Notifiche pubblico

Quadro 1 - INDICAZIONI E RECAPITI DI AMMINISTRAZIONI, ENTI, ISTITUTI, UFFICI O ALTRI ENTI PUBBLICI, A LIVELLO NAZIONALE E LOCALE A CUI SI E' COMUNICATA L'ASSOGGETTABILITa' AL DECRETO DI RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA 2012/18/UE, O A CUI E' POSSIBILE RICHIEDERE INFORMAZIONI IN MERITO

Quadro 2 - AUTORIZZAZIONI E CERTIFICAZIONI NEL CAMPO AMBIENTALE E DELLA SICUREZZA IN POSSESSO DELLA SOCIETA'

Ambito	Riferimento	Ente di Riferimento	N. Certificato/Decreto	Data Emissione
Ambiente	AIA	Città Metropolitana di Milano	7944/2017	2017-10-03
Ambiente	UNI EN ISO 14001:2015	ICIM	ICIM-14401-000082-07	2023-07-15
Sicurezza	UNI EN ISO 45001:2018	ICIM	ICIM-45001-050438-00	2023-10-02
Sicurezza	Certificato Prevenzioni Incendi	Vigili del fuoco di Milano	328437	2021-12-10

Quadro 3 - INFORMAZIONI SULLE ISPEZIONI

Lo stabilimento non e' stato ancora sottoposto ad ispezione ai sensi dell'art. 27 del presente decreto
Data Emissione dell'ultimo Documento di Politica PIR:01/10/2023
Informazioni piu' dettagliate sulle ispezioni e sui piani di ispezione sono reperibili presso il soggetto che ha disposto l'ispezione e possono essere ottenute,fatte salve le disposizioni di cui all'art. 23 del presente decreto, dietro formale richiesta ad esso.

Nello stabilimento di Vernate MI , Zincol Italia Spa svolge l attivita la zincatura a caldo di pezzi in acciaio di varie dimensioni. La zincatura a caldo e un trattamento superficiale che fornisce ai prodotti un rivestimento di una lega di ferro e zinco che e la migliore protezione contro la corrosione e gli agenti atmosferici. La combinazione tra acciaio e zinco fa si che il secondo si ossidi in favore del primo, fungendo in tal modo da barriera protettiva. Il ciclo produttivo si articola nelle seguenti fasi: 1. Ricevimento materiale: il materiale grezzo in ingresso viene pesato e scaricato dagli automezzi sul piazzale. 2. Preparazione materiale su bilancini: il materiale da zincare viene appeso a bilancini e movimentato mediante carroponte. Le fasi successive hanno lo scopo di eliminare dalla superficie dei pezzi ostacoli e contaminazioni che possano impedire il formarsi della lega Fe Zn. Cio si ottiene tramite immersione sequenziale del materiale da zincare nelle vasche di trattamento. 3. Sgrassaggio: i pezzi sono immersi in una soluzione di sgrassante acido per l eliminazione di olio e grassi. 4. Decapaggio: consente di liberare la superficie dei pezzi da ruggine, incrostazioni o ossidazioni di laminazione. 5. Lavaggio statico: dopo il decapaggio viene effettuato un lavaggio statico per liberare i pezzi dai residui di acido cloridrico e per la loro predisposizione alla successiva fase di flussaggio. 6. Flussaggio: i pezzi sono immersi in una soluzione acquosa contenente sali di Cloruro di Zinco e Cloruro di Ammonio. In tale fase si forma una pellicola uniforme che evita l ossidazione al momento dell immersione del materiale nel bagno di zinco e migliora la reazione Zn Fe. 7. Preriscaldo: al termine dei pretrattamenti chimici i pezzi vengono asciugati e preriscaldati prima della fase di zincatura a caldo. 8. Zincatura: i pezzi da trattare vengono immersi in una vasca di zinco fuso racchiusa in una cabina asservita alla protezione degli operatori ed all aspirazione dei fumi. 9. Passivazione: qualora il cliente lo richieda i pezzi zincati possono subire un trattamento finale di passivazione, che conferisce ai materiali una maggiore resistenza all ossidazione atmosferica. Attualmente tale trattamento non viene effettuato. 10. Strippaggio: nella vasca di strippaggio, contenente una soluzione di acido cloridrico, avviene normalmente la pulizia dell attrezzatura da lavoro ed occasionalmente la dezincatura di materiali gia zincati non conformi. 11. Raffreddamento: terminata la fase di zincatura a caldo, i pezzi trattati vengono lasciati raffreddare in modo naturale in aria ambiente. Successivamente si procede al distacco dei manufatti dai bilancini. Impianti accessori presenti sono: impianti di abbattimento emissioni in atmosfera, impianto di depurazione delle acque di prima pioggia.

Quadro 1 della sezione B del presente Modulo (solo per le categorie di sostanze notificate)

Sostanza	Descrizione pericolosita'
E1 Pericoloso per l'ambiente acquatico, categoria di tossicità acuta 1 o di tossicità cronica 1 - ALTRO - Vasca n. 12 Flussaggio: n. 1 vasca da 79,80 mc (volume operativo) con densità bagno 1,29 kg/dm3 – Il bagno contiene 255,1 g/l ZnCl2 (pari al 19,78%)	PERICOLI PER L AMBIENTE - H400 - Molto tossico per gli organismi acquatici. H411 - Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
E1 Pericoloso per l'ambiente acquatico, categoria di tossicità acuta 1 o di tossicità cronica 1 - ALTRO - Vasca n. 13 Strippaggio: n. 1 vasca da 42,50 mc (volume operativo) con densità bagno 1,48 kg/dm3 – Il bagno contiene 541,7 g/l ZnCl2 (pari al 36,60%)	PERICOLI PER L AMBIENTE - H400 - Molto tossico per gli organismi acquatici. H410 - Molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
E1 Pericoloso per l'ambiente acquatico, categoria di tossicità acuta 1 o di tossicità cronica 1 - ALTRO - Zinco cloruro	PERICOLI PER L AMBIENTE - H400 - Molto tossico per gli organismi acquatici. H410 - Molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
E1 Pericoloso per l'ambiente acquatico, categoria di tossicità acuta 1 o di tossicità cronica 1 - ALTRO - CER 110109* - Fanghi e residui di filtrazione, contenenti sostanze pericolose: composizione varia con presenza di metalli (50,3 g/kg Zn riclassificato a ZnCl2 pari al 10,5%)	PERICOLI PER L AMBIENTE - H400 - Molto tossico per gli organismi acquatici. H411 - Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
E1 Pericoloso per l'ambiente acquatico, categoria di tossicità acuta 1 o di tossicità cronica 1 - ALTRO - CER 110198* - Rifiuti prodotti dal trattamento e rivestimento di metalli - Altri rifiuti contenenti sostanze pericolose – croste: composizione varia con presenza di metalli (202,4 g/kg Zn riclassificato a ZnCl2 pari al 42,2%)	PERICOLI PER L AMBIENTE - H400 - Molto tossico per gli organismi acquatici. H410 - Molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
E2 Pericoloso per l'ambiente acquatico, categoria di tossicità cronica 2 - ALTRO - CER 110198* - Altri rifiuti contenenti sostanze pericolose (residui pavimentazione esterna): composizione varia con presenza di metalli (189,1 g/kg Zn riclassificato a ZnO pari al 23,5%)	PERICOLI PER L AMBIENTE - H411 - Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
E1 Pericoloso per l'ambiente acquatico, categoria di tossicità acuta 1 o di tossicità cronica 1 - ALTRO - CER 110198* - Altri rifiuti contenenti sostanze pericolose (residui pavimentazione sotto vasca decapaggio e interno stabilimento): composizione varia con presenza di metalli (58,44 g/kg Zn riclassificato a ZnCl2 pari al 12,2%)	PERICOLI PER L AMBIENTE - H400 - Molto tossico per gli organismi acquatici. H411 - Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
E2 Pericoloso per l'ambiente acquatico, categoria di tossicità cronica 2 - ALTRO - CER 110502 - Ceneri di zinco: contengono ZnO pari al12,2%	PERICOLI PER L AMBIENTE - H411 - Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
E1 Pericoloso per l'ambiente acquatico, categoria di tossicità acuta 1 o di tossicità cronica 1 - ALTRO - CER 110503* - Rifiuti solidi derivanti dal trattamento dei fumi: composizione varia con presenza di metalli (96 g/kg Zn riclassificato a ZnCl2 pari al 20%)	PERICOLI PER L AMBIENTE - H400 - Molto tossico per gli organismi acquatici. H411 - Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.

Quadro 2 della sezione B del presente Modulo (solo per le sostanze notificate)

Sostanza	Descrizione pericolosita'

Stato di Assoggettabilità

Lo stabilimento non e' assoggettabile agli obblighi del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE. Si richiede la cancellazione dal registro delle aziende a rischio di incidente rilevante.
La Societa' ha presentato la Notifica di esclusione dal campo di assoggettabilita' del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE

Scenario	ALTRO - Nessun evento incidentale ipotizzato ha impatto all’esterno dello stabilimento
Effetti potenziali salute umana
Effetti potenzili ambiente
Comportamenti da seguire
Tipologia di allerta alla popolazione
Presidi di pronto intervento/soccorso