Stabilimento ELGAS SRL nel comune di Capannori (Lucca) -
RAGIONE SOCIALE E UBICAZIONE DELLO STABILIMENTO
| Nome della società | ELGAS SRL |
| Denominazione dello stabilimento | Impianto di stoccaggio, travaso ed imbottigliamento GPL |
| Regione | TOSCANA |
| Provincia | Lucca |
| Comune | Capannori - Lunata |
| Indirizzo | Via Antonio Rossi 14/A |
| CAP | 50010 |
| Telefono | 0583936102 |
| Fax | 0583936102 |
| Indirizzo PEC | elgas.lucca@pec.it |
SEDE LEGALE
| Regione | TOSCANA |
| Provincia | Lucca |
| Comune | Capannori |
| Indirizzo | Via Antonio Rossi 14/A |
| CAP | 50010 |
| Telefono | 0583936102 |
| Fax | 0583936102 |
| Indirizzo PEC | elgas.lucca@pec.it |
| Gestore | PIETRO GIOMI |
| Portavoce |
Quadro 1 - INDICAZIONI E RECAPITI DI AMMINISTRAZIONI, ENTI, ISTITUTI, UFFICI O ALTRI ENTI PUBBLICI, A LIVELLO NAZIONALE E LOCALE A CUI SI E' COMUNICATA L'ASSOGGETTABILITa' AL DECRETO DI RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA 2012/18/UE, O A CUI E' POSSIBILE RICHIEDERE INFORMAZIONI IN MERITO
| Ente Nazionale | Ufficio competente | Indirizzo completo | e-mail/Pec | |
|---|---|---|---|---|
| ISPRA | Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale | Rischio Industriale | Via Vitaliano Brancati 48 00144 - Roma (RM) | protocollo.ispra@ispra.legalmail.it gestionenotificheseveso@isprambiente.it |
| ARPA | Agenzia Regionale per la protezione ambientale della Toscana | ARPAT AOO UNICA | Via Ponte alle Mosse 211 50144 - Firenze (FI) | arpat.protocollo@postacert.toscana.it |
| COMUNE | Comune di Capannori | Comune di Capannori | Piazza Aldo Moro, 1 55012 - Capannori (LU) | pg.comune.capannori.lu.it@cert.legalmail.it |
| PREFETTURA | Ministero dell'Interno | Prefettura - UTG - LUCCA | Piazza Napoleone, 32 55100 - Lucca (LU) | protocollo.preflu@pec.interno.it |
| REGIONE/AUTORITA REGIONALE COMPETENTE | Regione Toscana | AOO Consiglio Regionale della Toscana | Via Cavour, 2 50129 - Firenze (FI) | regionetoscana@postacert.toscana.it |
| VIGILI DEL FUOCO | Ministero dell'Interno | Dipartimento dei Vigili del Fuoco - COMANDO PROVINCIALE LUCCA | Via N. Barbantini, 896 55100 - Lucca (LU) | com.lucca@cert.vigilfuoco.it com.prev@cert.vigilfuoco.it |
| VIGILI DEL FUOCO | Ministero dell'Interno | Dipartimento dei Vigili del Fuoco - DIREZIONE REGIONALE TOSCANA | Via Marsilio Ficino, 13 50132 - Firenze (FI) | dir.toscana@cert.vigilfuoco.it |
Quadro 2 - AUTORIZZAZIONI E CERTIFICAZIONI NEL CAMPO AMBIENTALE E DELLA SICUREZZA IN POSSESSO DELLA SOCIETA'
| Ambito | Riferimento | Ente di Riferimento | N. Certificato/Decreto | Data Emissione |
|---|---|---|---|---|
| Sicurezza | RINNOVO PERIODICO DI CONFORMITA' ANTINCENDIO | Comando provinciale VVF di Lucca | 45754 | 2019-12-16 |
Quadro 3 - INFORMAZIONI SULLE ISPEZIONI
Lo stabilimento e' stato sottoposto ad ispezione disposta ai sensi dell'art. 27 comma: 6 da Regione ToscanaData Apertura dell'ultima ispezione in Loco:05/10/2022
Data Chiusura dell'ultima ispezione in Loco:05/10/2022
Ispezione in corso:Chiusa
Data Emissione dell'ultimo Documento di Politica PIR:21/06/2021
Informazioni piu' dettagliate sulle ispezioni e sui piani di ispezione sono reperibili presso il soggetto che ha disposto l'ispezione e possono essere ottenute,fatte salve le disposizioni di cui all'art. 23 del presente decreto, dietro formale richiesta ad esso.
Prossimita' (entro 2 km) da confini di altro stato
(per impianti off-shore distanza dal limite della acque territoriali nazionali)| Stato | Distanza in metri |
|---|---|
| Non Presente | 0 |
Lo stabilimento ricade sul territorio di piu' unita' amministrative di regione/provincia/comune)
| Regione/Provincia/Comune | Denominazione |
|---|---|
| NON DEFINITO/NON DEFINITO/Non definito |
Categorie di destinazione d'uso dei terreni confinanti con lo stabilimento:
| Tipologia |
|---|
| Agricolo |
Elementi territoriali/ambientali vulnerabili entro un raggio di 2 km
(sulla base delle informazioni disponibili)Localita' Abitate
| Tipo | Denominazione | Distanza in metri | Direzione |
|---|---|---|---|
| Centro Abitato | Capannori | 1500 | SO |
| Case Sparse | Frazione Corte Stanghellini | 1010 | SE |
| Case Sparse | Frazione di Fratina (Porcari) | 1450 | NE |
| Centro Abitato | Frazione Di Lunata (Capannori) | 2000 | NO |
Attivita' Industriali/Produttive
| Tipo | Denominazione | Distanza in metri | Direzione |
|---|---|---|---|
| Non soggetta al decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE | WEPA Lucca srl | 620 | NE |
| Non soggetta al decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE | Valfreddana Recuperi | 650 | NE |
| Non soggetta al decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE | Autofficina Ghiselli | 410 | N |
| Non soggetta al decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE | Mazzoni tubi | 430 | N |
| Non soggetta al decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE | Specialcavi Baldassari | 740 | S |
Luoghi/Edifici con elevata densita' di affollamento
| Tipo | Denominazione | Distanza in metri | Direzione |
|---|---|---|---|
| Scuole/Asili | Scuola E. Majorana | 1550 | NO |
| Scuole/Asili | Istituto comprensivo Camagliano | 1250 | O |
| Scuole/Asili | Istituo Comprensivo C. Piaggia | 1550 | SO |
| Aree Ricreative/Parchi giochi/Impianti Sportivi | Piscina comunale | 820 | E |
| Aree Ricreative/Parchi giochi/Impianti Sportivi | Campo sportivo | 820 | E |
| Centro Commerciale | Esselunga | 1490 | SE |
| Ufficio Pubblico | Municipio di Capannori | 1600 | E |
| Chiesa | Chiesa S. Quirico e Giulitta mm | 1430 | SE |
| Altro - Ritrovo di preghiera | Centro Islamico di Capannori | 1000 | S |
Trasporti
| Tipo | Denominazione | Distanza in metri | Direzione |
|---|---|---|---|
| Strada Statale | SS435 | 1130 | N |
| Strada Provinciale | SP6 | 245 | E |
| Strada Provinciale | SP3 | 1950 | E |
Rete Ferroviaria
| Tipo | Denominazione | Distanza in metri | Direzione |
|---|---|---|---|
| Rete Tradizionale | Firenze - Viareggio | 1660 | S |
Elementi ambientali vulnerabili
| Tipo | Denominazione | Distanza in metri | Direzione |
|---|---|---|---|
| Fiumi, Torrenti, Rogge | Rio del Frizzone | 490 | SO |
| Fiumi, Torrenti, Rogge | Fossa Nuova | 250 | NE |
| Fiumi, Torrenti, Rogge | Rio Castruccio | 880 | E |
| Fiumi, Torrenti, Rogge | Canale La Viaccia | 1095 | N |
All interno dell area d impianto, delimitata da un muro di cinta per la massima parte continuo di altezza variabile , sono presenti alcuni manufatti di cui, di seguito, si riporta una sintetica descrizione: PARCO SERBATOI DI STOCCAGGIO; e costituito da n 2 serbatoi metallici da 150 mc, ricoperti di terreno, sui quali sono installati i dispositivi previsti nel D.M. 13 10 1994. Su ogni serbatoio in esercizio e infatti presente la dotazione strumentale finalizzata alla misura dei principali parametri fisici del prodotto termometro, manometro e misuratore di livello , oltre alle apparecchiature necessarie alla segnalazione di eventuali anomalie che si dovessero verificare nel superamento dei valori di soglia previsti per tali parametri fisici es. max lev, max press . Tutti i parametri sono rilevabili direttamente sui serbatoi e su quadro in sala controllo. SALA IMBOTTIGLIAMENTO; il locale e aperto su 3 lati per favorire la ventilazione ed e realizzato con base e pilastri in cemento armato, e solaio di copertura. Il locale ospita n.5 bilance semi automatiche e n. 1 rampa a tre postazioni per lo svuotamento delle bombole. Tutte le apparecchiature sono realizzate con gli standard tecnologici previsti al D.M. 13 10 1994; PUNTO DI TRAVASO ATB; il punto di travaso e allestito con le apparecchiature necessarie al collegamento in sicurezza delle autocisterne ed e attrezzato con una PESA A PONTE e con tutti i dispositivi previsti nel D.M. 13 10 1994 ed utilizzato per il carico e lo scarico delle ATB. SALA POMPE E COMPRESSORI; costituita da n 1 compressore del tipo a spostamento volumetrico utilizzati per le operazioni di carico scarico delle ATB, n 2 pompe di tipo centrifugo autoadescanti ad asse orizzontale utilizzate per le operazioni di riempimento delle bombole. Le operazioni di travaso sono sempre fatte in equilibrio di pressione tra serbatoio ed ATB; DEPOSITO BOMBOLE PIENE E VUOTE NON BONIFICATE con capacita massima di 3000 Kg di GPL in sala imbottigliamento. CENTRALE ANTINCENDIO; e composta da un gruppo UNI 9490 collegato ad una riserva di accumulo realizzata con serbatoio prefabbricato fuori terra da 500 mc. ALTRI LOCALI DEPOSITI SERVIZI . Sono presenti alcuni locali la cui destinazione d uso e identificata sugli elaborati servizi igienici, depositi materiali incombustibili, etc. GRUPPO ELETROGENO. All esterno dello stabilimento e presente un gruppo elettrogeno, dotato di sistema per l avviamento automatico in caso di mancanza di energia di rete. Tale apparecchiatura e sufficiente a garantire il funzionamento di tutte le utenze previste per la gestione dell emergenza.
Quadro 1 della sezione B del presente Modulo (solo per le categorie di sostanze notificate)
| Sostanza | Descrizione pericolosita' |
|---|
Quadro 2 della sezione B del presente Modulo (solo per le sostanze notificate)
| Sostanza | Descrizione pericolosita' |
|---|---|
| 18. Gas liquefatti infiammabili, categoria 1 o 2 (compreso GPL), e gas naturale (cfr. nota 19) - ALTRO - GAS DI PETROLIO LIQUEFATTO | SOSTANZE PERICOLOSE - H220: Gas altamente infiammabile. H280: Contiene gas sotto pressione; può esplodere se riscaldato. |
Stato di Assoggettabilità
Lo stabilimento non e' assoggettabile agli obblighi del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE. Si richiede la cancellazione dal registro delle aziende a rischio di incidente rilevante.La Societa' ha presentato la Notifica di esclusione dal campo di assoggettabilita' del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE
| Scenario | INCENDIO - POOL-FIRE (radiazione termica stazionaria): Quando un rilascio in fase liquida provoca un accumulo di GPL liquido sul suolo che trova l’innesco si ha il pool-fire, cioè l'incendio di una pozza di GPL. |
| Effetti potenziali salute umana | Gli effetti dannosi associati allo scenario sono sostanzialmente alla combustione e risultano pericolosi sia per le persone che per le cose: Tali effetti sono (in sintesi): -Calore, energia termica scambiata. Il calore sviluppato da un incendio può generare sul corpo umano delle ustioni di varia gravità (primo grado – secondo grado – terzo grado), soprattutto modo in caso di radiazione termica persistente. In caso di incendio sono estremamente pericolose anche le inspirazioni d’aria surriscaldata, perché può aversi l’irreversibile disfacimento dei polmoni. -Gas di combustione. Sono gas prodotti dall’incendio che restano tali anche a temperatura ambiente (es. monossido di carbonio, anidride carbonica, idrogeno solforato, vapore d’acqua, ..etc). I gas di combustione, ad eccezione del vapore d’acqua, sono tutti oltremodo pericolosi per le persone, infatti la mortalità dovuta allo sviluppo d’incendi è causata nella stragrande maggioranza dei casi dall’inalazione di questi gas. -Fumi. Particelle solide di combustibile che non hanno partecipato all’incendio, assieme alle ceneri, danno luogo ai fumi di colore scuro, che sono, volendo un attimo prescindere dai problemi di respirazione, ovviamente, di grave impedimento per la visibilità, con tutto ciò che di negativo ne consegue. I fumi di colore bianco sono, invece, dovuti alle particelle liquide, costituite essenzialmente da vapore d’acqua. |
| Effetti potenzili ambiente | Il GPL è scevro da frasi rischio che identifichino particolari pericoli per l’ambiente. Inoltre, dalle ipotesi fatte sui quantitativi di GPL rilasciato in caso di incidente, e che quindi parteciperebbe all’incendio, si ritengono irrilevanti gli effetti di inquinamento ambientale dovuti ai prodotti della combustione. |
| Comportamenti da seguire | E’ necessario quindi proteggersi dall’irraggiamento interponendo tra il corpo umano e la fiamma barriere incombustibili (es. riparo dietro parete, rimanere al chiuso in locali, ..etc.) o irrorando il corpo con acqua. In quest'ultimo caso il calore incidente sul corpo umano è quello dovuto all'irraggiamento prodotto dall'incendio detratto la quantità di calore assorbito dall'acqua. Se investiti dai particolati solidi e/o dagli aerosol presenti nei fumi, vale la pena di ricordare che, quando si deve attraversare in emergenza un ambiente pieno di fumo, e non sono disponibili dispositivi di protezione individuali per le vie respiratorie, è quanto mai necessario camminare chinati e respirare tramite un fazzoletto bagnato. Rimare al riparo in ambienti chiusi, evitando di aprire gli infissi, tenendosi comunque lontani dalle finestre. Fermate gli impianti di ventilazione, condizionamento e riscaldamento. Portarsi, se possibile, in un locale interno all’abitazione collocato in posizione simmetricamente opposta all’impianto. Rimanete in ascolto alle radio e/o televisioni locali, prestate attenzione ad eventuali messaggi con altoparlante, seguite le istruzioni fornite. Evitare la circolazione all’esterno (es. per cercare parenti e/o amici); Se investiti dai particolati solidi e/o dagli aerosol presenti nei fumi, vale la pena di ricordare che, quando si deve attraversare in emergenza un ambiente pieno di fumo, e non sono disponibili dispositivi di protezione individuali per le vie respiratorie, è quanto mai necessario camminare chinati e respirare tramite un fazzoletto bagnato. Non usate il telefono: lasciate libere le linee per le comunicazioni di emergenza; Per gli operatori che devono avvicinarsi alla fiamma è necessario indossare DPI adeguati a proteggere tutte le parti del corpo. Al segnale di cessato allarme potrete riaprire porte e finestre |
| Tipologia di allerta alla popolazione | L’impianto é dotato di sirena, udibile in campo e nell’intorno dello stabilimento, il cui suono costituisce un elemento fondamentale per il coordinamento dell’intervento in emergenza. Esso è così codificato: - 1 SUONO PROLUNGATO DI SIRENA (continuo di 60sec) corrisponde al segnale di EVACUAZIONE per tutte le persone interne all’area d’impianto, compreso i componenti della squadra). Evento di massime proporzioni la cui evoluzione è tale che non è più gestibile dalla SQE interne; - 2 SUONI INTERMITTENTI DI SIRENA (2 suoni continui di 30sec intervallati con una pausa di 5sec) corrisponde ad un segnale di CESSATO ALLARME; - 3 SUONI INTERMITTENTI DI SIRENA (3 suoni continui di 15sec intervallati con 2 pause di 10sec) corrisponde all’attivazione dell’EMERGENZA; |
| Presidi di pronto intervento/soccorso | Ospedale San Luca - Via Guglielmo Lippi Francesconi, 556 - Lucca (LU) |
| Scenario | INCENDIO - JET-FIRE (radiazione termica stazionaria) Fenomeno relativo all'incendio di un rilascio di GPL sotto pressione, in fase liquida o gassosa, che da luogo a un dardo di fuoco. La lunghezza è strettamente dipendente dalla pressione e dall'entità del rilascio. |
| Effetti potenziali salute umana | Gli effetti dannosi associati allo scenario sono sostanzialmente alla combustione e risultano pericolosi sia per le persone che per le cose: Tali effetti sono (in sintesi): - Calore, energia termica scambiata. Il calore sviluppato da un incendio può generare sul corpo umano delle ustioni di varia gravità (primo grado – secondo grado – terzo grado), soprattutto modo in caso di radiazione termica persistente. In caso di incendio sono estremamente pericolose anche le inspirazioni d’aria surriscaldata, perché può aversi l’irreversibile disfacimento dei polmoni. - Gas di combustione. Sono gas prodotti dall’incendio che restano tali anche a temperatura ambiente (es. monossido di carbonio, anidride carbonica, idrogeno solforato, vapore d’acqua, ..etc). I gas di combustione, ad eccezione del vapore d’acqua, sono tutti oltremodo pericolosi per le persone, infatti la mortalità dovuta allo sviluppo d’incendi è causata nella stragrande maggioranza dei casi dall’inalazione di questi gas. - Fumi. Particelle solide di combustibile che non hanno partecipato all’incendio, assieme alle ceneri, danno luogo ai fumi di colore scuro, che sono, volendo un attimo prescindere dai problemi di respirazione, ovviamente, di grave impedimento per la visibilità, con tutto ciò che di negativo ne consegue. I fumi di colore bianco sono, invece, dovuti alle particelle liquide, costituite essenzialmente da vapore d’acqua. |
| Effetti potenzili ambiente | Il GPL è scevro da frasi rischio che identifichino particolari pericoli per l’ambiente. Inoltre, dalle ipotesi fatte sui quantitativi di GPL rilasciato in caso di incidente, e che quindi parteciperebbe all’incendio, si ritengono irrilevanti gli effetti di inquinamento ambientale dovuti ai prodotti della combustione. |
| Comportamenti da seguire | E’ necessario quindi proteggersi dall’irraggiamento interponendo tra il corpo umano e la fiamma barriere incombustibili (es. riparo dietro parete, rimanere al chiuso in locali, ..etc.) o irrorando il corpo con acqua. In quest'ultimo caso il calore incidente sul corpo umano è quello dovuto all'irraggiamento prodotto dall'incendio detratto la quantità di calore assorbito dall'acqua. Se investiti dai particolati solidi e/o dagli aerosol presenti nei fumi, vale la pena di ricordare che, quando si deve attraversare in emergenza un ambiente pieno di fumo, e non sono disponibili dispositivi di protezione individuali per le vie respiratorie, è quanto mai necessario camminare chinati e respirare tramite un fazzoletto bagnato. Rimare al riparo in ambienti chiusi, evitando di aprire gli infissi, tenendosi comunque lontani dalle finestre. Fermate gli impianti di ventilazione, condizionamento e riscaldamento. Portarsi, se possibile, in un locale interno all’abitazione collocato in posizione simmetricamente opposta all’impianto. Rimanete in ascolto alle radio e/o televisioni locali, prestate attenzione ad eventuali messaggi con altoparlante, seguite le istruzioni fornite. Evitare la circolazione all’esterno (es. per cercare parenti e/o amici); Se investiti dai particolati solidi e/o dagli aerosol presenti nei fumi, vale la pena di ricordare che, quando si deve attraversare in emergenza un ambiente pieno di fumo, e non sono disponibili dispositivi di protezione individuali per le vie respiratorie, è quanto mai necessario camminare chinati e respirare tramite un fazzoletto bagnato. Non usate il telefono: lasciate libere le linee per le comunicazioni di emergenza; Per gli operatori che devono avvicinarsi alla fiamma è necessario indossare DPI adeguati a proteggere tutte le parti del corpo. Al segnale di cessato allarme potrete riaprire porte e finestre |
| Tipologia di allerta alla popolazione | L’impianto é dotato di sirena, udibile in campo e nell’intorno dello stabilimento, il cui suono costituisce un elemento fondamentale per il coordinamento dell’intervento in emergenza. Esso è così codificato: - 1 SUONO PROLUNGATO DI SIRENA (continuo di 60sec) corrisponde al segnale di EVACUAZIONE per tutte le persone interne all’area d’impianto, compreso i componenti della squadra). Evento di massime proporzioni la cui evoluzione è tale che non è più gestibile dalla SQE interne; - 2 SUONI INTERMITTENTI DI SIRENA (2 suoni continui di 30sec intervallati con una pausa di 5sec) corrisponde ad un segnale di CESSATO ALLARME; - 3 SUONI INTERMITTENTI DI SIRENA (3 suoni continui di 15sec intervallati con 2 pause di 10sec) corrisponde all’attivazione dell’EMERGENZA; |
| Presidi di pronto intervento/soccorso | Ospedale San Luca - Via Guglielmo Lippi Francesconi, 556 - Lucca (LU) |
| Scenario | INCENDIO - FLASH-FIRE (radiazione termica istantanea) E’ un scenario che si verifica nel caso di rilascio che, non trovando innesco immediato, forma una nube di GAS inizialmente sovra-satura, che ampliandosi carbura più o meno velocemente in dipendenza delle condizioni atmosferiche. Se la nube di GAS è in concentrazione tra i limiti di infiammabilità, in quantità non sufficienti a determinare un UVCE, possono verificarsi condizioni di incendio estremamente veloce. In tal caso si ha l’incendio della nube senza produrre effetti di sovrapressione. L’effetto del FLASH FIRE è esclusivamente termico e letale per tutti coloro che dovessero trovarsi all’interno della nube |
| Effetti potenziali salute umana | Gli effetti dannosi associati allo scenario, ancorché da considerarsi un contribuente minore al rischio sulle persone perché nettamente direzionale, sono sostanzialmente alla combustione e risultano pericolosi sia per le persone che per le cose: Tali effetti sono (in sintesi): - Calore, energia termica scambiata. Il calore sviluppato da un incendio può generare sul corpo umano delle ustioni di varia gravità (primo grado – secondo grado – terzo grado), soprattutto modo in caso di radiazione termica persistente. In caso di incendio sono estremamente pericolose anche le inspirazioni d’aria surriscaldata, perché può aversi l’irreversibile disfacimento dei polmoni. - Gas di combustione. Sono gas prodotti dall’incendio che restano tali anche a temperatura ambiente (es. monossido di carbonio, anidride carbonica, idrogeno solforato, vapore d’acqua, ..etc). I gas di combustione, ad eccezione del vapore d’acqua, sono tutti oltremodo pericolosi per le persone, infatti la mortalità dovuta allo sviluppo d’incendi è causata nella stragrande maggioranza dei casi dall’inalazione di questi gas. - Fumi. Particelle solide di combustibile che non hanno partecipato all’incendio, assieme alle ceneri, danno luogo ai fumi di colore scuro, che sono, volendo un attimo prescindere dai problemi di respirazione, ovviamente, di grave impedimento per la visibilità, con tutto ciò che di negativo ne consegue. I fumi di colore bianco sono, invece, dovuti alle particelle liquide, costituite essenzialmente da vapore d’acqua. |
| Effetti potenzili ambiente | Il GPL è scevro da frasi rischio che identifichino particolari pericoli per l’ambiente. Inoltre, dalle ipotesi fatte sui quantitativi di GPL rilasciato in caso di incidente, e che quindi parteciperebbe all’incendio, si ritengono irrilevanti gli effetti di inquinamento ambientale dovuti ai prodotti della combustione. |
| Comportamenti da seguire | E’ necessario quindi proteggersi dall’irraggiamento interponendo tra il corpo umano e la fiamma barriere incombustibili (es. riparo dietro parete, rimanere al chiuso in locali, ..etc.) o irrorando il corpo con acqua. In quest'ultimo caso il calore incidente sul corpo umano è quello dovuto all'irraggiamento prodotto dall'incendio detratto la quantità di calore assorbito dall'acqua. Se investiti dai particolati solidi e/o dagli aerosol presenti nei fumi, vale la pena di ricordare che, quando si deve attraversare in emergenza un ambiente pieno di fumo, e non sono disponibili dispositivi di protezione individuali per le vie respiratorie, è quanto mai necessario camminare chinati e respirare tramite un fazzoletto bagnato. Rimare al riparo in ambienti chiusi, evitando di aprire gli infissi, tenendosi comunque lontani dalle finestre. Fermate gli impianti di ventilazione, condizionamento e riscaldamento. Portarsi, se possibile, in un locale interno all’abitazione collocato in posizione simmetricamente opposta all’impianto. Rimanete in ascolto alle radio e/o televisioni locali, prestate attenzione ad eventuali messaggi con altoparlante, seguite le istruzioni fornite. Evitare la circolazione all’esterno (es. per cercare parenti e/o amici); Se investiti dai particolati solidi e/o dagli aerosol presenti nei fumi, vale la pena di ricordare che, quando si deve attraversare in emergenza un ambiente pieno di fumo, e non sono disponibili dispositivi di protezione individuali per le vie respiratorie, è quanto mai necessario camminare chinati e respirare tramite un fazzoletto bagnato. Non usate il telefono: lasciate libere le linee per le comunicazioni di emergenza; Per gli operatori che devono avvicinarsi alla fiamma è necessario indossare DPI adeguati a proteggere tutte le parti del corpo. Al segnale di cessato allarme potrete riaprire porte e finestre |
| Tipologia di allerta alla popolazione | L’impianto é dotato di sirena, udibile in campo e nell’intorno dello stabilimento, il cui suono costituisce un elemento fondamentale per il coordinamento dell’intervento in emergenza. Esso è così codificato: - 1 SUONO PROLUNGATO DI SIRENA (continuo di 60sec) corrisponde al segnale di EVACUAZIONE per tutte le persone interne all’area d’impianto, compreso i componenti della squadra). Evento di massime proporzioni la cui evoluzione è tale che non è più gestibile dalla SQE interne; - 2 SUONI INTERMITTENTI DI SIRENA (2 suoni continui di 30sec intervallati con una pausa di 5sec) corrisponde ad un segnale di CESSATO ALLARME; - 3 SUONI INTERMITTENTI DI SIRENA (3 suoni continui di 15sec intervallati con 2 pause di 10sec) corrisponde all’attivazione dell’EMERGENZA; |
| Presidi di pronto intervento/soccorso | Ospedale San Luca - Via Guglielmo Lippi Francesconi, 556 - Lucca (LU) |