Stabilimento Aversana Petroli srl nel comune di Casal di Principe (Caserta) -
RAGIONE SOCIALE E UBICAZIONE DELLO STABILIMENTO
| Nome della società | Aversana Petroli srl |
| Denominazione dello stabilimento | Deposito di oli minerali e stoccaggio ed imbottigliamento Gpl |
| Regione | CAMPANIA |
| Provincia | Caserta |
| Comune | Casal di Principe |
| Indirizzo | Corso Umberto I, 659 |
| CAP | 81033 |
| Telefono | 0818921761 |
| Fax | 0818924888 |
| Indirizzo PEC | legal@pec.aversanapetroli.it |
SEDE LEGALE
| Regione | CAMPANIA |
| Provincia | Caserta |
| Comune | Aversa |
| Indirizzo | Viale della Liberta', 156 |
| CAP | 81031 |
| Telefono | 0818921761 |
| Fax | 0818924888 |
| Indirizzo PEC | legal@pec.aversanapetroli.it |
| Gestore | VITTORIO CAMMAROTA |
| Portavoce |
Quadro 1 - INDICAZIONI E RECAPITI DI AMMINISTRAZIONI, ENTI, ISTITUTI, UFFICI O ALTRI ENTI PUBBLICI, A LIVELLO NAZIONALE E LOCALE A CUI SI E' COMUNICATA L'ASSOGGETTABILITa' AL DECRETO DI RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA 2012/18/UE, O A CUI E' POSSIBILE RICHIEDERE INFORMAZIONI IN MERITO
| Ente Nazionale | Ufficio competente | Indirizzo completo | e-mail/Pec | |
|---|---|---|---|---|
| COMUNE | Comune di Casal di Principe | Comune di Casal di Principe | Via Matteotti 2 81033 - Casal di Principe (CE) | protocollo@pec.comunecasaldiprincipe.it elettorale@pec.comunecasaldiprincipe.it |
| ISPRA | Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale | Rischio Industriale | Via Vitaliano Brancati 48 00144 - Roma (RM) | protocollo.ispra@ispra.legalmail.it gestionenotificheseveso@isprambiente.it |
| PREFETTURA | Ministero dell'Interno | Prefettura - UTG - CASERTA | Palazzo Viminale 81100 - Caserta (CE) | protocollo.prefce@pec.interno.it |
| REGIONE/AUTORITA REGIONALE COMPETENTE | Regione Campania | Aoo Regione Campania | Via S. Lucia, 81 80132 - Napoli (NA) | urp@pec.regione.campania.it |
| VIGILI DEL FUOCO | Ministero dell'Interno | Dipartimento dei Vigili del Fuoco - COMANDO PROVINCIALE CASERTA | Via Giovanni Falcone 81100 - Caserta (CE) | com.caserta@cert.vigilfuoco.it com.prev.caserta@cert.vigilfuoco.it |
| VIGILI DEL FUOCO | Ministero dell'Interno | Dipartimento dei Vigili del Fuoco - DIREZIONE REGIONALE CAMPANIA | Via Leopoldo Tarantini, 1 80143 - Napoli (NA) | dir.campania@cert.vigilfuoco.it |
| ARPA | Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente della Campania | Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania | Via Vicinale S. Maria Del Pianto, Centro Polifunzionale Torre 1 80143 - Napoli (NA) | direzionegenerale.arpac@pec.arpacampania.it |
Quadro 2 - AUTORIZZAZIONI E CERTIFICAZIONI NEL CAMPO AMBIENTALE E DELLA SICUREZZA IN POSSESSO DELLA SOCIETA'
| Ambito | Riferimento | Ente di Riferimento | N. Certificato/Decreto | Data Emissione |
|---|---|---|---|---|
| Sicurezza | Rinnovo CPI | Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Caserta | 15742 | 2012-03-21 |
Quadro 3 - INFORMAZIONI SULLE ISPEZIONI
Lo stabilimento e' stato sottoposto ad ispezione disposta ai sensi dell'art. 27 comma: 6 da MATTMData Apertura dell'ultima ispezione in Loco:14/10/2008
Data Chiusura dell'ultima ispezione in Loco:10/12/2008
Ispezione in corso:Chiusa
Data Emissione dell'ultimo Documento di Politica PIR:31/03/2022
Informazioni piu' dettagliate sulle ispezioni e sui piani di ispezione sono reperibili presso il soggetto che ha disposto l'ispezione e possono essere ottenute,fatte salve le disposizioni di cui all'art. 23 del presente decreto, dietro formale richiesta ad esso.
Prossimita' (entro 2 km) da confini di altro stato
(per impianti off-shore distanza dal limite della acque territoriali nazionali)| Stato | Distanza in metri |
|---|---|
| Non Presente | 0 |
Lo stabilimento ricade sul territorio di piu' unita' amministrative di regione/provincia/comune)
| Regione/Provincia/Comune | Denominazione |
|---|---|
| NON DEFINITO/NON DEFINITO/Non definito |
Categorie di destinazione d'uso dei terreni confinanti con lo stabilimento:
| Tipologia |
|---|
| Abitativo |
| Agricolo |
Elementi territoriali/ambientali vulnerabili entro un raggio di 2 km
(sulla base delle informazioni disponibili)Localita' Abitate
| Tipo | Denominazione | Distanza in metri | Direzione |
|---|---|---|---|
| Centro Abitato | Centro di Casal di Principe | 1650 | O |
| Case Sparse | Non disponibile | 320 | E |
Attivita' Industriali/Produttive
| Tipo | Denominazione | Distanza in metri | Direzione |
|---|---|---|---|
| Non soggetta al decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE | Masseria Arsa | 1811 | SO |
Luoghi/Edifici con elevata densita' di affollamento
| Tipo | Denominazione | Distanza in metri | Direzione |
|---|---|---|---|
| Altro - Mercato settimanale | 400 | NO | |
| Ufficio Pubblico | Ufficio Postale | 1088 | NE |
| Chiesa | Parrocchia S. Spirito | 1336 | NE |
| Chiesa | Parrocchia Maria Santissima Preziosa | 1836 | NE |
| Ufficio Pubblico | Municipio Casal di Principe | 1728 | E |
| Scuole/Asili | Ist.Parificato Maria SS. Preziosa | 1748 | NE |
| Chiesa | Piccola casetta di Nazaret | 1973 | SO |
Trasporti
| Tipo | Denominazione | Distanza in metri | Direzione |
|---|---|---|---|
| Strada Provinciale | SP 15 | 0 | N |
| Strada Statale | SS 7 bis | 1575 | N |
| Strada Provinciale | SP 16 | 1840 | SO |
| Strada Provinciale | SP 30 | 625 | NE |
La AVERSANA PETROLI S.r.l., che esercisce la propria attivita nel comune di Casal di Principe CE al C.so Umberto I, 659 ex strada provinciale Aversa Villa Literno, e una societa di stoccaggio, colorazione e travaso di prodotti petroliferi in stato liquido. Lo stabilimento si compone dei seguenti impianti o reparti: Area di Stoccaggio e costituita da: N 1 serbatoio metallico interrato da 1000mc per lo stoccaggio di Gasolio agricolo; N 2 serbatoi metallici fuori terra da 500mc cadauno, per lo stoccaggio di Gasolio agricolo; N 4 serbatoi metallici interrati da 100mc cadauno, per lo stoccaggio di Benzina agricola; N 1 serbatoio metallico interrato da 100mc per lo stoccaggio di Petrolio agricolo; N 1 serbatoio metallico fuori terra da 500mc per lo stoccaggio di Gasolio combustibile; N 4 serbatoi metallici interrati da 50mc cadauno, per lo stoccaggio di Gasolio combustibile; N 2 serbatoi metallici interrati da 50mc cadauno, per lo stoccaggio di Benzina super S.P.; N 2 serbatoi metallici interrati da 30mc cadauno, per lo stoccaggio di Petrolio uso riscaldamento; N 2 serbatoi metallici interrati da 50mc cadauno, per lo stoccaggio di Olio combustibile attualmente vuoti ; N.1 serbatoio metallico fuori terra da 50 mc per lo stoccaggio di GPL; Fusti per complessivi 900 Kg di additivo per gasolio Oil Violet liq.12 25. Area Travaso costituita da n 2 isole di carico ATB ed una isola di carico per i serbatoi fuori terra. Le isole di carico per le cisterne sono dotate di n 4 bracci meccanici a snodo, per il carico dall alto delle ATB. La presenza di 4 bracci di carico su ogni isola permette di lavorare contemporaneamente su 2 ATB, poste sui lati dell isola. Le sale pompe n 3 4 dalla quale si riempiono i serbatoi fuori terra e attrezzata con manichette flessibili. Il controllo del carico travasato e effettuato visivamente dall addetto al riempimento dell autobotte, seguendo le specifiche definite nella scheda di carico; nella scheda e stato annotato preventivamente il massimo prodotto che puo essere travasato nell ATB dopo averla pesata. Sala Pompe; Bilico per ATB; Riserva idrica interrata da 100mc Sala pompe antincendio; Guardiania Locale magazzino; Sala controllo
Quadro 1 della sezione B del presente Modulo (solo per le categorie di sostanze notificate)
| Sostanza | Descrizione pericolosita' |
|---|---|
| E2 Pericoloso per l'ambiente acquatico, categoria di tossicità cronica 2 - ALTRO - MISCELA OIL VIOLET Liq. 12/25 | PERICOLI PER L AMBIENTE - - H317: Cat. 1 - Può provocare una reazione allergica cutanea. H304: Cat. 1 - Può essere letale in caso di ingestione e di penetrazione nelle vie respiratorie. H336: Cat. 3 - Può provocare sonnolenza o vertigini. H351: Cat. 2 - Sospettato di provocare il cancro. H411: Cat. 2 - Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata. EUH066: L'esposizione ripetuta può causare secchezza e screpolature della pelle |
Quadro 2 della sezione B del presente Modulo (solo per le sostanze notificate)
| Sostanza | Descrizione pericolosita' |
|---|---|
| 34. Prodotti petroliferi e combustibili alternativi a) benzine e nafte, b) cheroseni (compresi i jet fuel), c) gasoli (compresi i gasoli per autotrazione, i gasoli per riscaldamento e i distillati usati per produrre i gasoli) d) oli combustibili densi e) combustibili alternativi che sono utilizzati per gli stessi scopi e hanno proprietà simili per quanto riguarda l'infiammabilità e i pericoli per l'ambiente dei prodotti di cui alle lettere da a) a d) - GASOLIO | SOSTANZE PERICOLOSE - H 226: Liquido e vapori infiammabili. H 304: Può essere letale in caso si ingestione e di penetrazione nelle vie respiratorie. H 315: Provoca irritazione cutanea. H 332: Nocivo se inalato. H 351: Sospettato di provocare il cancro. H 373: Può provocare danni agli organi in caso di esposizione prolungata o ripetuta. H 411: Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata |
| 34. Prodotti petroliferi e combustibili alternativi a) benzine e nafte, b) cheroseni (compresi i jet fuel), c) gasoli (compresi i gasoli per autotrazione, i gasoli per riscaldamento e i distillati usati per produrre i gasoli) d) oli combustibili densi e) combustibili alternativi che sono utilizzati per gli stessi scopi e hanno proprietà simili per quanto riguarda l'infiammabilità e i pericoli per l'ambiente dei prodotti di cui alle lettere da a) a d) - BENZINA | SOSTANZE PERICOLOSE - H 224: Liquido e vapori altamente infiammabile. H 304: Può essere letale in caso di ingestione e penetrazione nelle vie respiratorie. H: 315: Provoca irritazioni cutanee. H 336: Può provocare sonnolenza o vertigini. H 340: Può provocare alterazioni genetiche. H 350: Può provocare il cancro. H 361: Sospettato di nuocere al feto. H 411: Tossico per gli organismi acquatici. |
| 34. Prodotti petroliferi e combustibili alternativi a) benzine e nafte, b) cheroseni (compresi i jet fuel), c) gasoli (compresi i gasoli per autotrazione, i gasoli per riscaldamento e i distillati usati per produrre i gasoli) d) oli combustibili densi e) combustibili alternativi che sono utilizzati per gli stessi scopi e hanno proprietà simili per quanto riguarda l'infiammabilità e i pericoli per l'ambiente dei prodotti di cui alle lettere da a) a d) - ALTRO - CHEROSENE | SOSTANZE PERICOLOSE - H 226: Liquido e vapori infiammabili. H 3014: Può essere letale in caso di ingestione e penetrazione nelle vie respiratorie. H 315: Provoca irritazione cutanea. H 336: Può provocare sonnolenza o vertigini. H 411: Tossico per gli organismi acquatici con effetti a lunga durata. |
| 18. Gas liquefatti infiammabili, categoria 1 o 2 (compreso GPL), e gas naturale (cfr. nota 19) - ALTRO - GPL | SOSTANZE PERICOLOSE - H 220: Gas altamente infiammabile. H 280: Contiene gas sotto pressione; può esplodere se riscaldato |
Stato di Assoggettabilità
Lo stabilimento non e' assoggettabile agli obblighi del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE. Si richiede la cancellazione dal registro delle aziende a rischio di incidente rilevante.La Societa' ha presentato la Notifica di esclusione dal campo di assoggettabilita' del decreto di recepimento della Direttiva 2012/18/UE
| Scenario | INCENDIO - POOL-FIRE (radiazione termica stazionaria da pozza di BENZINA): Quando un rilascio di benzina provoca un accumulo al suolo ed i vapori trovano innesco si ha il pool-fire (l'incendio da pozza). |
| Effetti potenziali salute umana | Gli effetti dannosi associati allo scenario sono sostanzialmente alla combustione e risultano pericolosi sia per le persone che per le cose: Tali effetti sono (in sintesi): • Calore, energia termica scambiata. Il calore sviluppato da un incendio può generare sul corpo umano delle ustioni di varia gravità (primo grado – secondo grado – terzo grado), soprattutto modo in caso di radiazione termica persistente. In caso di incendio sono estremamente pericolose anche le inspirazioni d’aria surriscaldata, perché può aversi l’irreversibile disfacimento dei polmoni. • Gas di combustione. Sono gas prodotti dall’incendio che restano tali anche a temperatura ambiente (es. monossido di carbonio, anidride carbonica, idrogeno solforato, vapore d’acqua, ..etc). I gas di combustione, ad eccezione del vapore d’acqua, sono tutti oltremodo pericolosi per le persone, infatti la mortalità dovuta allo sviluppo d’incendi è causata nella stragrande maggioranza dei casi dall’inalazione di questi gas. • Fumi. Particelle solide di combustibile che non hanno partecipato all’incendio, assieme alle ceneri, danno luogo ai fumi di colore scuro, che sono, volendo un attimo prescindere dai problemi di respirazione, ovviamente, di grave impedimento per la visibilità, con tutto ciò che di negativo ne consegue. I fumi di colore bianco sono, invece, dovuti alle particelle liquide, costituite essenzialmente da vapore d’acqua. |
| Effetti potenzili ambiente | L’incendio comporta l’emissione di grossi quantitativi di fumi neri e densi che, spinti dal calore, si innalzano sopra la zona dell’incendio fino ad altezze elevate (alcune centinaia di metri) per poi disperdersi nell’aria. |
| Comportamenti da seguire | E’ necessario proteggersi dall’irraggiamento interponendo tra il corpo umano e la fiamma barriere incombustibili (es. riparo dietro parete, rimanere al chiuso in locali, ..etc.) o irrorando il corpo con acqua. In quest'ultimo caso il calore incidente sul corpo umano è quello dovuto all'irraggiamento prodotto dall'incendio detratto la quantità di calore assorbito dall'acqua. Se investiti dai particolati solidi e/o dagli aerosol presenti nei fumi, vale la pena di ricordare che, quando si deve attraversare in emergenza un ambiente pieno di fumo, e non sono disponibili dispositivi di protezione individuali per le vie respiratorie, è quanto mai necessario camminare chinati e respirare tramite un fazzoletto bagnato. Rimare al riparo in ambienti chiusi, evitando di aprire gli infissi, tenendosi comunque lontani dalle finestre. Fermate gli impianti di ventilazione, condizionamento e riscaldamento. Portarsi, se possibile, in un locale interno all’abitazione collocato in posizione diametralmente opposta all’impianto. Rimanete in ascolto alle radio e/o televisioni locali, prestate attenzione ad eventuali messaggi con altoparlante, seguite le istruzioni fornite. Evitare la circolazione all’esterno (es. per cercare parenti e/o amici); Non usate il telefono: lasciate libere le linee per le comunicazioni di emergenza; Per gli operatori che devono avvicinarsi alla fiamma è necessario indossare DPI adeguati a proteggere tutte le parti del corpo. Al segnale di cessato allarme potrete riaprire porte e finestre |
| Tipologia di allerta alla popolazione | E’ presente una sirena, udibile in campo e nelle vicinanze dello stabilimento; il suono costituisce un elemento fondamentale per il coordinamento dell’intervento in emergenza. Esso è così codificato: • 1 SUONO PROLUNGATO DI SIRENA (continuo di 60sec) corrisponde al segnale di EVACUAZIONE per tutte le persone interne all’area d’impianto, compreso i componenti della squadra). Evento di massime proporzioni la cui evoluzione è tale che non è più gestibile dalla SQE interne; • 2 SUONI INTERMITTENTI DI SIRENA (2 suoni continui di 30sec intervallati con una pausa di 5sec) corrisponde ad un segnale di CESSATO ALLARME; • 3 SUONI INTERMITTENTI DI SIRENA (3 suoni continui di 15sec intervallati con 2 pause di 10sec) corrisponde all’attivazione dell’ EMERGENZA; • 1 SUONO INTERMITTENTE DI SIRENA (1 suono intermittente di 10sec con pause di 10sec) corrisponde a segnalare la presenza di FERITI GRAVI; Nel caso di 3 SUONI INTERMITTENTI DI SIRENA il personale interno avvertirà i VVF (115) comunicando l’esatto indirizzo ed una sintetica descrizione dell’evento incidentale. |
| Presidi di pronto intervento/soccorso | Presidio Ospedaliero S.G. Moscati - Aversa. |
| Scenario | INCENDIO - POOL-FIRE (radiazione termica stazionaria da pozza GPL): Quando un rilascio in fase liquida provoca un accumulo di GPL liquido sul suolo che trova il modo di incendiarsi si ha il pool-fire, cioè l'incendio di una pozza di GPL. |
| Effetti potenziali salute umana | Gli effetti dannosi associati allo scenario sono sostanzialmente alla combustione e risultano pericolosi sia per le persone che per le cose: Tali effetti sono (in sintesi): • Calore, energia termica scambiata. Il calore sviluppato da un incendio può generare sul corpo umano delle ustioni di varia gravità (primo grado – secondo grado – terzo grado), soprattutto modo in caso di radiazione termica persistente. In caso di incendio sono estremamente pericolose anche le inspirazioni d’aria surriscaldata, perché può aversi l’irreversibile disfacimento dei polmoni. • Gas di combustione. Sono gas prodotti dall’incendio che restano tali anche a temperatura ambiente (es. monossido di carbonio, anidride carbonica, idrogeno solforato, vapore d’acqua, ..etc). I gas di combustione, ad eccezione del vapore d’acqua, sono tutti oltremodo pericolosi per le persone, infatti la mortalità dovuta allo sviluppo d’incendi è causata nella stragrande maggioranza dei casi dall’inalazione di questi gas. • Fumi. Particelle solide di combustibile che non hanno partecipato all’incendio, assieme alle ceneri, danno luogo ai fumi di colore scuro, che sono, volendo un attimo prescindere dai problemi di respirazione, ovviamente, di grave impedimento per la visibilità, con tutto ciò che di negativo ne consegue. I fumi di colore bianco sono, invece, dovuti alle particelle liquide, costituite essenzialmente da vapore d’acqua. |
| Effetti potenzili ambiente | Il GPL è scevro da frasi rischio associate a particolari pericoli per l’ambiente. Inoltre, dalle ipotesi fatte sui quantitativi di GPL rilasciato in caso di incidente, e che quindi parteciperebbe all’incendio, si ritengono irrilevanti gli effetti di inquinamento ambientale dovuti ai prodotti della combustione. |
| Comportamenti da seguire | E’ necessario proteggersi dall’irraggiamento interponendo tra il corpo umano e la fiamma barriere incombustibili (es. riparo dietro parete, rimanere al chiuso in locali, ..etc.) o irrorando il corpo con acqua. In quest'ultimo caso il calore incidente sul corpo umano è quello dovuto all'irraggiamento prodotto dall'incendio detratto la quantità di calore assorbito dall'acqua. Se investiti dai particolati solidi e/o dagli aerosol presenti nei fumi, vale la pena di ricordare che, quando si deve attraversare in emergenza un ambiente pieno di fumo, e non sono disponibili dispositivi di protezione individuali per le vie respiratorie, è quanto mai necessario camminare chinati e respirare tramite un fazzoletto bagnato. Rimare al riparo in ambienti chiusi, evitando di aprire gli infissi, tenendosi comunque lontani dalle finestre. Fermate gli impianti di ventilazione, condizionamento e riscaldamento. Portarsi, se possibile, in un locale interno all’abitazione collocato in posizione diametralmente opposta all’impianto. Rimanete in ascolto alle radio e/o televisioni locali, prestate attenzione ad eventuali messaggi con altoparlante, seguite le istruzioni fornite. Evitare la circolazione all’esterno (es. per cercare parenti e/o amici); Non usate il telefono: lasciate libere le linee per le comunicazioni di emergenza; Per gli operatori che devono avvicinarsi alla fiamma è necessario indossare DPI adeguati a proteggere tutte le parti del corpo. Al segnale di cessato allarme potrete riaprire porte e finestre |
| Tipologia di allerta alla popolazione | E’ presente una sirena, udibile in campo e nelle vicinanze dello stabilimento; il suono costituisce un elemento fondamentale per il coordinamento dell’intervento in emergenza. Esso è così codificato: • 1 SUONO PROLUNGATO DI SIRENA (continuo di 60sec) corrisponde al segnale di EVACUAZIONE per tutte le persone interne all’area d’impianto, compreso i componenti della squadra). Evento di massime proporzioni la cui evoluzione è tale che non è più gestibile dalla SQE interne; • 2 SUONI INTERMITTENTI DI SIRENA (2 suoni continui di 30sec intervallati con una pausa di 5sec) corrisponde ad un segnale di CESSATO ALLARME; • 3 SUONI INTERMITTENTI DI SIRENA (3 suoni continui di 15sec intervallati con 2 pause di 10sec) corrisponde all’attivazione dell’ EMERGENZA; • 1 SUONO INTERMITTENTE DI SIRENA (1 suono intermittente di 10sec con pause di 10sec) corrisponde a segnalare la presenza di FERITI GRAVI; Nel caso di 3 SUONI INTERMITTENTI DI SIRENA il personale interno avvertirà i VVF (115) comunicando l’esatto indirizzo ed una sintetica descrizione dell’evento incidentale. |
| Presidi di pronto intervento/soccorso | Presidio Ospedaliero S.G. Moscati – Aversa. |
| Scenario | INCENDIO - JET-FIRE (radiazione termica stazionaria da jet GPL) Fenomeno relativo all'incendio di un rilascio di GPL sotto pressione, in fase liquida o gassosa, che da luogo a un dardo di fuoco. La lunghezza è strettamente dipendente dalla pressione e dall'entità del rilascio. |
| Effetti potenziali salute umana | Gli effetti dannosi associati allo scenario, ancorché da considerarsi un contribuente minore al rischio sulle persone perché nettamente direzionale, sono sostanzialmente alla combustione e risultano pericolosi sia per le persone che per le cose: Tali effetti sono (in sintesi): • Calore, energia termica scambiata. Il calore sviluppato da un incendio può generare sul corpo umano delle ustioni di varia gravità (primo grado – secondo grado – terzo grado), soprattutto modo in caso di radiazione termica persistente. In caso di incendio sono estremamente pericolose anche le inspirazioni d’aria surriscaldata, perché può aversi l’irreversibile disfacimento dei polmoni. • Gas di combustione. Sono gas prodotti dall’incendio che restano tali anche a temperatura ambiente (es. monossido di carbonio, anidride carbonica, idrogeno solforato, vapore d’acqua, ..etc). I gas di combustione, ad eccezione del vapore d’acqua, sono tutti oltremodo pericolosi per le persone, infatti la mortalità dovuta allo sviluppo d’incendi è causata nella stragrande maggioranza dei casi dall’inalazione di questi gas. • Fumi. Particelle solide di combustibile che non hanno partecipato all’incendio, assieme alle ceneri, danno luogo ai fumi di colore scuro, che sono, volendo un attimo prescindere dai problemi di respirazione, ovviamente, di grave impedimento per la visibilità, con tutto ciò che di negativo ne consegue. I fumi di colore bianco sono, invece, dovuti alle particelle liquide, costituite essenzialmente da vapore d’acqua. |
| Effetti potenzili ambiente | Il GPL è scevro da frasi rischio che identifichino particolari pericoli per l’ambiente. Inoltre, dalle ipotesi fatte sui quantitativi di GPL rilasciato in caso di incidente, e che quindi parteciperebbe all’incendio, si ritengono irrilevanti gli effetti di inquinamento ambientale dovuti ai prodotti della combustione. |
| Comportamenti da seguire | E’ necessario proteggersi dall’irraggiamento interponendo tra il corpo umano e la fiamma barriere incombustibili (es. riparo dietro parete, rimanere al chiuso in locali, ..etc.) o irrorando il corpo con acqua. In quest'ultimo caso il calore incidente sul corpo umano è quello dovuto all'irraggiamento prodotto dall'incendio detratto la quantità di calore assorbito dall'acqua. Se investiti dai particolati solidi e/o dagli aerosol presenti nei fumi, vale la pena di ricordare che, quando si deve attraversare in emergenza un ambiente pieno di fumo, e non sono disponibili dispositivi di protezione individuali per le vie respiratorie, è quanto mai necessario camminare chinati e respirare tramite un fazzoletto bagnato. Rimare al riparo in ambienti chiusi, evitando di aprire gli infissi, tenendosi comunque lontani dalle finestre. Fermate gli impianti di ventilazione, condizionamento e riscaldamento. Portarsi, se possibile, in un locale interno all’abitazione collocato in posizione diametralmente opposta all’impianto. Rimanete in ascolto alle radio e/o televisioni locali, prestate attenzione ad eventuali messaggi con altoparlante, seguite le istruzioni fornite. Evitare la circolazione all’esterno (es. per cercare parenti e/o amici); Non usate il telefono: lasciate libere le linee per le comunicazioni di emergenza; Per gli operatori che devono avvicinarsi alla fiamma è necessario indossare DPI adeguati a proteggere tutte le parti del corpo. Al segnale di cessato allarme potrete riaprire porte e finestre |
| Tipologia di allerta alla popolazione | E’ presente una sirena, udibile in campo e nelle vicinanze dello stabilimento; il suono costituisce un elemento fondamentale per il coordinamento dell’intervento in emergenza. Esso è così codificato: • 1 SUONO PROLUNGATO DI SIRENA (continuo di 60sec) corrisponde al segnale di EVACUAZIONE per tutte le persone interne all’area d’impianto, compreso i componenti della squadra). Evento di massime proporzioni la cui evoluzione è tale che non è più gestibile dalla SQE interne; • 2 SUONI INTERMITTENTI DI SIRENA (2 suoni continui di 30sec intervallati con una pausa di 5sec) corrisponde ad un segnale di CESSATO ALLARME; • 3 SUONI INTERMITTENTI DI SIRENA (3 suoni continui di 15sec intervallati con 2 pause di 10sec) corrisponde all’attivazione dell’ EMERGENZA; • 1 SUONO INTERMITTENTE DI SIRENA (1 suono intermittente di 10sec con pause di 10sec) corrisponde a segnalare la presenza di FERITI GRAVI; Nel caso di 3 SUONI INTERMITTENTI DI SIRENA il personale interno avvertirà i VVF (115) comunicando l’esatto indirizzo ed una sintetica descrizione dell’evento incidentale. |
| Presidi di pronto intervento/soccorso | Presidio Ospedaliero S.G. Moscati – Aversa. |
| Scenario | INCENDIO - FLASH-FIRE (radiazione termica istantanea da nube GPL) E’ un scenario che si verifica nel caso di rilascio che, non trovando innesco immediato, forma una nube di GAS inizialmente sovra-satura, che ampliandosi carbura più o meno velocemente in dipendenza delle condizioni atmosferiche. Se la nube di GAS è in concentrazione tra i limiti di infiammabilità, in quantità non sufficienti a determinare un UVCE, possono verificarsi condizioni di incendio estremamente veloce. In tal caso si ha l’incendio della nube senza produrre effetti di sovrapressione. L’effetto del FLASH FIRE è esclusivamente termico e letale per tutti coloro che dovessero trovarsi all’interno della nube |
| Effetti potenziali salute umana | Gli effetti dannosi associati allo scenario, sono sostanzialmente alla combustione e risultano pericolosi sia per le persone che per le cose: Tali effetti sono (in sintesi): • Calore, energia termica scambiata. Il calore sviluppato da un incendio può generare sul corpo umano delle ustioni di varia gravità (primo grado – secondo grado – terzo grado), soprattutto modo in caso di radiazione termica persistente. In caso di incendio sono estremamente pericolose anche le inspirazioni d’aria surriscaldata, perché può aversi l’irreversibile disfacimento dei polmoni. • Gas di combustione. Sono gas prodotti dall’incendio che restano tali anche a temperatura ambiente (es. monossido di carbonio, anidride carbonica, idrogeno solforato, vapore d’acqua, ..etc). I gas di combustione, ad eccezione del vapore d’acqua, sono tutti oltremodo pericolosi per le persone, infatti la mortalità dovuta allo sviluppo d’incendi è causata nella stragrande maggioranza dei casi dall’inalazione di questi gas. • Fumi. Particelle solide di combustibile che non hanno partecipato all’incendio, assieme alle ceneri, danno luogo ai fumi di colore scuro, che sono, volendo un attimo prescindere dai problemi di respirazione, ovviamente, di grave impedimento per la visibilità, con tutto ciò che di negativo ne consegue. I fumi di colore bianco sono, invece, dovuti alle particelle liquide, costituite essenzialmente da vapore d’acqua. |
| Effetti potenzili ambiente | Il GPL è scevro da frasi rischio che identifichino particolari pericoli per l’ambiente. Inoltre, dalle ipotesi fatte sui quantitativi di GPL rilasciato in caso di incidente, e che quindi parteciperebbe all’incendio, si ritengono irrilevanti gli effetti di inquinamento ambientale dovuti ai prodotti della combustione. |
| Comportamenti da seguire | Evitare di trovarsi all’interno della nube. Evitare di tenersi sottovento rispetto al punto di emissione (la nube si sposta per effetto della spinta del vento). Rimare al riparo in ambienti chiusi, evitando di aprire gli infissi per ridurre la probabilità che il GPL invada gli ambienti, tenendosi comunque lontani dalle finestre. Fermate gli impianti di ventilazione, condizionamento e riscaldamento. Portarsi, se possibile, in un locale interno all’abitazione collocato in posizione simmetricamente opposta all’impianto. Rimanete in ascolto alle radio e/o televisioni locali, prestate attenzione ad eventuali messaggi con altoparlante, seguite le istruzioni fornite. Evitare di usare fiamme libere. Evitare la circolazione all’estreno (es. per cercare parenti e/o amici); Ricordarsi che il GPL è più pesante dell’aria, quindi evitare locali sotto il piano di campagna o comunque zone depresse dove si trebbi e verificare un accumulo di prodotto. Se investiti dai particolati solidi e/o dagli aerosol presenti nei fumi, vale la pena di ricordare che, quando si deve attraversare in emergenza un ambiente pieno di fumo, e non sono disponibili dispositivi di protezione individuali per le vie respiratorie, è quanto mai necessario camminare chinati e respirare tramite un fazzoletto bagnato. Non usate il telefono: lasciate libere le linee per le comunicazioni di emergenza; Per gli operatori che devono avvicinarsi alla fiamma è necessario indossare DPI adeguati a proteggere tutte le parti del corpo. Al segnale di cessato allarme potrete riaprire porte e finestre |
| Tipologia di allerta alla popolazione | E’ presente una sirena, udibile in campo e nelle vicinanze dello stabilimento; il suono costituisce un elemento fondamentale per il coordinamento dell’intervento in emergenza. Esso è così codificato: • 1 SUONO PROLUNGATO DI SIRENA (continuo di 60sec) corrisponde al segnale di EVACUAZIONE per tutte le persone interne all’area d’impianto, compreso i componenti della squadra). Evento di massime proporzioni la cui evoluzione è tale che non è più gestibile dalla SQE interne; • 2 SUONI INTERMITTENTI DI SIRENA (2 suoni continui di 30sec intervallati con una pausa di 5sec) corrisponde ad un segnale di CESSATO ALLARME; • 3 SUONI INTERMITTENTI DI SIRENA (3 suoni continui di 15sec intervallati con 2 pause di 10sec) corrisponde all’attivazione dell’ EMERGENZA; • 1 SUONO INTERMITTENTE DI SIRENA (1 suono intermittente di 10sec con pause di 10sec) corrisponde a segnalare la presenza di FERITI GRAVI; Nel caso di 3 SUONI INTERMITTENTI DI SIRENA il personale interno avvertirà i VVF (115) comunicando l’esatto indirizzo ed una sintetica descrizione dell’evento incidentale. |
| Presidi di pronto intervento/soccorso | Presidio Ospedaliero S.G. Moscati – Aversa. |