Notifiche pubblico

Quadro 1 - INDICAZIONI E RECAPITI DI AMMINISTRAZIONI, ENTI, ISTITUTI, UFFICI O ALTRI ENTI PUBBLICI, A LIVELLO NAZIONALE E LOCALE A CUI SI E' COMUNICATA L'ASSOGGETTABILITa' AL DECRETO DI RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA 2012/18/UE, O A CUI E' POSSIBILE RICHIEDERE INFORMAZIONI IN MERITO

Quadro 2 - AUTORIZZAZIONI E CERTIFICAZIONI NEL CAMPO AMBIENTALE E DELLA SICUREZZA IN POSSESSO DELLA SOCIETA'

Ambito	Riferimento	Ente di Riferimento	N. Certificato/Decreto	Data Emissione
Ambiente	AIA	MATTM	DVA-DEC-2010-0000896	2010-11-30
Ambiente	ISO 14001:2004	CERTIQUALITY	3651	2015-09-04
Sicurezza	OHSAS18001:2007	CERTIQUALITY	16638	2014-11-06

Quadro 3 - INFORMAZIONI SULLE ISPEZIONI

Lo stabilimento e' stato sottoposto ad ispezione disposta ai sensi dell'art. 27 comma: 6 da VVF / INAIL / ARPAT
Data Apertura dell'ultima ispezione in Loco:22/09/2015
Data Chiusura dell'ultima ispezione in Loco:15/10/2015
Ispezione in corso:Chiusa
Data Emissione dell'ultimo Documento di Politica PIR:17/09/2015
Informazioni piu' dettagliate sulle ispezioni e sui piani di ispezione sono reperibili presso il soggetto che ha disposto l'ispezione e possono essere ottenute,fatte salve le disposizioni di cui all'art. 23 del presente decreto, dietro formale richiesta ad esso.

L'attività dello Stabilimento INEOS Manufacturing Italia S.p.A. Consistono in:
1-Presso l'impianto TERMINALE DEPOSITO ETILENE di Vada:
a-Ricevimento dell'etilene allo stato criogenico, a mezzo nave;
b-Trasferimento dell'etilene criogenico dalla nave all'impianto, tramite pipeline;
c-Stoccaggio dell'etilene in un deposito criogenico;
d-Compressione, gassificazione e invio verso utilizzatori, tramite pipeline.
2-Presso l'impianto di produzione PE dello Stabilimento di Rosignano Solvay:
a-Produzione di polietilene ad alta densità in sospenzione di esano su 4 linee di produzione;
b-Produzione di catalizzatori di tipo Ziegle-Natta necessari per la polimerizzazione dell'etilene;
c-Stoccaggio e diluizione degli alluminio alchili necessari alla polimerizzazione;
d-Purificazione e/o stoccaggio delle materie prime in arrivo in impianto quali idrogeno, butene, etilene gassoso ed esano;
e-Recupero e purificazione delle materie prime di reazione non reagite quali etilene, esano e butene;
3-Presso l'impianto di produzione di poliolefine sperimentali FEX dello Stabilimento di Rosignano Solvay:
a-Produzione sperimentale di polietilene e polipropilene su 4 linee di produzione;
b-Attivazione di catalizzatori;
c-Purificazione e/o stoccaggio delle materie prime in arrivo in impianto quali idrogeno, butene, etilene gassoso, esano, esene, isobutano e propilene;
d-Recupero e purificazione delle materie prime di reazione non reagite quali isobutano, esano e propilene;

Quadro 1 della sezione B del presente Modulo (solo per le categorie di sostanze notificate)

Sostanza	Descrizione pericolosita'
P2 GAS INFIAMMABILI Gas infiammabili, categoria 1 o 2 - ETILENE	PERICOLI FISICI - Gas infiammabili. Gas sotto pressione. Tossicità specifica per organi bersaglio (esposizione singola).
P5b LIQUIDI INFIAMMABILI -Liquidi infiammabili di categoria 2 o 3 qualora particolari condizioni di utilizzazione, come la forte pressione o l'elevata temperatura, possano comportare il pericolo di incidenti rilevanti, oppure -Altri liquidi con punto di infiammabilità <= 60 °C qualora particolari condizioni di utilizzazione, come la forte pressione o l'elevata temperatura, possano comportare il pericolo di incidenti rilevanti (cfr. nota 12) - ALTRO - ESANO	PERICOLI FISICI - Liquidi infiammabili. Pericolo in caso di aspirazione. Corrosion/irritazione cutanea. Tossicità specifica per organi bersaglio (esposizione singola). Tossicità per la riproduzione. Tossicità specifica per organi bersaglio (esposizione ripetuta). Pericoloso per l'ambiente acquatico - Pericolo cronico.
E2 Pericoloso per l'ambiente acquatico, categoria di tossicità cronica 2 - ALTRO - ESANO	PERICOLI PER L AMBIENTE - Liquidi infiammabili. Pericolo in caso di aspirazione. Corrosion/irritazione cutanea. Tossicità specifica per organi bersaglio (esposizione singola). Tossicità per la riproduzione. Tossicità specifica per organi bersaglio (esposizione ripetuta). Pericoloso per l'ambiente acquatico - Pericolo cronico.
P5b LIQUIDI INFIAMMABILI -Liquidi infiammabili di categoria 2 o 3 qualora particolari condizioni di utilizzazione, come la forte pressione o l'elevata temperatura, possano comportare il pericolo di incidenti rilevanti, oppure -Altri liquidi con punto di infiammabilità <= 60 °C qualora particolari condizioni di utilizzazione, come la forte pressione o l'elevata temperatura, possano comportare il pericolo di incidenti rilevanti (cfr. nota 12) - ALTRO - EADC (miscela composta da: 1-dicloruro di etilalluminio 50%; 2-Nafta; n-esano	PERICOLI FISICI - Liquidi infiammabili. Liquidi piroforici. Sostanze e miscele che, a contatto con l’acqua, sviluppano gas infiammabili. Corrosione / irritazione cutanea. Tossicità specifica per organi bersaglio (esposizione singola). Tossicità per la riproduzione. Tossicità specifica per organi bersaglio (esposizione ripetuta). Pericolo in caso di aspirazione. Pericoloso per l'ambiente acquatico - Pericolo cronico.
E2 Pericoloso per l'ambiente acquatico, categoria di tossicità cronica 2 - ALTRO - EADC (miscela composta da: 1-dicloruro di etilalluminio 50%; 2-Nafta; n-esano	PERICOLI PER L AMBIENTE - Liquidi infiammabili. Liquidi piroforici. Sostanze e miscele che, a contatto con l’acqua, sviluppano gas infiammabili. Corrosione / irritazione cutanea. Tossicità specifica per organi bersaglio (esposizione singola). Tossicità per la riproduzione. Tossicità specifica per organi bersaglio (esposizione ripetuta). Pericolo in caso di aspirazione. Pericoloso per l'ambiente acquatico - Pericolo cronico.
O2 Sostanze e miscele che, a contatto con l'acqua, liberano gas infiammabili, categoria 1 - ALTRO - EADC (miscela composta da: 1-dicloruro di etilalluminio 50%; 2-Nafta; n-esano	ALTRI PERICOLI - Liquidi infiammabili. Liquidi piroforici. Sostanze e miscele che, a contatto con l’acqua, sviluppano gas infiammabili. Corrosione / irritazione cutanea. Tossicità specifica per organi bersaglio (esposizione singola). Tossicità per la riproduzione. Tossicità specifica per organi bersaglio (esposizione ripetuta). Pericolo in caso di aspirazione. Pericoloso per l'ambiente acquatico - Pericolo cronico.
P5b LIQUIDI INFIAMMABILI -Liquidi infiammabili di categoria 2 o 3 qualora particolari condizioni di utilizzazione, come la forte pressione o l'elevata temperatura, possano comportare il pericolo di incidenti rilevanti, oppure -Altri liquidi con punto di infiammabilità <= 60 °C qualora particolari condizioni di utilizzazione, come la forte pressione o l'elevata temperatura, possano comportare il pericolo di incidenti rilevanti (cfr. nota 12) - ALTRO - Esene	PERICOLI FISICI - Liquidi infiammabili. Pericolo in caso di aspirazione.
P7 LIQUIDI E SOLIDI PIROFORICI Liquidi piroforici, categoria 1 Solidi piroforici, categoria 1 - ALTRO - IBADIC (dicloruro di isobutilalluminio)	PERICOLI FISICI - Liquidi piroforici. Sostanze e miscele che, a contatto con l’acqua, sviluppano gas infiammabili. Corrosione / irritazione cutanea.
O2 Sostanze e miscele che, a contatto con l'acqua, liberano gas infiammabili, categoria 1 - ALTRO - IBADIC (dicloruro di isobutilalluminio)	ALTRI PERICOLI - Liquidi piroforici. Sostanze e miscele che, a contatto con l’acqua, sviluppano gas infiammabili. Corrosione / irritazione cutanea.
P7 LIQUIDI E SOLIDI PIROFORICI Liquidi piroforici, categoria 1 Solidi piroforici, categoria 1 - ALTRO - TEAL (trietilalluminio)	PERICOLI FISICI - Liquidi piroforici. Sostanze e miscele che, a contatto con l’acqua, sviluppano gas infiammabili. Corrosione / irritazione cutanea.
O2 Sostanze e miscele che, a contatto con l'acqua, liberano gas infiammabili, categoria 1 - ALTRO - TEAL (trietilalluminio)	ALTRI PERICOLI - Liquidi piroforici. Sostanze e miscele che, a contatto con l’acqua, sviluppano gas infiammabili. Corrosione / irritazione cutanea.
P7 LIQUIDI E SOLIDI PIROFORICI Liquidi piroforici, categoria 1 Solidi piroforici, categoria 1 - ALTRO - TIBAL (triisobutilalluminio)	PERICOLI FISICI - Liquidi piroforici. Sostanze e miscele che, a contatto con l’acqua, sviluppano gas infiammabili. Corrosione / irritazione cutanea.
O2 Sostanze e miscele che, a contatto con l'acqua, liberano gas infiammabili, categoria 1 - ALTRO - TIBAL (triisobutilalluminio)	ALTRI PERICOLI - Liquidi piroforici. Sostanze e miscele che, a contatto con l’acqua, sviluppano gas infiammabili. Corrosione / irritazione cutanea.
E1 Pericoloso per l'ambiente acquatico, categoria di tossicità acuta 1 o di tossicità cronica 1 - IPOCLORITO DI SODIO --soluzione con cloro attivo>10%----	PERICOLI PER L AMBIENTE - Corrosivo per i metalli. Corrosione / irritazione cutanea. Gravi lesioni oculari / irritazione oculare. Pericoloso per l'ambiente acquatico - Pericolo acuto. Pericoloso per l'ambiente acquatico - Pericolo cronico.

Quadro 2 della sezione B del presente Modulo (solo per le sostanze notificate)

Sostanza	Descrizione pericolosita'
15. Idrogeno - ALTRO -	SOSTANZE PERICOLOSE - Gas infiammabili, Gas sotto pressione
18. Gas liquefatti infiammabili, categoria 1 o 2 (compreso GPL), e gas naturale (cfr. nota 19) - n-BUTENE	SOSTANZE PERICOLOSE - Gas Infiammabili, Gas sotto pressione
18. Gas liquefatti infiammabili, categoria 1 o 2 (compreso GPL), e gas naturale (cfr. nota 19) - ISOBUTANO	SOSTANZE PERICOLOSE - Gas Infiammabili. Gas Sotto Pressione
18. Gas liquefatti infiammabili, categoria 1 o 2 (compreso GPL), e gas naturale (cfr. nota 19) - PROPILENE	SOSTANZE PERICOLOSE - Gas Infiammabili. Gas Sotto Pressione

Stato di Assoggettabilità

Lo stabilimento non e' assoggettabile agli obblighi del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE. Si richiede la cancellazione dal registro delle aziende a rischio di incidente rilevante.
La Societa' ha presentato la Notifica di esclusione dal campo di assoggettabilita' del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE

Scenario	INCENDIO - Jet Fire, Pool Fire, Flash Fire
Effetti potenziali salute umana	Irraggiamento
Effetti potenzili ambiente
Comportamenti da seguire	Gli scenari incidentali previsti per la “INEOS”, incendio ed esplosione, si sviluppano con modalità tali da ritenere che il “rifugio al chiuso” sia la soluzione adatta per mitigare le conseguenze incidentali in termini di danni alla popolazione, tenendo conto che la sua efficacia è subordinata al rispetto di alcune precauzioni da parte delle persone coinvolte, come meglio specificato di seguito. In caso di allarme • rifugiarsi al chiuso nel locale più idoneo possibile. Le caratteristiche che migliorano l’idoneità di un locale sono: - presenza di poche aperture; - ubicazione dal lato dell’edificio opposto allo stabilimento; - disponibilità di acqua; - presenza di un mezzo di ricezione delle informazioni. • Evitare l’uso di ascensori; • Chiudere tutte le finestre e porte esterne; • Sintonizzarsi su radio o tv sulle stazioni emittenti indicate dalle Autorità e prestare attenzione ai messaggi inviati con gli altoparlanti; • Non usare il telefono. Lasciare libere le linee per le comunicazioni di emergenza; • Bloccare i sistemi di ventilazione o condizionamento; • Non andare a prendere i bambini a scuola. Sono protetti, a loro pensano gli insegnanti; • In caso di esplosione tenersi a distanza dalle porte e dai vetri delle finestre; • Non fumare, spengere le fiamme libere Al cessato allarme • Aprire tutte le finestre e le porte per aerare i locali interni; • Portarsi all’aperto assistendo in tale operazione eventuali persone inabilitate; • Porre particolare attenzione nel rientrare nei locali interrati o seminterrati ed aerarli.
Tipologia di allerta alla popolazione	Informazione preventiva • Conoscenza del rischio • Comportamenti di autoprotezione Informazione in emergenza • Segnale di pronto allarme • Comunicazioni telefoniche dirette • Diffusione dati sull’evolversi dell’incidente Informazione postemergenza • Segnale di cessato allarme • Diffusione dati durante il ritorno della normalità
Presidi di pronto intervento/soccorso	Per l’esterno dello stabilimento è previsto un Piano di Protezione Civile Provinciale, redatto dalla Prefettura di Livorno, che disciplina l’intervento delle forze dell’ordine e l’utilizzo delle strutture sanitarie pubbliche sotto il coordinamento della Prefettura.

Scenario	ESPLOSIONE -
Effetti potenziali salute umana	Onde d'urto
Effetti potenzili ambiente
Comportamenti da seguire	Gli scenari incidentali previsti per la “INEOS”, incendio ed esplosione, si sviluppano con modalità tali da ritenere che il “rifugio al chiuso” sia la soluzione adatta per mitigare le conseguenze incidentali in termini di danni alla popolazione, tenendo conto che la sua efficacia è subordinata al rispetto di alcune precauzioni da parte delle persone coinvolte, come meglio specificato di seguito. In caso di allarme • rifugiarsi al chiuso nel locale più idoneo possibile. Le caratteristiche che migliorano l’idoneità di un locale sono: - presenza di poche aperture; - ubicazione dal lato dell’edificio opposto allo stabilimento; - disponibilità di acqua; - presenza di un mezzo di ricezione delle informazioni. • Evitare l’uso di ascensori; • Chiudere tutte le finestre e porte esterne; • Sintonizzarsi su radio o tv sulle stazioni emittenti indicate dalle Autorità e prestare attenzione ai messaggi inviati con gli altoparlanti; • Non usare il telefono. Lasciare libere le linee per le comunicazioni di emergenza; • Bloccare i sistemi di ventilazione o condizionamento; • Non andare a prendere i bambini a scuola. Sono protetti, a loro pensano gli insegnanti; • In caso di esplosione tenersi a distanza dalle porte e dai vetri delle finestre; • Non fumare, spengere le fiamme libere Al cessato allarme • Aprire tutte le finestre e le porte per aerare i locali interni; • Portarsi all’aperto assistendo in tale operazione eventuali persone inabilitate; • Porre particolare attenzione nel rientrare nei locali interrati o seminterrati ed aerarli.
Tipologia di allerta alla popolazione	Informazione preventiva • Conoscenza del rischio • Comportamenti di autoprotezione Informazione in emergenza • Segnale di pronto allarme • Comunicazioni telefoniche dirette • Diffusione dati sull’evolversi dell’incidente Informazione postemergenza • Segnale di cessato allarme • Diffusione dati durante il ritorno della normalità
Presidi di pronto intervento/soccorso	Per l’esterno dello stabilimento è previsto un Piano di Protezione Civile Provinciale, redatto dalla Prefettura di Livorno, che disciplina l’intervento delle forze dell’ordine e l’utilizzo delle strutture sanitarie pubbliche sotto il coordinamento della Prefettura.