (VVF, Autorità locali, USL, ecc.) |
| Scenario | INCENDIO - 3 Rilascio di etanolo in fase di travaso ATB |
| Effetti potenziali salute umana | L’irraggiamento da incendio si manifesta con un’emissione di calore, percepibile in misura crescente all’avvicinarsi al luogo dell’incendio. L’incendio comporta inoltre l’emissione di grossi quantitativi di fumi, che, spinti dal calore, si innalzano sopra la zona dell’incendio fino ad altezze elevate (alcune centinaia di metri) per poi disperdersi in aria. È possibile la ricaduta di fuliggine sull’area interessata dalla dispersione dei fumi. Gli aerosol di particelle solide inerti derivanti dalla ricaduta dei fumi, prodotti dall’incendio, sul territorio possono provocare, su malati, fenomeni irritativi transitori alle prime vie respiratorie (mucose nasali e faringee). Considerato che l’azione degli aerosol si esplica in un tempo limitato, non si arriva mai a lamentare alterazioni bronco-polmonari. |
| Effetti potenzili ambiente | Polveri e ceneri posso provocare effetti ambientali di breve durata dovuti alla riduzione dell’irraggiamento solare ed alla deposizione delle ceneri stesse al suolo e nelle acque. |
| Comportamenti da seguire | In caso si attivino le sirene di allarme, la popolazione all’esterno deve allontanarsi dalla zona e successivamente attenersi alle indicazioni impartite dalle autorità competenti. In caso di incendio, occorrerà abbandonare le case e i luoghi di lavoro attenendosi alle disposizioni impartite. |
| Tipologia di allerta alla popolazione | Verrà informata la popolazione sull’evento incidentale in corso e comunicate dagli addetti comunali le misure di protezione da adottare mediante l’utilizzo di pattuglie motorizzate della polizia municipale dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna. |
| Presidi di pronto intervento/soccorso | Saranno attivati appositi presidi di pronto intervento da parte delle autorità competenti (VVF, Autorità locali, USL, ecc.) |