Stabilimento ECO FOX S.R.L. nel comune di Vasto (Chieti) -
RAGIONE SOCIALE E UBICAZIONE DELLO STABILIMENTO
| Nome della società | ECO FOX S.R.L. |
| Denominazione dello stabilimento | ECO FOX S.R.L. |
| Regione | ABRUZZO |
| Provincia | Chieti |
| Comune | Vasto - Loc. Punta Penna |
| Indirizzo | Via Osca n°74 |
| CAP | 66054 |
| Telefono | 0873310576 |
| Fax | 0873310572 |
| Indirizzo PEC | ecofox@legalmail.it |
SEDE LEGALE
| Regione | ABRUZZO |
| Provincia | Chieti |
| Comune | Vasto |
| Indirizzo | Via Osca n°74 |
| CAP | 66054 |
| Telefono | 0873310576 |
| Fax | 0873310572 |
| Indirizzo PEC | ecofox@legalmail.it |
| Gestore | Claudio Pepe |
| Portavoce | Lorenzo Papalini |
Quadro 1 - INDICAZIONI E RECAPITI DI AMMINISTRAZIONI, ENTI, ISTITUTI, UFFICI O ALTRI ENTI PUBBLICI, A LIVELLO NAZIONALE E LOCALE A CUI SI E' COMUNICATA L'ASSOGGETTABILITa' AL DECRETO DI RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA 2012/18/UE, O A CUI E' POSSIBILE RICHIEDERE INFORMAZIONI IN MERITO
| Ente Nazionale | Ufficio competente | Indirizzo completo | e-mail/Pec | |
|---|---|---|---|---|
| VIGILI DEL FUOCO | Ministero dell'Interno | Direzione Regionale Abruzzo | Via Vigili del Fuoco, 19 67100 - L'Aquila (AQ) | dir.abruzzo@cert.vigilfuoco.it dir.abruzzo@cert.vigilfuoco.it |
| VIGILI DEL FUOCO | Ministero dell'Interno | Dipartimento dei Vigili del Fuoco - COMANDO PROVINCIALE CHIETI | Via Filippo Masci, 115 66100 - Chieti (CH) | com.chieti@cert.vigilfuoco.it com.prev.chieti@cert.vigilfuoco.it |
| COMUNE | Comune di Vasto | COMUNE DI VASTO | Piazza Barbacani 2 66054 - Vasto (CH) | comune.vasto@legalmail.it |
| PREFETTURA | Ministero dell'Interno | Prefettura - UTG - CHIETI | Corso Marrucino 66100 - Chieti (CH) | protocollo.prefch@pec.interno.it |
| ISPRA | Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale | Rischio Industriale | Via Vitaliano Brancati 48 00144 - Roma (RM) | protocollo.ispra@ispra.legalmail.it gestionenotificheseveso@isprambiente.it |
Quadro 2 - AUTORIZZAZIONI E CERTIFICAZIONI NEL CAMPO AMBIENTALE E DELLA SICUREZZA IN POSSESSO DELLA SOCIETA'
| Ambito | Riferimento | Ente di Riferimento | N. Certificato/Decreto | Data Emissione |
|---|---|---|---|---|
| Ambiente | UNI EN ISO 14001:2015 | RINA | EMS2600/S | 2019-03-11 |
| Ambiente | Autorizzazione Integrata Ambientale | Giunta Regionale Regione Abruzzo | AIA n. 206/122 | 2011-11-29 |
| Sicurezza | Certificato Prevenzione Incendi | Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Chieti | Pratica 16366 - Registro n. U0006754.19-08-2015 | 2015-12-09 |
| Sicurezza | OHSAS 18001:2007 | Bureau Veritas | IT248380/UK | 2013-03-07 |
Quadro 3 - INFORMAZIONI SULLE ISPEZIONI
Lo stabilimento e' stato sottoposto ad ispezione disposta ai sensi dell'art. 27 comma: 6 da MinisteroData Apertura dell'ultima ispezione in Loco:18/04/2008
Data Chiusura dell'ultima ispezione in Loco:03/09/2008
Ispezione in corso:Chiusa
Data Emissione dell'ultimo Documento di Politica PIR:11/06/2018
Informazioni piu' dettagliate sulle ispezioni e sui piani di ispezione sono reperibili presso il soggetto che ha disposto l'ispezione e possono essere ottenute,fatte salve le disposizioni di cui all'art. 23 del presente decreto, dietro formale richiesta ad esso.
Prossimita' (entro 2 km) da confini di altro stato
(per impianti off-shore distanza dal limite della acque territoriali nazionali)| Stato | Distanza in metri |
|---|---|
| Non Presente | 0 |
Lo stabilimento ricade sul territorio di piu' unita' amministrative di regione/provincia/comune)
| Regione/Provincia/Comune | Denominazione |
|---|---|
| NON DEFINITO/NON DEFINITO/Non definito |
Categorie di destinazione d'uso dei terreni confinanti con lo stabilimento:
| Tipologia |
|---|
| Industriale |
Elementi territoriali/ambientali vulnerabili entro un raggio di 2 km
(sulla base delle informazioni disponibili)Localita' Abitate
| Tipo | Denominazione | Distanza in metri | Direzione |
|---|---|---|---|
| Nucleo Abitato | Località Punta Penna | 250 | N |
| Case Sparse - Case sparse in prossimità Stazione Porto Vasto | Stazione Porto Vasto | 1200 | SE |
Attivita' Industriali/Produttive
| Tipo | Denominazione | Distanza in metri | Direzione |
|---|---|---|---|
| Non soggetta al decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE | PUCCIONI SPA | 500 | NO |
| Non soggetta al decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE | PUCCIONI SPA | 1200 | O |
| Non soggetta al decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE | VASTO ARREDO | 1250 | O |
| Non soggetta al decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE | HADRI TANKS | 650 | NO |
| Non soggetta al decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE | VASTOFERRO | 1600 | NO |
| Non soggetta al decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE | VASTOLEGNO | 500 | O |
| Non soggetta al decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE | Azienda dislocate area Industriale Porto di Vasto | 1600 | NO |
Luoghi/Edifici con elevata densita' di affollamento
| Tipo | Denominazione | Distanza in metri | Direzione |
|---|---|---|---|
| Chiesa | Madonna della Penna | 250 | N |
| Altro - Camping | Camping Grotta del Saraceno | 1450 | S |
| Aree Ricreative/Parchi giochi/Impianti Sportivi | Baja Village | 1600 | NO |
| Aree Ricreative/Parchi giochi/Impianti Sportivi | Ristorante Ferri | 500 | NO |
| Aree Ricreative/Parchi giochi/Impianti Sportivi | Ristorante Costa D'Oro | 1400 | O |
Servizi/Utilities
| Tipo | Denominazione | Distanza in metri | Direzione |
|---|---|---|---|
| Depuratori | Depuratore Punta Penne | 300 | S |
| Depuratori | Depuratore San Rocco | 1500 | SO |
| Acquedotti - Adduttrice acquedotto San Nicola - partitore Punta Penna | Acquedotto Verde | 0 | S |
| Acquedotti - Adduttrice acquedotto dal partitore Punta Penna alla distribuzione | Acquedotto Verde | 300 | N |
| Serbatoi acqua potabile | Serbatoio Punta Penna | 500 | N |
| Stazioni/Linee Elettriche Alta Tensione | Linea elettrica 150 - linea semplice | 1600 | SO |
Trasporti
| Tipo | Denominazione | Distanza in metri | Direzione |
|---|---|---|---|
| Strada Provinciale | Strada Provinciale Vignola (Cod. 171) | 0 | O |
| Strada Statale | S.S. Adriatica n. 16 | 900 | O |
Rete Ferroviaria
| Tipo | Denominazione | Distanza in metri | Direzione |
|---|---|---|---|
| Stazione Ferroviaria | Porto di Vasto | 1500 | O |
Aree Portuali
| Tipo | Denominazione | Distanza in metri | Direzione |
|---|---|---|---|
| Porto Industriale o Petrolifero | Porto di Vasto | 500 | NO |
Elementi ambientali vulnerabili
| Tipo | Denominazione | Distanza in metri | Direzione |
|---|---|---|---|
| Zone costiere o di mare | Mare Adriatico località Punta Penna | 20 | S |
| Fiumi, Torrenti, Rogge | Torrente Lebba | 10 | O |
| Fiumi, Torrenti, Rogge | Fosso dell'Opera | 10 | O |
| Aree di interesse archeologico/storico/paesaggistico | Grotta riparo di interesse archeologico | 850 | O |
| Aree Protette dalla normativa - Trabocchi | Trabocchi Molo e Punta Penna | 800 | N |
| Aree di interesse archeologico/storico/paesaggistico | Presenza isolata (object 287) | 600 | N |
| Aree di interesse archeologico/storico/paesaggistico | Presenza isolata | 670 | O |
| Aree di interesse archeologico/storico/paesaggistico | Vincolo Costa teatina | 50 | E |
| Aree Protette dalla normativa - SIC | Punta Aderci - Punta Penna | 0 | E |
| Aree Protette dalla normativa | Riserva Naturale Punta Aderci | 800 | NO |
| Aree di interesse archeologico/storico/paesaggistico - centro abitato | Area di interesse archeologico object 59 | 800 | O |
| Aree di interesse archeologico/storico/paesaggistico - centro abitato | Area di interesse archeologico | 375 | NO |
| Aree Protette dalla normativa | Vincoli - ex_L.1497_39_-_vincoli_areali - SITAP (Direzione gene-rale per i beni architettonici) | 0 | |
| Aree di interesse archeologico/storico/paesaggistico | Fascia di rispetto fluviale lacuale | 0 |
Acquiferi al di sotto dello stabilimento
| Tipo | Profondita' dal piano campagna | Direzione di deflusso |
|---|---|---|
| Acquifero superficiale | 3 | non vi è una unica direzione di deflusso |
RAFFINAZIONE OLI GREZZI (FASE 1)
Negli oli grezzi sono presenti sostanze quali acidi grassi liberi, fosfolipidi che nel successivo processo di produzione di biodiesel, sono indesiderabili. Pertanto è necessario effettuare un processo di raffinazione dell’olio grezzo.
Il processo consiste nell’aggiungere acido fosforico, soda caustica ed acqua all’olio grezzo da trattare. Dopo un breve tempo di contatto vengono separate le paste saponose.
Segue la fase di essiccazione dell’olio sotto vuoto e stoccaggio del semilavorato.
Il sottoprodotto della lavorazione sono le Paste Saponose.
PRODUZIONE BIODIESEL (FASE 2)
Nell’impianto biodiesel si realizza la reazione di trans-esterificazione di trigliceridi (oli o grassi), in presenza di alcool metilico ed un catalizzatore (metilato di sodio/potassio).
I prodotti della reazione sono il Metilestere (Biodiesel) e la Glicerina.
Il metanolo in eccesso viene recuperato dopo evaporazione e successiva condensazione e riutilizzato all’interno dello stesso processo.
DISTILLAZIONE DEL BIODIESEL (FASE 3)
La distillazione coinvolge il passaggio del biodiesel (proveniente dalla fase 2) attraverso una colonna riscaldata a circa 170°C e sotto vuoto. Le diverse temperature di evaporazione e condensazione dei vari componenti consentono la rimozione dei monogliceridi, di gliceridi, trigliceridi, steril glucosidi, insaponificabili ed altre impurità presenti nel biodiesel.
Il processo permette di ottenere dei metilesteri (biodiesel) con purezza del 99% circa.
Il residuo della distillazione può essere commercializzato per usi tecnici o come prodotto energetico soggetto a vigilanza fiscale.
PURIFICAZIONE E CONCENTRAZIONE DEL GLICEROLO (FASE 4)
Alla soluzione glicerica proveniente dalla FASE 2 si aggiunge acido cloridrico, con lo scopo di recuperare la sostanza grassa derivante dai saponi presenti.
Dopo neutralizzazione con soda caustica, si procede al recupero dell’eventuale residuo di alcool metilico presente (distillazione in colonna) e alla concentrazione del contenuto di glicerolo con l’evaporazione dell’acqua.
Il sottoprodotto in uscita dall’impianto (Glicerolo Grezzo) presenta una concentrazione di glicerolo maggiore dell’80%.
DISTILLAZIONE DEL GLICEROLO (FASE 5)
Per ottenere un prodotto con elevato grado di purezza in glicerolo, è necessario sottoporre il Glicerolo Grezzo (FASE 4) ad un ulteriore processo di distillazione. Il glicerolo grezzo viene saponificato con soda caustica a 130°C ed inviato all’interno di una colonna di distillazione sottovuoto.
Qui alla temperatura di circa 170°C si ha l’evaporazione del glicerolo puro, che dopo passaggio su un letto di carboni attivi.
La glicerina così ottenuta, presenta una concentrazione maggiore del 99%.
I Sottoprodotti della distillazione del Glicerolo sono:
• Glicerina Gialla
• Glicerolo grezzo minimo 70%
Negli oli grezzi sono presenti sostanze quali acidi grassi liberi, fosfolipidi che nel successivo processo di produzione di biodiesel, sono indesiderabili. Pertanto è necessario effettuare un processo di raffinazione dell’olio grezzo.
Il processo consiste nell’aggiungere acido fosforico, soda caustica ed acqua all’olio grezzo da trattare. Dopo un breve tempo di contatto vengono separate le paste saponose.
Segue la fase di essiccazione dell’olio sotto vuoto e stoccaggio del semilavorato.
Il sottoprodotto della lavorazione sono le Paste Saponose.
PRODUZIONE BIODIESEL (FASE 2)
Nell’impianto biodiesel si realizza la reazione di trans-esterificazione di trigliceridi (oli o grassi), in presenza di alcool metilico ed un catalizzatore (metilato di sodio/potassio).
I prodotti della reazione sono il Metilestere (Biodiesel) e la Glicerina.
Il metanolo in eccesso viene recuperato dopo evaporazione e successiva condensazione e riutilizzato all’interno dello stesso processo.
DISTILLAZIONE DEL BIODIESEL (FASE 3)
La distillazione coinvolge il passaggio del biodiesel (proveniente dalla fase 2) attraverso una colonna riscaldata a circa 170°C e sotto vuoto. Le diverse temperature di evaporazione e condensazione dei vari componenti consentono la rimozione dei monogliceridi, di gliceridi, trigliceridi, steril glucosidi, insaponificabili ed altre impurità presenti nel biodiesel.
Il processo permette di ottenere dei metilesteri (biodiesel) con purezza del 99% circa.
Il residuo della distillazione può essere commercializzato per usi tecnici o come prodotto energetico soggetto a vigilanza fiscale.
PURIFICAZIONE E CONCENTRAZIONE DEL GLICEROLO (FASE 4)
Alla soluzione glicerica proveniente dalla FASE 2 si aggiunge acido cloridrico, con lo scopo di recuperare la sostanza grassa derivante dai saponi presenti.
Dopo neutralizzazione con soda caustica, si procede al recupero dell’eventuale residuo di alcool metilico presente (distillazione in colonna) e alla concentrazione del contenuto di glicerolo con l’evaporazione dell’acqua.
Il sottoprodotto in uscita dall’impianto (Glicerolo Grezzo) presenta una concentrazione di glicerolo maggiore dell’80%.
DISTILLAZIONE DEL GLICEROLO (FASE 5)
Per ottenere un prodotto con elevato grado di purezza in glicerolo, è necessario sottoporre il Glicerolo Grezzo (FASE 4) ad un ulteriore processo di distillazione. Il glicerolo grezzo viene saponificato con soda caustica a 130°C ed inviato all’interno di una colonna di distillazione sottovuoto.
Qui alla temperatura di circa 170°C si ha l’evaporazione del glicerolo puro, che dopo passaggio su un letto di carboni attivi.
La glicerina così ottenuta, presenta una concentrazione maggiore del 99%.
I Sottoprodotti della distillazione del Glicerolo sono:
• Glicerina Gialla
• Glicerolo grezzo minimo 70%
Quadro 1 della sezione B del presente Modulo (solo per le categorie di sostanze notificate)
| Sostanza | Descrizione pericolosita' |
|---|---|
| H2 TOSSICITA ACUTA Categoria 2, tutte le vie di esposizione - Categoria 3, esposizione per inalazione (cfr. nota 7) - METILATO DI SODIO | PERICOLI PER LA SALUTE - H226 Liquido e vapori infiammabili H301 Tossico se ingerito H311 Tossico per contatto con la pelle H331 Tossico se inalato H370 Provoca danni al Sistema nervosa centrale H314 Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari H318 Provoca gravi lesioni oculari H290 Può essere corrosive per i metalli |
| P5c LIQUIDI INFIAMMABILI Liquidi infiammabili, categorie 2 o 3, non compresi in P5a e P5b - METILATO DI SODIO | PERICOLI FISICI - H226 Liquido e vapori infiammabili H301 Tossico se ingerito H311 Tossico per contatto con la pelle H331 Tossico se inalato H370 Provoca danni al Sistema nervosa centrale H314 Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari H318 Provoca gravi lesioni oculari H290 Può essere corrosive per i metalli |
Quadro 2 della sezione B del presente Modulo (solo per le sostanze notificate)
| Sostanza | Descrizione pericolosita' |
|---|---|
| 22. Metanolo - METANOLO | SOSTANZE PERICOLOSE - H331 Tossico se inalato H311 Tossico per contatto con la pelle H301 Tossico se ingerito H370 Provoca danni al Sistema nervosa centrale H225 Liquido e vapori facilmente infiammabili |
| 34. Prodotti petroliferi e combustibili alternativi a) benzine e nafte, b) cheroseni (compresi i jet fuel), c) gasoli (compresi i gasoli per autotrazione, i gasoli per riscaldamento e i distillati usati per produrre i gasoli) d) oli combustibili densi e) combustibili alternativi che sono utilizzati per gli stessi scopi e hanno proprietà simili per quanto riguarda l'infiammabilità e i pericoli per l'ambiente dei prodotti di cui alle lettere da a) a d) - GASOLIO | SOSTANZE PERICOLOSE - Gasolio H226 Liquido e vapori infiammabili. H304 Può essere letale in caso di ingestione e di penetrazione nelle vie respiratorie. H315 Provoca irritazione cutanea H332 Nocivo se inalato H351 Sospettato di provocare il cancro H373 Può provocare danni agli organi in caso di esposizione prolungata o ripetuta H411 Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata |
Stato di Assoggettabilità
Lo stabilimento non e' assoggettabile agli obblighi del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE. Si richiede la cancellazione dal registro delle aziende a rischio di incidente rilevante.La Societa' ha presentato la Notifica di esclusione dal campo di assoggettabilita' del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE
| Scenario | INCENDIO - INCENDIO POOL FIRE |
| Effetti potenziali salute umana | L’irraggiamento da incendio si manifesta con una emissione di calore, percepibile all’avvicinarsi al luogo dell’incendio. L’incendio comporta inoltre l’emissione di grossi quantitativi di fumi neri e densi che, spinti dal calore, si innalzano sopra la zona dell’incendio fino ad altezze elevate (alcune centinaia di metri) per poi disperdersi in aria. |
| Effetti potenzili ambiente | Contaminazione acque superficiali, suolo sottosuolo falda sotterranea |
| Comportamenti da seguire | Mantenere una distanza di sicurezza non inferiore a 105 m.Le persone che si trovano all’aperto, che sono prive di dispostivi di protezione individuali idonei alla protezione dall’irraggiamento e dai fumi, ove vengano attivate le segnalazioni per la dichiarazione dello stato di allarme ed emergenza esterna allo stabilimento, devono portarsi in punti di raccolta segnalati ed ubicati in zona sicura nel rispetto delle distanze di danno |
| Tipologia di allerta alla popolazione | Rifugiarsi in luoghi schermati e protetti da calore e fumo. Sirena interna e altoparlanti. In caso di sversamenti di grande entità, avvertire i residenti delle zone sottovento. Avvertire le autorità competenti in accordo alle norme vigenti. |
| Presidi di pronto intervento/soccorso | Intervento VVF (115), autoambulanza (118), polizia locale |
| Scenario | ESPLOSIONE - ESPLOSIONE - BLEVE |
| Effetti potenziali salute umana | Onde d’urto, lancio di frammenti e irraggiamento per formazione del flash a seguito della vaporizzazione di parte di liquido che ha un contenuto termico maggiore rispetto a quello di equilibrio alla nuova pressione. |
| Effetti potenzili ambiente | Contaminazione acque superficiali, suolo sottosuolo falda sotterranea in seguito all'emissione di fumi neri e densi |
| Comportamenti da seguire | Mantenere una distanza di sicurezza pari a 545 m in caso di esplosione causata da metanolo e pari a 570 m in caso di esplosione causata da metilato di sodio (limite max per danni di tipo reversibile calcolato con il tnt equivalente) |
| Tipologia di allerta alla popolazione | Rifugiarsi in luoghi schermati e protetti da calore e fumo. Sirena interna e altoparlanti. In caso di sversamenti di grande entità, avvertire i residenti delle zone sottovento. Avvertire le autorità competenti in accordo alle norme vigenti. |
| Presidi di pronto intervento/soccorso | Intervento VVF (115), autoambulanza (118), polizia locale |
| Scenario | RILASCIO - RILASCIO DI NUBE TOSSICA |
| Effetti potenziali salute umana | Intossicazione, malessere |
| Effetti potenzili ambiente | Fuoriuscita del prodotto che miscelandosi con l’aria si disperde nell’ambiente, formando una nube tossica che può interessare direttamente le persone o se miscelato con l’acqua può contaminare le acque superficiali o il suolo. |
| Comportamenti da seguire | Non lasciare l'abitazione, fermare la ventilazione, chiudere le finestre, seguire le indicazioni date dalle autorità competent. Rispettare una distanza compresa tra 160 metri (in condizoin meteorologiche moderate) e 240 metri (in caso di condizioni meteorologiche severe). Le persone che si trovano all’aperto, che sono prive di dispostivi di protezione individuali idonei alla protezione dall’irraggiamento e dai fumi, ove vengano attivate le segnalazioni per la dichiarazione dello stato di allarme ed emergenza esterna allo stabilimento, devono portarsi in punti di raccolta segnalati ed ubicati in zona sicura |
| Tipologia di allerta alla popolazione | Rifugiarsi in luoghi chiusi. Sirena interna e altoparlanti. In caso di sversamenti di grande entità, avvertire i residenti delle zone sottovento. Avvertire le autorità competenti in accordo alle norme vigenti. |
| Presidi di pronto intervento/soccorso | Intervento VVF (115), autoambulanza (118), polizia locale |
| Scenario | INCENDIO - INCENDIO - POOL FIRE (GASOLIO) |
| Effetti potenziali salute umana | L’irraggiamento da incendio si manifesta con una emissione di calore, percepibile all’avvicinarsi al luogo dell’incendio. L’incendio comporta inoltre l’emissione di grossi quantitativi di fumi neri e densi che, spinti dal calore, si innalzano sopra la zona dell’incendio fino ad altezze elevate (alcune centinaia di metri) per poi disperdersi in aria. Una combustione incompleta genera ossido di carbonio, anidride carbonica ed altri gas tossici. Composti ossigenati (aldeidi, etc.). Particolato solido. |
| Effetti potenzili ambiente | Inquinamento atmosferico da sostanze gassose combuste e da volatilizzazione di sostanze originarie Contaminazione acque superficiali, suolo sottosuolo falda sotterranea |
| Comportamenti da seguire | Le persone che si trovano all’aperto, che sono prive di dispostivi di protezione individuali idonei alla protezione dall’irraggiamento e dai fumi, ove vengano attivate le segnalazioni per la dichiarazione dello stato di allarme ed emergenza esterna allo stabilimento, devono portarsi in punti di raccolta segnalati ed ubicati in zona sicura nel rispetto delle distanze di danno. |
| Tipologia di allerta alla popolazione | Rifugiarsi in luoghi schermati e protetti da calore e fumo. Sirena interna e altoparlanti. In caso di sversamenti di grande entità, avvertire i residenti delle zone sottovento. Avvertire le autorità competenti in accordo alle norme vigenti |
| Presidi di pronto intervento/soccorso | Intervento VVF (115), autoambulanza (118), polizia locale |