Notifiche pubblico

Quadro 1 - INDICAZIONI E RECAPITI DI AMMINISTRAZIONI, ENTI, ISTITUTI, UFFICI O ALTRI ENTI PUBBLICI, A LIVELLO NAZIONALE E LOCALE A CUI SI E' COMUNICATA L'ASSOGGETTABILITa' AL DECRETO DI RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA 2012/18/UE, O A CUI E' POSSIBILE RICHIEDERE INFORMAZIONI IN MERITO

Quadro 2 - AUTORIZZAZIONI E CERTIFICAZIONI NEL CAMPO AMBIENTALE E DELLA SICUREZZA IN POSSESSO DELLA SOCIETA'

Ambito	Riferimento	Ente di Riferimento	N. Certificato/Decreto	Data Emissione
Sicurezza	OHSAS 18001:2007	Certiquality	20328	2015-06-25
Ambiente	UNI EN ISO 14001:2004	Certiquality	20327	2014-04-01
Ambiente	AIA ex art. 29 sexies D. Lgs. 152/2006 s.m.i.	Provincia di Firenze	At.Dir.FI del 28/3/13. SUAP AU del 8/4/13	2013-03-28
Ambiente	AIA ex art. 29 sexies D. Lgs. 152/2006 s.m.i.	Provincia di Firenze	At.Dir.FI del 26/8/14. SUAP AU del 4/9/14	2014-08-26

Quadro 3 - INFORMAZIONI SULLE ISPEZIONI

Lo stabilimento non e' stato ancora sottoposto ad ispezione ai sensi dell'art. 27 del presente decreto
Data Emissione dell'ultimo Documento di Politica PIR:15/03/2016
Informazioni piu' dettagliate sulle ispezioni e sui piani di ispezione sono reperibili presso il soggetto che ha disposto l'ispezione e possono essere ottenute,fatte salve le disposizioni di cui all'art. 23 del presente decreto, dietro formale richiesta ad esso.

Nello stabilimento ICAP-SIRA Chemicals and Polymers S.p.A. di Barberino di Mugello vengono eseguite le seguenti attività produttive:
• Polimerizzazione di resine in dispersione e soluzione acquosa.
• Polimerizzazione di resine in soluzione di solvente organico.
• Miscelazione delle resine suddette con additivi vari.
Nell’ambito delle attività sopra elencate sono presenti anche gli impianti di produzione utilities:
• aria compressa;
• acqua demineralizzata e osmotizzata;
• acqua calda;
• acqua di raffreddamento;
• energia elettrica (cogenerazione a metano);
• vapore;
• olio diatermico;
• impianto di depurazione acqua;
• impianto di depurazione aria (sfiati impianti e ventilazione reparti) (combustore rigenerativo, carboni attivi e scrubber).
Inoltre all’interno dello stabilimento sono presenti due magazzini per lo stoccaggio di MP e PF imballati, uno per le sostanze non infiammabili ed uno per quelle infiammabili.
Le MP infiammabili di consumo più elevato sono ricevute sfuse in autocisterna e stoccate
prevalentemente in idonei serbatoi.
I prodotti fabbricati in stabilimento rappresentano materie prime per i settori :
• Tessile
• Adesivi
• Coating
L’attività di polimerizzazione viene condotta in idonei impianti le cui unità sono schematicamente costituite da:
• un serbatoio termostatato con fluido caldo e freddo ed agitato denominato “reattore”;
• un serbatoio di pre-miscelazione materie prime denominato “miscelatore”;
• altri piccoli serbatoi ausiliari per l’adduzione di catalizzatori di reazione ed altri additivi denominati rispettivamente “CO, CR, CX”;
• impianti di dosaggio automatico a circuito chiuso per le materie prime usate in maggiore quantità;
• piattaforme di pesatura elettronica e contalitri per le altre materie prime;
• serbatoi per il raffreddamento, la messa a punto e omogeneizzazione dei prodotti finiti denominati “finitori”;
• sistemi di filtrazione per il prodotto finito;
• serbatoi di stoccaggio dei prodotti finiti;
• impianti di convogliamento ed abbattimento sfiati di natura gassosa;
• impianti di trattamento e depurazione scarichi liquidi.
La maggior parte delle lavorazioni sono condotte e controllate automaticamente da un computer di processo. Ricco è il corredo strumentale di monitoraggio e controllo installato a bordo macchina.
Presso lo stabilimento opera una équipe di tecnici, con il compito di controllare, studiare e migliorare le com-plesse interazioni tra i cicli produttivi, l’ambiente di lavoro e l’ambiente esterno.
La tutela del suolo, la prevenzione dell’inquinamento delle acque superficiali e sotterranee, il controllo delle emissioni in atmosfera sono obiettivi basilari.

Quadro 1 della sezione B del presente Modulo (solo per le categorie di sostanze notificate)

Sostanza	Descrizione pericolosita'
H2 TOSSICITA ACUTA Categoria 2, tutte le vie di esposizione - Categoria 3, esposizione per inalazione (cfr. nota 7) - ALTRO - Altre sostanze della categoria H2 (es:Terzialbut.70% - Retic TBH 70%)	PERICOLI PER LA SALUTE - H300, cat. 2 = Letale se ingerito; H310, cat. 2 = letale per contatto con la pelle; H330, cat. 2 = Letale se inalato; H331, cat. 3 = Tossico se inalato H301, cat. 3= Tossico se ingerito (in assenza di una classificazione di tossicità acuta per inalazione e di tossicità acuta per via cutanea)
H3 TOSSICITA SPECIFICA PER ORGANI BERSAGLIO (STOT) - ESPOSIZIONE SINGOLA STOT SE Categoria 1 - ALTRO - Altre sostanze della categoria H3 (es:Baerostab)	PERICOLI PER LA SALUTE - H370, cat. 1 = Provoca danni agli organi
P5c LIQUIDI INFIAMMABILI Liquidi infiammabili, categorie 2 o 3, non compresi in P5a e P5b - ETIL ACETATO	PERICOLI FISICI - H225, cat. 2= Liquido e vapori facilmente infiammabili
P5c LIQUIDI INFIAMMABILI Liquidi infiammabili, categorie 2 o 3, non compresi in P5a e P5b - ACETONE	PERICOLI FISICI - H225, cat. 2= Liquido e vapori facilmente infiammabili
P5c LIQUIDI INFIAMMABILI Liquidi infiammabili, categorie 2 o 3, non compresi in P5a e P5b - BUTIL ACRILATO	PERICOLI FISICI - H226, cat. 3= Liquido e vapori infiammabili
P5c LIQUIDI INFIAMMABILI Liquidi infiammabili, categorie 2 o 3, non compresi in P5a e P5b - ALTRO - ACRIS 415	PERICOLI FISICI - H225, cat. 2= Liquido e vapori facilmente infiammabili
P5c LIQUIDI INFIAMMABILI Liquidi infiammabili, categorie 2 o 3, non compresi in P5a e P5b - ALTRO - ACRIS 453	PERICOLI FISICI - H225, cat. 2= Liquido e vapori facilmente infiammabili
P5c LIQUIDI INFIAMMABILI Liquidi infiammabili, categorie 2 o 3, non compresi in P5a e P5b - ALTRO - ACRIS 663	PERICOLI FISICI - H225, cat. 2= Liquido e vapori facilmente infiammabili
P5c LIQUIDI INFIAMMABILI Liquidi infiammabili, categorie 2 o 3, non compresi in P5a e P5b - ALTRO - ACRIS ZHM 027/L	PERICOLI FISICI - H225, cat. 2= Liquido e vapori facilmente infiammabili
P5c LIQUIDI INFIAMMABILI Liquidi infiammabili, categorie 2 o 3, non compresi in P5a e P5b - ALTRO - ACRIS 460	PERICOLI FISICI - H225, cat. 2= Liquido e vapori facilmente infiammabili
P5c LIQUIDI INFIAMMABILI Liquidi infiammabili, categorie 2 o 3, non compresi in P5a e P5b - ALTRO - ACRIS 70/24	PERICOLI FISICI - H225, cat. 2= Liquido e vapori facilmente infiammabili
P5c LIQUIDI INFIAMMABILI Liquidi infiammabili, categorie 2 o 3, non compresi in P5a e P5b - ALCOOL ISOPROPILICO	PERICOLI FISICI - H225, cat. 2= Liquido e vapori facilmente infiammabili
P5c LIQUIDI INFIAMMABILI Liquidi infiammabili, categorie 2 o 3, non compresi in P5a e P5b - METIL METACRILATO	PERICOLI FISICI - H225, cat. 2= Liquido e vapori facilmente infiammabili
P5c LIQUIDI INFIAMMABILI Liquidi infiammabili, categorie 2 o 3, non compresi in P5a e P5b - STIRENE	PERICOLI FISICI - H226, cat. 3= Liquido e vapori infiammabili
P5c LIQUIDI INFIAMMABILI Liquidi infiammabili, categorie 2 o 3, non compresi in P5a e P5b - TOLUENE	PERICOLI FISICI - H225, cat. 2= Liquido e vapori facilmente infiammabili
P5c LIQUIDI INFIAMMABILI Liquidi infiammabili, categorie 2 o 3, non compresi in P5a e P5b - ALTRO - Atre sostanze della categoria P5c (es. es. Terzialbut.70% - Retic TBH 70%)	PERICOLI FISICI - H225, cat. 2= Liquido e vapori facilmente infiammabili; H226, cat. 3= Liquido e vapori infiammabili
E1 Pericoloso per l'ambiente acquatico, categoria di tossicità acuta 1 o di tossicità cronica 1 - ALTRO - Veova 10/Shivena	PERICOLI PER L AMBIENTE - H400, tossicità acuta 1 = Altamente tossico per gli organismi acquatici H410, tossicità cronica 1 = Molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata
E1 Pericoloso per l'ambiente acquatico, categoria di tossicità acuta 1 o di tossicità cronica 1 - IPOCLORITO DI SODIO --soluzione con cloro attivo>10%----	PERICOLI PER L AMBIENTE - H400, tossicità acuta 1 = Altamente tossico per gli organismi acquatici
E1 Pericoloso per l'ambiente acquatico, categoria di tossicità acuta 1 o di tossicità cronica 1 - ALTRO - Atre sostanze della categoria E1 (es. idrossietilacrilato)	PERICOLI PER L AMBIENTE - H400, tossicità acuta 1 = Altamente tossico per gli organismi acquatici H410, tossicità cronica 1 = Molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata
E2 Pericoloso per l'ambiente acquatico, categoria di tossicità cronica 2 - ALTRO - Slz. Polirol OF80/60-30%RS	PERICOLI PER L AMBIENTE - H411, tossicità cronica 2 = Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata
E2 Pericoloso per l'ambiente acquatico, categoria di tossicità cronica 2 - ALTRO - Atre sostanze della categoria E2 (es. VEOVA 9)	PERICOLI PER L AMBIENTE - H411, tossicità cronica 2 = Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata
P6b SOSTANZE E MISCELE AUTOREATTIVE E PEROSSIDI ORGANICI Sostanze e miscele autoreattive, tipo C, D, E o F, oppure Perossidi organici, tipo C, D, E o F - ALTRO - Sostanze categoria P6b (es. Terzialbut.70% - Retic TBH 70%)	PERICOLI FISICI - H242 (tipo C, D, E, F) = Rischio d'incendio per riscaldamento
P8 LIQUIDI E SOLIDI COMBURENTI Liquidi comburenti, categoria 1, 2 o 3, oppure Solidi comburenti, categoria 1, 2 o 3 - ALTRO - Sostanze categoria P8 (Sodio Persolfato)	PERICOLI FISICI - H271, cat. 1 = Liquido o solido che Può provocare un incendio o un'esplosione - molto comburente H272, cat. 2 o 3 = Liquido o solido che può aggravare un incendio - comburente
H2 TOSSICITA ACUTA Categoria 2, tutte le vie di esposizione - Categoria 3, esposizione per inalazione (cfr. nota 7) - ACRILATO DI ETILE	PERICOLI PER LA SALUTE - H331, cat. 3 = Tossico se inalato; H225, cat. 2= Liquido e vapori facilmente infiammabili
P5c LIQUIDI INFIAMMABILI Liquidi infiammabili, categorie 2 o 3, non compresi in P5a e P5b - ACRILATO DI ETILE	PERICOLI FISICI - H331, cat. 3 = Tossico se inalato; H225, cat. 2= Liquido e vapori facilmente infiammabili
H2 TOSSICITA ACUTA Categoria 2, tutte le vie di esposizione - Categoria 3, esposizione per inalazione (cfr. nota 7) - ACRILONITRILE	PERICOLI PER LA SALUTE - H331, cat. 3 = Tossico se inalato; H301, cat. 3= Tossico se ingerito (in assenza di una classificazione di tossicità acuta per inalazione e di tossicità acuta per via cutanea); H225, cat. 2= Liquido e vapori facilmente infiammabili; H411, tossicità cronica 2 = Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
P5c LIQUIDI INFIAMMABILI Liquidi infiammabili, categorie 2 o 3, non compresi in P5a e P5b - ACRILONITRILE	PERICOLI FISICI - H331, cat. 3 = Tossico se inalato; H301, cat. 3= Tossico se ingerito (in assenza di una classificazione di tossicità acuta per inalazione e di tossicità acuta per via cutanea); H225, cat. 2= Liquido e vapori facilmente infiammabili; H411, tossicità cronica 2 = Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
E2 Pericoloso per l'ambiente acquatico, categoria di tossicità cronica 2 - ACRILONITRILE	PERICOLI PER L AMBIENTE - H331, cat. 3 = Tossico se inalato; H301, cat. 3= Tossico se ingerito (in assenza di una classificazione di tossicità acuta per inalazione e di tossicità acuta per via cutanea); H225, cat. 2= Liquido e vapori facilmente infiammabili; H411, tossicità cronica 2 = Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
P5c LIQUIDI INFIAMMABILI Liquidi infiammabili, categorie 2 o 3, non compresi in P5a e P5b - ACIDO ACRILICO	PERICOLI FISICI - H226, cat. 3= Liquido e vapori infiammabili; H400, tossicità acuta 1 = Altamente tossico per gli organismi acquatici; H411, tossicità cronica 2 = Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata
E1 Pericoloso per l'ambiente acquatico, categoria di tossicità acuta 1 o di tossicità cronica 1 - ACIDO ACRILICO	PERICOLI PER L AMBIENTE - H226, cat. 3= Liquido e vapori infiammabili; H400, tossicità acuta 1 = Altamente tossico per gli organismi acquatici; H411, tossicità cronica 2 = Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata
P5c LIQUIDI INFIAMMABILI Liquidi infiammabili, categorie 2 o 3, non compresi in P5a e P5b - ALTRO - ACRIS BSN 33/42	PERICOLI FISICI - H225, cat. 2= Liquido e vapori facilmente infiammabili; H411, tossicità cronica 2 = Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
E2 Pericoloso per l'ambiente acquatico, categoria di tossicità cronica 2 - ALTRO - ACRIS BSN 33/42	PERICOLI PER L AMBIENTE - H225, cat. 2= Liquido e vapori facilmente infiammabili; H411, tossicità cronica 2 = Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
P5c LIQUIDI INFIAMMABILI Liquidi infiammabili, categorie 2 o 3, non compresi in P5a e P5b - ALTRO - Eptano 645	PERICOLI FISICI - H225, cat. 2= Liquido e vapori facilmente infiammabili; H411, tossicità cronica 2 = Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
E2 Pericoloso per l'ambiente acquatico, categoria di tossicità cronica 2 - ALTRO - Eptano 645	PERICOLI PER L AMBIENTE - H225, cat. 2= Liquido e vapori facilmente infiammabili; H411, tossicità cronica 2 = Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
P5c LIQUIDI INFIAMMABILI Liquidi infiammabili, categorie 2 o 3, non compresi in P5a e P5b - ALTRO - Esano 1241-Esano 635	PERICOLI FISICI - H225, cat. 2= Liquido e vapori facilmente infiammabili; H411, tossicità cronica 2 = Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
E2 Pericoloso per l'ambiente acquatico, categoria di tossicità cronica 2 - ALTRO - Esano 1241-Esano 635	PERICOLI PER L AMBIENTE - H225, cat. 2= Liquido e vapori facilmente infiammabili; H411, tossicità cronica 2 = Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
P5c LIQUIDI INFIAMMABILI Liquidi infiammabili, categorie 2 o 3, non compresi in P5a e P5b - ALTRO - Miscele cicloesano – n/esano (es. (EXX-DSP60/95-SBP 60/95 LNH)	PERICOLI FISICI - H225, cat. 2= Liquido e vapori facilmente infiammabili; H411, tossicità cronica 2 = Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
E2 Pericoloso per l'ambiente acquatico, categoria di tossicità cronica 2 - ALTRO - Miscele cicloesano – n/esano (es. (EXX-DSP60/95-SBP 60/95 LNH)	PERICOLI PER L AMBIENTE - H225, cat. 2= Liquido e vapori facilmente infiammabili; H411, tossicità cronica 2 = Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
H3 TOSSICITA SPECIFICA PER ORGANI BERSAGLIO (STOT) - ESPOSIZIONE SINGOLA STOT SE Categoria 1 - ALTRO - Rifiuti HP5-HP3-HP14	PERICOLI PER LA SALUTE - H370, cat. 1 = Provoca danni agli organi; H225, cat. 2= Liquido e vapori facilmente infiammabili; H400, tossicità acuta 1 = Altamente tossico per gli organismi acquatici; H410, tossicità cronica 1 = Molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata
P5c LIQUIDI INFIAMMABILI Liquidi infiammabili, categorie 2 o 3, non compresi in P5a e P5b - ALTRO - Rifiuti HP5-HP3-HP14	PERICOLI FISICI - H370, cat. 1 = Provoca danni agli organi; H225, cat. 2= Liquido e vapori facilmente infiammabili; H400, tossicità acuta 1 = Altamente tossico per gli organismi acquatici; H410, tossicità cronica 1 = Molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata
E1 Pericoloso per l'ambiente acquatico, categoria di tossicità acuta 1 o di tossicità cronica 1 - ALTRO - Rifiuti HP5-HP3-HP14	PERICOLI PER L AMBIENTE - H370, cat. 1 = Provoca danni agli organi; H225, cat. 2= Liquido e vapori facilmente infiammabili; H400, tossicità acuta 1 = Altamente tossico per gli organismi acquatici; H410, tossicità cronica 1 = Molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata

Quadro 2 della sezione B del presente Modulo (solo per le sostanze notificate)

Sostanza	Descrizione pericolosita'
34. Prodotti petroliferi e combustibili alternativi a) benzine e nafte, b) cheroseni (compresi i jet fuel), c) gasoli (compresi i gasoli per autotrazione, i gasoli per riscaldamento e i distillati usati per produrre i gasoli) d) oli combustibili densi e) combustibili alternativi che sono utilizzati per gli stessi scopi e hanno proprietà simili per quanto riguarda l'infiammabilità e i pericoli per l'ambiente dei prodotti di cui alle lettere da a) a d) - GASOLIO	SOSTANZE PERICOLOSE - H226 cat. 3 = Liquido e vapori infiammabili; H411 tossicità cronica 2 = Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata
46. Acrilato di metile (cfr. nota 21) - ACRILATO DI METILE	SOSTANZE PERICOLOSE - H225 cat. 2 = Liquido e vapori facilmente infiammabili; H331 cat. 3 = Tossico se inalato
22. Metanolo - METANOLO	SOSTANZE PERICOLOSE - H225 cat. 2 = Liquido e vapori facilmente infiammabili H301 cat. 3 = Tossico se ingerito H311 cat. 3 = Tossico per contatto con la pelle H331 cat 3 = Tossico se inalato H370 cat 1 = Provoca danni agli organi

Stato di Assoggettabilità

Lo stabilimento non e' assoggettabile agli obblighi del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE. Si richiede la cancellazione dal registro delle aziende a rischio di incidente rilevante.
La Societa' ha presentato la Notifica di esclusione dal campo di assoggettabilita' del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE

Scenario	RILASCIO - Rilascio di monomeri/solventi in baia di scarico (Scenario incidentale contenuto nel PEE edizione vigente del 2008)
Effetti potenziali salute umana	Le sostanze sono irritanti per gli occhi la cute e il tratto respiratorio. Le sostanze possono determinare effetti sul sistema nervoso centrale, causando riduzione dello stato di vigilanza. Tosse. Vertigine. Mal di testa. Nausea. Debolezza. Disturbi della visione.
Effetti potenzili ambiente	Parte dei solventi/monomeri è praticamente insolubile in acqua. Alcuni presentano solubilità buona in acqua (es. acetone, acrilonitrile, etc). Biodegradazione in aria variabile (tempo minimi di dimezzamento circa 12 gg).
Comportamenti da seguire	E’ sempre valida l’indicazione di allontanarsi dallo stabilimento (possibilmente in direzione trasversale alla direzione del vento aiutandosi osservando le maniche a vento dello stabilimento) (tratto dal PEI). La popolazione viene avvisata con un segnale di allarme, attraverso la sirena dello stabilimento, sia, in caso di "incidente rilevante", che al termine delle operazioni di soccorso urgente e di ripristino quando è "cessata l'emergenza". All'atto della emissione dei suoni della sirena di allarme dello stabilimento, ogni individuo presente nelle zona a rischio" di danno" e " di attenzione" deve seguire le "norme di comportamento" contenute nell’Allegato 11 del PEE 2008. Il PEE, sulla base delle valutazioni consolidate in ambito internazionale, prevede in generale quale misura di protezione il rifugio al chiuso. L’evacuazione può essere presa in esame esclusivamente nel caso in cui l’evoluzione dell’incidente renda disponibile, con sufficiente certezza, un margine di tempo adeguato per portare in luogo sicuro la popolazione eventualmente coinvolta. La diramazione degli avvisi sui comportamenti da osservare alla popolazione, alle strutture ricettive, commerciali e produttive interessate è fatta a cura del Sindaco tramite Polizia Municipale, Protezione civile, Servizio Ambiente, Servizio Trasporti. (tratto dal PEE edizione 2008)
Tipologia di allerta alla popolazione	Livello di allerta 1 – attenzione: il gestore invia agli enti competenti il "Messaggio Comunicazione Incidente", la comunicazione è relativa al caso di attivazione del Piano Emergenza Interno, al più previsto l'intervento dei Vigili del Fuoco Livello di allerta 2 – preallarme: il gestore invia specifica messaggistica concordata, finalizzata a fornire le informazioni necessarie agli Enti preposti all'attivazione delle procedure per intraprendere immediatamente le azioni di auto-protezione prefigurate e per prepararsi all'eventuale emergenza. Livello di allerta 3 – allarme: È diramato il segnale di allarme udibile dall'esterno per l'informazione alla popolazione interessata ed è richiesto l'intervento di tutte le risorse disponibili in termini di uomini e mezzi di soccorso, nonché l'attivazione delle procedure di gestione dell'emergenza del PEE. ALLARME: suoni modulati (15 circa) della durata complessiva di 2 minuti emessi con intervalli di 8 secondi; CESSATO ALLARME: suoni modulati (8 circa) per una durata complessiva di 1 minuto, emessi con intervalli di 8 secondi Le segnalazioni avvengono via telefonica alla sala operativa del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco e a mezzo fax relativa alla fase di allerta in corso. E’ prevista una campagna informativa preventiva per gli elementi vulnerabili presenti nelle tre zone a rischio limitrofe allo stabilimento. (tratto dal PEE edizione 2008)
Presidi di pronto intervento/soccorso	Istituzione del Posto di Comando Avanzato (PCA) Istituzione del Posto Medico Avanzato (PMA) Entrambi ubicati presso il Parcheggio in Località I Boschi, sul retro del Ristorante Marisa. L’organizzazione dei presidi di pronto soccorso esterni allo stabilimento è di stretta competenza delle Autorità preposte. Nello stabilimento è presente una unità (Squadra di Emergenza e di Pronto Soccorso) addestrata al primo intervento in caso di emergenza.

Scenario	RILASCIO - Rilascio monomeri/solventi da linea o accoppiamento. (tratto da RdS 2016)
Effetti potenziali salute umana	Le sostanze sono irritanti per gli occhi la cute e il tratto respiratorio. Le sostanze possono determinare effetti sul sistema nervoso centrale, causando riduzione dello stato di vigilanza. Tosse. Vertigine. Mal di testa. Nausea. Debolezza. Disturbi della visione.
Effetti potenzili ambiente	Parte dei solventi/monomeri è praticamente insolubile in acqua. Alcuni presentano solubilità buona in acqua (es. acetone, acrilonitrile, etc). Biodegradazione in aria variabile (tempo minimi di dimezzamento circa 12 gg).
Comportamenti da seguire	E’ sempre valida l’indicazione di allontanarsi dallo stabilimento (possibilmente in direzione trasversale alla direzione del vento aiutandosi osservando le maniche a vento dello stabilimento) (tratto dal PEI). La popolazione viene avvisata con un segnale di allarme, attraverso la sirena dello stabilimento, sia, in caso di "incidente rilevante", che al termine delle operazioni di soccorso urgente e di ripristino quando è "cessata l'emergenza". All'atto della emissione dei suoni della sirena di allarme dello stabilimento, ogni individuo presente nelle zona a rischio" di danno" e " di attenzione" deve seguire le "norme di comportamento" contenute nell’Allegato 11 del PEE. Il PEE, sulla base delle valutazioni consolidate in ambito internazionale, prevede in generale quale misura di protezione il rifugio al chiuso. L’evacuazione può essere presa in esame esclusivamente nel caso in cui l’evoluzione dell’incidente renda disponibile, con sufficiente certezza, un margine di tempo adeguato per portare in luogo sicuro la popolazione eventualmente coinvolta. La diramazione degli avvisi sui comportamenti da osservare alla popolazione, alle strutture ricettive, commerciali e produttive interessate è fatta a cura del Sindaco tramite Polizia Municipale, Protezione civile, Servizio Ambiente, Servizio Trasporti. (tratto dal PEE edizione 2008)
Tipologia di allerta alla popolazione	Livello di allerta 1 – attenzione: il gestore invia agli enti competenti il "Messaggio Comunicazione Incidente", la comunicazione è relativa al caso di attivazione del Piano Emergenza Interno, al più previsto l'intervento dei Vigili del Fuoco Livello di allerta 2 – preallarme: il gestore invia specifica messaggistica concordata, finalizzata a fornire le informazioni necessarie agli Enti preposti all'attivazione delle procedure per intraprendere immediatamente le azioni di auto-protezione prefigurate e per prepararsi all'eventuale emergenza. Livello di allerta 3 – allarme: È diramato il segnale di allarme udibile dall'esterno per l'informazione alla popolazione interessata ed è richiesto l'intervento di tutte le risorse disponibili in termini di uomini e mezzi di soccorso, nonché l'attivazione delle procedure di gestione dell'emergenza del PEE. ALLARME: suoni modulati (15 circa) della durata complessiva di 2 minuti emessi con intervalli di 8 secondi; CESSATO ALLARME: suoni modulati (8 circa) per una durata complessiva di 1 minuto, emessi con intervalli di 8 secondi Le segnalazioni avvengono via telefonica alla sala operativa del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco e a mezzo fax relativa alla fase di allerta in corso. E’ prevista una campagna informativa preventiva per gli elementi vulnerabili presenti nelle tre zone a rischio limitrofe allo stabilimento. (tratto dal PEE edizione 2008)
Presidi di pronto intervento/soccorso	Istituzione del Posto di Comando Avanzato (PCA) Istituzione del Posto Medico Avanzato (PMA) Entrambi ubicati presso il Parcheggio in Località I Boschi, sul retro del Ristorante Marisa. L’organizzazione dei presidi di pronto soccorso esterni allo stabilimento è di stretta competenza delle Autorità preposte. Nello stabilimento è presente una unità (Squadra di Emergenza e di Pronto Soccorso) addestrata al primo intervento in caso di emergenza.

Scenario	RILASCIO - Rilascio di acido acrilico da linea o accoppiamento. (tratto da RdS 2016)
Effetti potenziali salute umana	Tosse. Mal di gola. Sensazione di bruciore. Respiro affannoso. Difficoltà respiratoria.
Effetti potenzili ambiente	Il prodotto e biodegradabile sia in ambiente aerobico che anaerobico. Tende quindi a non essere soggetto a persistenza ed accumulo. I vapori di acido acrilico nell’aria sono facilmente degradati dagli ossidrili radicalici prodotti per via fotochimica. L’acido acrilico essendo solubile in acqua si riscontra un’elevata mobilita al suolo; inoltre la sua volatilizzazione dal suolo umido risulta essere piuttosto lenta. Se rilasciato in acqua esso verrà difficilmente adsorbito da materiale solido è improbabile la sua sedimentazione, facile la sua evaporazione.
Comportamenti da seguire	E’ sempre valida l’indicazione di allontanarsi dallo stabilimento (possibilmente in direzione trasversale alla direzione del vento aiutandosi osservando le maniche a vento dello stabilimento) (tratto dal PEI). La popolazione viene avvisata con un segnale di allarme, attraverso la sirena dello stabilimento, sia, in caso di "incidente rilevante", che al termine delle operazioni di soccorso urgente e di ripristino quando è "cessata l'emergenza". All'atto della emissione dei suoni della sirena di allarme dello stabilimento, ogni individuo presente nelle zona a rischio" di danno" e " di attenzione" deve seguire le "norme di comportamento" contenute nell’Allegato 11 del PEE. Il PEE, sulla base delle valutazioni consolidate in ambito internazionale, prevede in generale quale misura di protezione il rifugio al chiuso. L’evacuazione può essere presa in esame esclusivamente nel caso in cui l’evoluzione dell’incidente renda disponibile, con sufficiente certezza, un margine di tempo adeguato per portare in luogo sicuro la popolazione eventualmente coinvolta. La diramazione degli avvisi sui comportamenti da osservare alla popolazione, alle strutture ricettive, commerciali e produttive interessate è fatta a cura del Sindaco tramite Polizia Municipale, Protezione civile, Servizio Ambiente, Servizio Trasporti. (tratto dal PEE edizione 2008)
Tipologia di allerta alla popolazione	Livello di allerta 1 – attenzione: il gestore invia agli enti competenti il "Messaggio Comunicazione Incidente", la comunicazione è relativa al caso di attivazione del Piano Emergenza Interno, al più previsto l'intervento dei Vigili del Fuoco Livello di allerta 2 – preallarme: il gestore invia specifica messaggistica concordata, finalizzata a fornire le informazioni necessarie agli Enti preposti all'attivazione delle procedure per intraprendere immediatamente le azioni di auto-protezione prefigurate e per prepararsi all'eventuale emergenza. Livello di allerta 3 – allarme: È diramato il segnale di allarme udibile dall'esterno per l'informazione alla popolazione interessata ed è richiesto l'intervento di tutte le risorse disponibili in termini di uomini e mezzi di soccorso, nonché l'attivazione delle procedure di gestione dell'emergenza del PEE. ALLARME: suoni modulati (15 circa) della durata complessiva di 2 minuti emessi con intervalli di 8 secondi; CESSATO ALLARME: suoni modulati (8 circa) per una durata complessiva di 1 minuto, emessi con intervalli di 8 secondi Le segnalazioni avvengono via telefonica alla sala operativa del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco e a mezzo fax relativa alla fase di allerta in corso. E’ prevista una campagna informativa preventiva per gli elementi vulnerabili presenti nelle tre zone a rischio limitrofe allo stabilimento. (tratto dal PEE edizione 2008)
Presidi di pronto intervento/soccorso	Istituzione del Posto di Comando Avanzato (PCA) Istituzione del Posto Medico Avanzato (PMA) Entrambi ubicati presso il Parcheggio in Località I Boschi, sul retro del Ristorante Marisa. L’organizzazione dei presidi di pronto soccorso esterni allo stabilimento è di stretta competenza delle Autorità preposte. Nello stabilimento è presente una unità (Squadra di Emergenza e di Pronto Soccorso) addestrata al primo intervento in caso di emergenza.