Stabilimento RMB SPA nel comune di Polpenazze del Garda (Brescia) -
RAGIONE SOCIALE E UBICAZIONE DELLO STABILIMENTO
| Nome della società | RMB SPA |
| Denominazione dello stabilimento | RMB SPA |
| Regione | LOMBARDIA |
| Provincia | Brescia |
| Comune | Polpenazze del Garda - Loc. Bottenago |
| Indirizzo | Via Montecanale 3 |
| CAP | 25080 |
| Telefono | 0365 674213 |
| Fax | 0365 676104 |
| Indirizzo PEC | rmbspa@pec.it |
SEDE LEGALE
| Regione | LOMBARDIA |
| Provincia | Brescia |
| Comune | Polpenazze del Garda |
| Indirizzo | Via Montecanale 3 |
| CAP | 25080 |
| Telefono | 0365 674213 |
| Fax | 0365 676104 |
| Indirizzo PEC | rmbspa@pec.it |
| Gestore | Antonio Amato |
| Portavoce | Francesco Fiorini |
Quadro 1 - INDICAZIONI E RECAPITI DI AMMINISTRAZIONI, ENTI, ISTITUTI, UFFICI O ALTRI ENTI PUBBLICI, A LIVELLO NAZIONALE E LOCALE A CUI SI E' COMUNICATA L'ASSOGGETTABILITa' AL DECRETO DI RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA 2012/18/UE, O A CUI E' POSSIBILE RICHIEDERE INFORMAZIONI IN MERITO
| Ente Nazionale | Ufficio competente | Indirizzo completo | e-mail/Pec | |
|---|---|---|---|---|
| ISPRA | Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale | Rischio Industriale | Via Vitaliano Brancati 48 00144 - Roma (RM) | protocollo.ispra@ispra.legalmail.it gestionenotificheseveso@isprambiente.it |
| VIGILI DEL FUOCO | Ministero dell'Interno | Dipartimento dei Vigili del Fuoco - DIREZIONE REGIONALE LOMBARDIA | Via Ansperto,4 20124 - Milano (MI) | dir.prev.lombardia@cert.vigilfuoco.it dir.prev.lombardia@cert.vigilfuoco.it |
| PREFETTURA | Ministero dell'Interno | Prefettura - UTG - BRESCIA | Piazza Paolo VI, 29 25100 - Brescia (BS) | protocollo.prefbs@pec.interno.it |
| REGIONE/AUTORITA REGIONALE COMPETENTE | Regione Lombardia | Ambiente, energia e sviluppo sostenibile | Piazza Citta' Di Lombardia, 1 20124 - Milano (MI) | ambiente@pec.regione.lombardia.it |
| VIGILI DEL FUOCO | Ministero dell'Interno | Dipartimento dei Vigili del Fuoco - COMANDO PROVINCIALE BRESCIA | Via Scuole,6 25128 - Brescia (BS) | com.brescia@cert.vigilfuoco.it |
| COMUNE | Comune di Polpenazze del Garda | Ufficio tecnico | Piazza Biolchi 1 25080 - Polpenazze del Garda (BS) | protocollo@pec.comune.polpenazzedelgarda.bs.it |
Quadro 2 - AUTORIZZAZIONI E CERTIFICAZIONI NEL CAMPO AMBIENTALE E DELLA SICUREZZA IN POSSESSO DELLA SOCIETA'
| Ambito | Riferimento | Ente di Riferimento | N. Certificato/Decreto | Data Emissione |
|---|---|---|---|---|
| Ambiente | AIA | Provincia di Brescia | Atto dirigenziale n. 7688 | 2014-12-19 |
| Ambiente | UNI EN ISO 14001 | DNV GL | Certificato n. CERT-604-2003-AE-MIL-SINCERT | 2018-02-21 |
| Sicurezza | BS OHSAS 18001 | DNV GL | Certificato n. 103241-2011-AHSO-ITA-ACCREDIA | 2017-08-21 |
| Sicurezza | CPI | Comando Provinciale dei VVF di Brescia | Prot. n. 1258 | 2014-01-21 |
| Sicurezza | CPI - attestazione periodica | Comando provinciale VVF di Brescia | prot. n. 30518 | 2017-12-13 |
Quadro 3 - INFORMAZIONI SULLE ISPEZIONI
Lo stabilimento non e' stato ancora sottoposto ad ispezione ai sensi dell'art. 27 del presente decretoData Emissione dell'ultimo Documento di Politica PIR:30/05/2018
Informazioni piu' dettagliate sulle ispezioni e sui piani di ispezione sono reperibili presso il soggetto che ha disposto l'ispezione e possono essere ottenute,fatte salve le disposizioni di cui all'art. 23 del presente decreto, dietro formale richiesta ad esso.
Prossimita' (entro 2 km) da confini di altro stato
(per impianti off-shore distanza dal limite della acque territoriali nazionali)| Stato | Distanza in metri |
|---|---|
| Non Presente | 0 |
Lo stabilimento ricade sul territorio di piu' unita' amministrative di regione/provincia/comune)
| Regione/Provincia/Comune | Denominazione |
|---|---|
| LOMBARDIA/Brescia/Polpenazze del Garda | Non presente |
Categorie di destinazione d'uso dei terreni confinanti con lo stabilimento:
| Tipologia |
|---|
| Agricolo |
| Altro - Ambiti di salvaguardia, Verde Urbano di Salvaguardia, Ambito di trasformazione a destinazione prevalentemente produttiva |
Elementi territoriali/ambientali vulnerabili entro un raggio di 2 km
(sulla base delle informazioni disponibili)Localita' Abitate
| Tipo | Denominazione | Distanza in metri | Direzione |
|---|---|---|---|
| Centro Abitato | Carzago Riviera | 1100 | SO |
| Nucleo Abitato | Bottenago | 300 | NO |
| Nucleo Abitato | Castelletto | 1250 | NE |
| Nucleo Abitato | Castrezzone | 1800 | NO |
| Case Sparse | Case sparse | 50 | NO |
Attivita' Industriali/Produttive
| Tipo | Denominazione | Distanza in metri | Direzione |
|---|---|---|---|
| Non soggetta al decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE | MELONI GUIDO E FIGLI SNC (impianto di trattamento rifiuti con annessa cava) | 100 | S |
| Non soggetta al decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE | MORENI RAFFAELE &C SNC (impianto di trattamento rifiuti con annessa cava) | 1000 | NE |
| Non soggetta al decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE | GUARFER SNC (impianto di trattamento rifiuti) | 1300 | SE |
| Non soggetta al decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE | GUARDINI DIEGO (impianto di trattamento rifiuti) | 1300 | SE |
| Non soggetta al decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE | ICOR ROTTAMI SRL (impianto di trattamento rifiuti) | 1300 | SE |
| Non soggetta al decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE | INNOVAZIONI SRL (impianto di trattamento rifiuti) | 1800 | NO |
| Non soggetta al decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE | M.D.C. SRL (discarica) | 250 | S |
| Non soggetta al decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE | AZIENDA AGRICOLA ANTONELLI GIANLUIGI (allevamento di ovini) | 50 | SO |
Luoghi/Edifici con elevata densita' di affollamento
| Tipo | Denominazione | Distanza in metri | Direzione |
|---|---|---|---|
| Scuole/Asili | Scuola Elementare di Carzago | 1400 | SO |
| Scuole/Asili | Scuola Materna “F. Conter” | 1450 | SO |
| Chiesa | Chiesa di San Lorenzo | 1600 | SO |
| Chiesa | Chiesa di San Martino | 1900 | NO |
| Altro - Campeggio | Villaggio Vacanze Valverde | 100 | N |
Servizi/Utilities
| Tipo | Denominazione | Distanza in metri | Direzione |
|---|---|---|---|
| Depuratori | Depuratore Calvagese della Riviera - Carzago | 1600 | SO |
Trasporti
| Tipo | Denominazione | Distanza in metri | Direzione |
|---|---|---|---|
| Strada Provinciale | SP 78 CALVAGESE - MOCASINA - LONATO | 1350 | SO |
| Strada Provinciale | SP 26 GAVARDO - MANERBA | 1450 | N |
| Strada Provinciale | SP 27 CASTREZZONE - PREVALLE | 1850 | NO |
Elementi ambientali vulnerabili
| Tipo | Denominazione | Distanza in metri | Direzione |
|---|---|---|---|
| Aree di interesse archeologico/storico/paesaggistico | Area sottoposta a tutela paesistico -ambientale | 0 | N |
Acquiferi al di sotto dello stabilimento
| Tipo | Profondita' dal piano campagna | Direzione di deflusso |
|---|---|---|
| Acquifero superficiale | 50 | Non disponibile (falda sospesa) |
| Acquifero superficiale | 75 | Non disponibile (falda sospesa) |
L’azienda RMB SPA effettua nella piattaforma sita in Polpenazze d/G (BS) attività di gestione di rifiuti speciali non pericol. e pericol. attraverso apparecch. e macchinari a tecnol. semplice e complessa.
Le principali tipologie di materiali lavorati sono:
• materiali metallici ferrosi e non, deriv. dalla selez. meccanica e dalla cernita e selezione (ad es. scarto di frantum. degli autov. a motore), o altri materiali cont. metalli;
• materiale inerte deriv. da oper. di recupero svolte su terre e rocce da scavo e su materiali prov. da attività di bonifica di terreni contam. o rifiuti contenenti frazioni assimilabili a sabbie o litoidi compatibili nella formulaz. di prodotti nel campo edilizio e/o stradale;
• ceneri pesanti da termovalorizzatori: si tratta di materiale che viene gestito al fine del recupero dei metalli residui ancora presenti e successivamente (una volta ripulito dalle frazioni metalliche) da destinarsi ad esempio presso impianti di produzione di cemento o produzioni di materiali per l’edilizia;
• materiali contenenti metalli derivanti da operazioni di arricchimento di rifiuti urbani, sottoposto ad operazioni di vagliatura, selezione ed arricchimento;
• altri materiali.
Le sezioni impiantistiche autorizzate e/o previste sono costituite da:
M1 Imp. Multiplo di selezione e vagliatura, M2 Imp. Multiplo di selezione e vagliatura, M3 Imp. Multiplo di selezione e vagliatura, M4 Imp. Multiplo di selezione e vagliatura, M5 Imp. di lavaggio, M6 Trituratore plastiche, M7 Imp. di flottazione per la separazione dei metalli, M8 Imp. di separazione dei metalli,
M9 Mulino di frantumazione, M10 Imp. di vagliatura con selezione elettromagnetica, M11 Imp. di recupero zinco, M12 Cernita manuale, M13 Mulino di frantumazione, M14 Imp. di lavaggio plastiche, M15 Vaglio rotante mobile, M16 Vaglio rotante con selettori elettromagnetici, M17 Vaglio rotante con selettori elettromagnetici, M18 Imp. per la produzione di conglomerati cementizi, M19 Imp. di lavaggio, M20 Imp. di bioremediation.
Le operazioni effettuate sui rifiuti sono essenzialmente di tipo meccanico (selezione, vagliatura, frantumazione, flottazione, lavaggio, miscelazione) e biologico (bioremediation), volte principalmente alla separ. di frazioni valorizzabili/recuperabili.
Nei rifiuti possono essere presenti sostanze pericolose comprese (anche a titolo cautelativo/precauz.) nelle classi previste dal D.Lgs. 105/2015. Quelli inerenti alla normativa Seveso vengono trattati e stoccati nel solo Edificio 1, esemplificati nelle seguenti famiglie:
• Ceneri di zinco (CER 110502)
• Fluff da frantumazione autoveicoli (CER 191003,191004)
• Frazioni di scarto da selezione metalli (CER 100299,170405, 191006,191202,191211,191212)
• Scorie pesanti da termovalorizzatori rifiuti (CER 190111,190112)
• Hold up impianto di abbatt. polveri (intermedio recuperato nel ciclo produttivo)
sui quali vengono effettuati i trattam. di cui alle linee prod. M3, M4.
Le principali tipologie di materiali lavorati sono:
• materiali metallici ferrosi e non, deriv. dalla selez. meccanica e dalla cernita e selezione (ad es. scarto di frantum. degli autov. a motore), o altri materiali cont. metalli;
• materiale inerte deriv. da oper. di recupero svolte su terre e rocce da scavo e su materiali prov. da attività di bonifica di terreni contam. o rifiuti contenenti frazioni assimilabili a sabbie o litoidi compatibili nella formulaz. di prodotti nel campo edilizio e/o stradale;
• ceneri pesanti da termovalorizzatori: si tratta di materiale che viene gestito al fine del recupero dei metalli residui ancora presenti e successivamente (una volta ripulito dalle frazioni metalliche) da destinarsi ad esempio presso impianti di produzione di cemento o produzioni di materiali per l’edilizia;
• materiali contenenti metalli derivanti da operazioni di arricchimento di rifiuti urbani, sottoposto ad operazioni di vagliatura, selezione ed arricchimento;
• altri materiali.
Le sezioni impiantistiche autorizzate e/o previste sono costituite da:
M1 Imp. Multiplo di selezione e vagliatura, M2 Imp. Multiplo di selezione e vagliatura, M3 Imp. Multiplo di selezione e vagliatura, M4 Imp. Multiplo di selezione e vagliatura, M5 Imp. di lavaggio, M6 Trituratore plastiche, M7 Imp. di flottazione per la separazione dei metalli, M8 Imp. di separazione dei metalli,
M9 Mulino di frantumazione, M10 Imp. di vagliatura con selezione elettromagnetica, M11 Imp. di recupero zinco, M12 Cernita manuale, M13 Mulino di frantumazione, M14 Imp. di lavaggio plastiche, M15 Vaglio rotante mobile, M16 Vaglio rotante con selettori elettromagnetici, M17 Vaglio rotante con selettori elettromagnetici, M18 Imp. per la produzione di conglomerati cementizi, M19 Imp. di lavaggio, M20 Imp. di bioremediation.
Le operazioni effettuate sui rifiuti sono essenzialmente di tipo meccanico (selezione, vagliatura, frantumazione, flottazione, lavaggio, miscelazione) e biologico (bioremediation), volte principalmente alla separ. di frazioni valorizzabili/recuperabili.
Nei rifiuti possono essere presenti sostanze pericolose comprese (anche a titolo cautelativo/precauz.) nelle classi previste dal D.Lgs. 105/2015. Quelli inerenti alla normativa Seveso vengono trattati e stoccati nel solo Edificio 1, esemplificati nelle seguenti famiglie:
• Ceneri di zinco (CER 110502)
• Fluff da frantumazione autoveicoli (CER 191003,191004)
• Frazioni di scarto da selezione metalli (CER 100299,170405, 191006,191202,191211,191212)
• Scorie pesanti da termovalorizzatori rifiuti (CER 190111,190112)
• Hold up impianto di abbatt. polveri (intermedio recuperato nel ciclo produttivo)
sui quali vengono effettuati i trattam. di cui alle linee prod. M3, M4.
Quadro 1 della sezione B del presente Modulo (solo per le categorie di sostanze notificate)
| Sostanza | Descrizione pericolosita' |
|---|---|
| E1 Pericoloso per l'ambiente acquatico, categoria di tossicità acuta 1 o di tossicità cronica 1 - ALTRO - Ceneri di Zinco | PERICOLI PER L AMBIENTE - H400 - Molto tossico per gli organismi acquatici H410 - Molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata |
| E1 Pericoloso per l'ambiente acquatico, categoria di tossicità acuta 1 o di tossicità cronica 1 - ALTRO - Fluff da frantumazione autoveicoli | PERICOLI PER L AMBIENTE - H400 - Molto tossico per gli organismi acquatici |
| E1 Pericoloso per l'ambiente acquatico, categoria di tossicità acuta 1 o di tossicità cronica 1 - ALTRO - Frazioni di scarto da selezione metalli | PERICOLI PER L AMBIENTE - H400 - Molto tossico per gli organismi acquatici H411 - Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata |
| E1 Pericoloso per l'ambiente acquatico, categoria di tossicità acuta 1 o di tossicità cronica 1 - ALTRO - Scorie pesanti da termovalorizzatori rifiuti | PERICOLI PER L AMBIENTE - H400 - Molto tossico per gli organismi acquatici H411 - Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata |
| E1 Pericoloso per l'ambiente acquatico, categoria di tossicità acuta 1 o di tossicità cronica 1 - ALTRO - Hold up dall'impianto di abbattimento polveri | PERICOLI PER L AMBIENTE - H400 - Molto tossico per gli organismi acquatici H411 - Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata |
Quadro 2 della sezione B del presente Modulo (solo per le sostanze notificate)
| Sostanza | Descrizione pericolosita' |
|---|---|
| 18. Gas liquefatti infiammabili, categoria 1 o 2 (compreso GPL), e gas naturale (cfr. nota 19) - ALTRO - GPL | SOSTANZE PERICOLOSE - H220 - Gas altamente infiammabile |
| 19. Acetilene - ALTRO - Acetilene | SOSTANZE PERICOLOSE - H220 - Gas altamente infiammabile |
| 25. Ossigeno - ALTRO - Ossigeno | SOSTANZE PERICOLOSE - H270 - Può provocare o aggravare un incendio; comburente |
| 34. Prodotti petroliferi e combustibili alternativi a) benzine e nafte, b) cheroseni (compresi i jet fuel), c) gasoli (compresi i gasoli per autotrazione, i gasoli per riscaldamento e i distillati usati per produrre i gasoli) d) oli combustibili densi e) combustibili alternativi che sono utilizzati per gli stessi scopi e hanno proprietà simili per quanto riguarda l'infiammabilità e i pericoli per l'ambiente dei prodotti di cui alle lettere da a) a d) - GASOLIO | SOSTANZE PERICOLOSE - H226 - Liquido e vapori infiammabili. H411 - Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata. |
Stato di Assoggettabilità
Lo stabilimento non e' assoggettabile agli obblighi del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE. Si richiede la cancellazione dal registro delle aziende a rischio di incidente rilevante.La Societa' ha presentato la Notifica di esclusione dal campo di assoggettabilita' del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE
| Scenario | Scenario non selezionato - Nessuno scenario ha impatto all'esterno dello stabilimento |
| Effetti potenziali salute umana | |
| Effetti potenzili ambiente | |
| Comportamenti da seguire | |
| Tipologia di allerta alla popolazione | |
| Presidi di pronto intervento/soccorso |